Benvenuti sul Forum di AcquaPortal, la più grande community italiana di acquariofilia!
Sul Forum di AcquaPortal puoi discutere con altri appassionati di acquariofilia, tenere un tuo Blog personale, inserire foto e video, chattare, ed aiutarci a creare un grande database con schede di pesci, invertebrati e prodotti di acquariofilia.
Per entrar a far parte della comunità occorre registrarsi.
Per farlo premi su
Al momento della registrazione ti verrà richiesto di accettare il Regolamento che ti consigliamo di leggere attentamente.
Ti consigliamo inoltre di leggere le FAQ per apprendere le funzionalità principali del forum.
Se invece sei un utente registrato e hai dimenticato i tuoi dati di accesso devi effettuare il Recupero dati.
Ciao a tutti. Prima di aprire un nuovo topic ho provato a chiarirmi le idee leggendo diverse discussioni ma devo ammettere che non sono venuto a capo di nulla o quasi. Ho sempre avuto i valori dei fosfati e del ferro a 0 (seguo il protocollo Seachem base da 2 mesi). Se per il ferro me ne sono fatto una ragione (il ferro nel protocollo Seache è gluconato e a quanto sembra è difficilmente rilevabile con i test a reagente Prodac) per i fosfati non riesco a capire l'assoluta assenza ( il test a reagente è JBL). Il problema me lo pongo semplicemente per capire se, questa carenza, possa avere influito sulla proliferazione delle BBA. Dico contribuito in quanto, in questo momento, dopo aver fatto diverse correzioni (cambio neon, aumento nell'erogazione della CO2, aggiunta di piante a crescita rapida) , nella gestione della vasca sono riuscito a gestirne la crescita e la propagazione. Il profilo è aggiornato alle ultime analisi.
Scriptors, da quando ho iniziato a fertilizzare con la linea Seachem direi che crescono molto bene obbligandomi ogni due settimane a potare (limitando solo ad una pianta per volta) in particolare la Ludwigia giandulosa red, la Hygrophila difformis e la Limnophila sessiliflora. Le uniche a non rendere, quanto ad esempio rendono nel cubo wave 30 (enormi e bellissime) sono le Limnobium laevigatum (piantine galleggianti). Queste ultime rimangono di piccole dimensioni e appena tendono a crescere si "smantellano" a partire dai bordi esterni come se venissero mangiate da qualcuno (ho appurato che il Plecostomus se ne tiene a distanza!!). Riguardo al numero dei pesci (entusiasmo del principiante) in effetti ho avuto la stessa sensazione da subito ma non me la sono sentita di eliminarne. Una volta entrati in vasca fanno parte della famiglia. Semplicemente, mano a mano che (per fortuna è successo di rado) alcuni esemplari se ne vanno non li rimpiazzo. Discorso diverso invece per il Plecostomus che , aihmè, sarò costretto, viste le dimensioni che raggiungerà, a renderlo al negoziante. Non ho mai comunque avuto problemi di NO2 (praticamemnte dall'inizio a 0) e gli NO3 si sono sempre attestati tra i 10 e 15 mg/l. Per quanto riguarda l'integrazione con Flourish Phosphorus, quest'ultimo fa parte del protocollo avanzato Seachem. A questo punto, secondo te, le dosi e i tempi di dosaggio li prendo pari pari da quel tipo di protocollo integrandolo nel protocollo base utilizzato sino ad ora?
Grazie.
Non conosco bene il protocollo Seachem (l'ho utilizzato per circa 8 mesi e solo il base) quindi non saprei consigliarti a riguardo.
Io inizierei portando i PO4 ad almeno 0,3 - 0,5 mg/l, sicuramente le piante aumenteranno la crescita e di conseguenza dovrai monitorare tutti gli altri elementi che probabilmente dovrai aumentare di un po (pochissimo). Successivamente dovrai continuare ad aumentare i PO4 sino ad arrivare a circa 1 mg/l (10:1 mediamente tra NO3 e PO4 - se variano gli NO3 ovviamente regola i PO4)
Io ti consiglierei di spendere un paio di euro per il Clismalax ed iniziare a far salire appena i PO4 (visto che il test JBL misura anche piccole quantità), poi vediamo con calma ... ci vorrà un po di tempo
Ho avuto la conferma che il test JBL per i PO4 funziona perfettamente. Non nascondo la sorpresa nello scoprire a che serve (normalmente) il Clismalax. Alla mia richiesta del prodotto la farmacista mi ha risposto che non lo aveva e che poteva darmi un equivalente (un certo "Clismafeet"). Non potete immaginare l'espressione della farmacista alla mia affermazione " Guardi, è meglio non fare esperimenti, in quanto non è per me e non vorrei che i pesci in acquario ne risentano.... Vi lascio immaginare la mia di espressione quando, nella farmacia successivo ho scoperto che il ricercato Clismalax non è altro che una soluzione rettale... un clistere insomma. A parte le vicessitudini non mancherò di esporre le evoluzioni in vasca.
Non ricordo dove l'ho letto ma c'è qualcuno che scrisse che il farmacista di turno si meravigliò molto pensando che dovesse fare il 'clisterone' ai pesci
Credo che la prima farmacista abbia pensato la stessa cosa... A parte gli scherzi, mi domandavo se la somministrazione di Clismalax debba essere effettuata in presenza/assenza di alcuni dei componenti del protocollo Seachem base (pena reazioni chimiche e/o legami tra elementi non voluti) . Ho notato come nel protocollo Seachem avanzato il Flourish Phosphorus (dosato due volte a settimana) non sia mai associato con il Flourish Potassium. Questo forse perchè la composizione del Flourish Phosphorus data da Seachem è la seguente:
Se così fosse, correggetemi, se sbaglio, la spiegazione alla mancata coopresenza dei due fertilizzanti è dovuta dal fatto che il potassio è presente nel Flourish Phosphorus.
A questo punto credo, vista la assenza di potassio nel ClismaLax (eccipienti a parte vedi Idrossido di sodio, Sodio benzoato, Metilparaidrossidobenzoato, e normalissima acqua distillata... non benzoata), di poterlo introdurre in vasca insieme al Flourish Potassium. Corretto?
Direi che il topic può essere spostato in fertilizzazione, non vorrei che la sezione di chimica fosse interessata ad un overflow di solida materia organica di scarto.
__________________ Il Mondo non l'abbiamo ereditato dai nostri padri, ma ci è stato prestato dai nostri figli!!