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vi pongo il mio problema ho un termoriscaldatore nel filtro che se lo metto a 26 gradi ne fa 24 se lo metto a 25 ne fa 23 , ok è tarato male ci sono arrivato, ma si puo risolvere ? prima non era cosi andava sempre bene ma dopo qualche settimana di disuso l'ho riacceso e l'ho trovato cosi , puo essere che non potendolo mettere sulla ventosa ( mi è caduta e non riesco a prenderla)l'ho dovuto mettere ne vano filtro che tocca un po il fondo del filtro ma non dovrebbe essere un problema .
Ps per un paio di settimane è stato nella vaschetta di quarantena (10 LITRI) ed essendo un 100w potrebbe aver subito danni? oppure una volta è capitato che l'ho tirato fuori e mi sono accorato che era ancora acceso e l'ho rimesso subito in acqua ma si è formata sul vetro di questo tipo una bruciatura (funzionava comunque )
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« Se qualcosa può andar male, lo farà. »Legge di Murphy
Guarda, io tutti quelli che ho avuto, ho sempre dovuto tararli un pochino più alti rispetto alla temperatura che volevo ottenere in vasca...
Ma non chiedermi il perchè.....
Roba comunque di poco e che si risolve in poco tempo facendo un po di prove.
Non credo che averlo usato in poca acqua o non averlo usato per un po di tempo l'abbia rovinato.
Tirarlo fuori dall'acqua ancora acceso quello si potrebbe danneggiarlo.
Le case costruttrici di solito raccomandano di farlo spegnere e freddare quando lo si vuole togliere.
Di più non so dirti....
non puo dipendere dal volume del''acquario? magari è tarato per un certo litraggio e quindi non è preciso per ogni vasca, succede anche con il mio, non è un problema finchè si ha un termometro!
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u.u _MWasp_ è la mia ragazza
non puo dipendere dal volume del''acquario? magari è tarato per un certo litraggio e quindi non è preciso per ogni vasca, succede anche con il mio, non è un problema finchè si ha un termometro!
Proprio per questo il termometro si deve avere.......
__________________ La calma è la virtù dei forti.
La vittoria è del forte che ha fede.
Sicuramente con il tempo questi termoriscaldatori si starano e l'unica è farci caso con un termometro e correggere la temperatura in base alla variazione riscontrata.
In alternativa potresti (per i prossimi acquisti) indirizzarti sui Jagger che si possono ritarare dopo l'utilizzo oppure (costo maggiore) utilizzare dei computer (non per forza sofisticati e costosissimi) per regolare automaticamente accensione termostato con temperatura rilevata.
Controlli il termometro della vasca e ti regoli da li :)
Non ho mai avuto riscaldatori che mantengono precisamente in vasca la temperatura che si imposta su di loro, hanno sempre avuto uno scarto di un grado almeno..
Ovviamente anche la plafoniera incide!
la taratura manuale è fattibile, ma si rischia di rompere l'accassorio se non lo si fa con accortezza. vi spiego come ho fatto io, perònon mi assumo responsabilità nel caso in cui non riuscendoci rompiate il vostro apparecchio!
io sono stato costretto a tarare il termostato a provetta a cui è collegato il mio cavetto riscaldante (per il termoriscaldatore bimetallico vale lo stesso principio), motivo... dopo anni di utilizzo e di regolazioni continue, si accendeva solo da 28°C in poi.
per tarare il suddetto accessorio io ho seguito la seguente procedura:
- ho scollegato l'apparecchio dalla rete elettrica;
- ho regolato il termostato al minimo;
- ho rimosso il piolino di palstica esterno per la regolazione della temperatura;
- ho cominciato a ruotare molto delicatamente il piolino interno, per abbassare "forzatamente" la temperatura minima di accensione;
- ogni due giri "forzati" ho testato il termostato in una vaschetta di acqua fredda a 18°C e in una di acqua calda a 24°C (entrambe dotate di un buon termometro);
- quando sono riuscito a far accendere il termostato già a 18°C, per sicurezza, ho testato lo stesso inserendolo in coppie di vaschette riempite con acqua alla temperatura di 24 e 26°C, 28 e 30°C, 30 e 32°C.
la prova consisite (per ogni coppia di vaschette) nell'inserire prima il termostato nella vaschetta con la minore temperatura per constatarne l'accensione, poi lo stesso viene inserito nell'altra vaschetta, e se funziona correttamente, nel giro di un minuto al massimo (durante il quale varia la temperatura interna della provetta) deve spegnersi. successivamente si immerge l'apparecchio nuovamente nella vaschetta precedente e si constata l'avvenuta accensione (sempre nel giro di 60sec).
- dopo aver concluso le prove, ho impostato il termostato al minimo e ho inserito il piolino in plastica, con l'indicatore rivolto verso il minimo. finito!
il mio termostato adesso funziona correttamente, proprio come agli inizi.
per esperienza, posso dire che questi accessori perdono la taratura dopo molto tempo di funzionamento se, come nel mio caso, sono sottoposti a continue e veloci regolazioni di temperatura, perciò consiglio di regolare sempre con delicatezza la temperatura, senza cioè ruotare il piolino velocemente.
la regolazione veloce, infatti, con l'andar del tempo fa scollare il piolino in plastica da quello sottostante, ciò fa si che le seguenti regolazioni facciano perdere sincronia di rotazione fra i due piolini, con conseguente perdita della taratura di fabbrica dell'apparecchio.
Di fare quello che hai fatto tu non me la sento x niente ma dando un'ochiata su internet noto che costano 15 euro quindi se è per cosi poco ne prendo un altro e questo lo uso x scaldare l'acqua dei cambi ( che finora inserisco si fredda ma molto lentamente con i principio de vasi comunicanti metto un secchio (6 l ) lo chiudo e soffio da una parte e l'acqua esce dall'altra , e per questo ho fatto dei buchi, cosi l'acqua scende lentamente essendo un tubo con un diametro molto piccolo
credete sia sbagliato questo metodo?
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