Questa è la storia di un tipo..
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Il tipo viene alla luce

in un eccesso di liquido

amniotico, tanto che i genitori e i medici tutti, temevano da subito il soffocamento, ma la fortuna

e forse un gene ben predisposto che aveva fatto il resto, gli danno una possibilità e dopo un paio di minuti fra sberleffi, emissioni di liquido (appunto quello di cui detto) e colpi di tosse vari, inizia a respirare fra la gioia degli astanti (e dei genitori ovviamente).
I primi tempi, assendo stato a rischio di anossia di alcune zone del cervello, i medici dubitavano per una vita normale al 100%, ma con il tempo le cose sono migliorate ed anch’io sono convinto che siamo adesso almeno al 95- 98%... un grande successo tenuto conto degli accadimenti di tanti anni fa.
Dunque qualcuno dirà ma perché la fai tanto lunga? E no amici miei, il perché lo spiego subito, ricordate la storia della nascita vero? Ebbene fin da piccolo invece di giocare con i soldatini, si dilettava con riproduzioni di pesci pescetti e quant’altro fosse relativo all’acqua; la mamma nei giorni di pioggia si disperava,

tanta era la smania di uscire del piccolo e che dire poi per la strada, appena vedeva l’acqua ci si grufolava dentro felice come non mai,

e non vi dico la disperazione dei genitori

che ogni bimestre dovevano fare un mutuo per pagare le bollette dell’acqua consumata dal pargolo, sia per bagni voluti, che non, tanto che all’età di 4 anni i genitori decisero di sigillare i rubinetti con sofisticati sistemi di sicurezza antiallagamento.
Giunto all’età della ragione, poco prima della scuola dell’obbligo, ci fu una svolta, il piccolo passando davanti ad un negozio di acquariofilia, (insomma un tipo che vendeva qualche vaschina e qualche pescetto d’acqua dolce) disse la sua prima parola ..ACQUARIO..
Enorme fu la gioia dei suoi e dei parenti tutti, tanto che dopo poco tempo, già il primo giorno di scuola conosceva i nomi di tutte le specie dei pesci d’acqua dolce, perché i genitori, ancora indebitati dai mutui accesi per l’acqua da pagare, avevano trovato un bel libro con tante illustrazioni a prezzo di svendita.
Fu così che a scuola si fece valere, non tanto per la matematica che ancora oggi è uno scoglio durissimo,

quanto per il fatto che la sua passione era così smisurata che bastava dire che il libro di storia o di letteratura conteneva avventure di navi e battaglie sottomarine,

che lui zac lo leggeva e si ricordava di tutto a memoria.
Fu un periodo di grande soddisfazione e finalmente quando ebbe la completa o quasi padronanza della lingua Italiana, all’età di 10

anni spese i suoi primi risparmi per una vaschettina di vetro, iniziando così la sua avventura nel mondo meraviglioso dell’acquariofilia ed ottenendo i successi che voi tutti conoscerete.
Il suo nome di Battaglia, BENNY, grande maestro dell’ordine,

estremo conoscitore delle tecniche acquariofile e mio mentore al quale mi inginocchio come sempre con devozione,

anche se questo portale gli ha fregato un bel po’ di post

riducendolo ad un rango non consono alle sue smisurate conoscenze.
Finita la parte storica, veniamo allo scopo del post:
erano più di due anni

che Simone mordeva il freno e senza ulteriori indugi (potrei scrivere ancora ma non voglio tessere ancora altre lodi del maestro, lui conosce il rispetto che ho nei suoi confronti) vi presento il suo nuovo vetro:

La dimensione è abbastanza impressionante almeno per me, 160x90x60, alla fine si tratta di quasi 800 litri d’acqua considerando poi sump e menatine varie …
