Filosofia di gestione e O2
Ciao ragazzi,
leggendo un numero arretrato di aquaplanta ho trovato un articolo interessante che in pratica mi ha smontato un po' le mie convinzioni.
L'autore dell'articolo in pratica riassumendo dice che le piante per crescere bene dovrebbero arrivare sempre al pieno della fotosintesi ma mai arrivare a saturare l'acqua di ossigeno, in pratica l'idea della vasca in cui le piantine producono bollicine di ossigeno visibili non fa affatto bene alla vasca stessa, in quanto dice che l'ossigeno ai massimi livelli crea ossidazione del ferro chelato con conseguente diminuzione del ferro disponibile per le piante. Esso infatti si rifaceva alle filosofie ada e dennerle con le quali (detto da lui) si arriva sempre a spegnere l'illuminazione un attimo prima della sovrasaturazione (per dennerle) mentre ada usa l'areatore per disperdere o2 (ovviamente anche co2) la notte nelle ore di buio.
Ora io mi chiedo secondo voi è corretto ciò che dicono in questo articolo, oppure il fatto di avere una vasca (come nel mio caso) che a 1-2 ore prima dello spegnimento delle luci produce migliaia di bolle di ossigeno perlando tuttie le piantine è sintomo di buon finzionamento della vasca?
Io uso un test della tetra per il ferro, secondo voi questo test con la misurazione mi indica il ferro che può essere utilizzato dalle piante oppure anche il ferro non disponibile.
Aspetto tanti pareri per fare chiarezza su una filosofia interessante che mi ha colpito.
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