bè, un travertino (quello legato ai muschi, non quello lacustre tipo Colosseo) è l'unica roccia che
strutturalmente si avvicini a quelle organogene di barriera, e quindi viene colonizzato dai batteri molto rapidamente; alla fine la massa batterica sarà pari a quella di una roccia viva, in alcuni casi superiore (dipende dalla cosiddetta
porosità efficace della roccia, che in un travertino precipitato chimicamente su sfagno può superare nettamente quella di un agglomerato di alghe calcaree o altri biocostruttori. Il problema se mai è che i batteri che nascono autonomamente in acquario, o vengono inoculati, sono di pochi ceppi, cioè poche specie: una roccia viva naturale sarà invece caratterizzata da una
biodiversità batterica elevata, e questo non può che giovare alla vasca, stando a quanto affermano i guru (e a quanto mi risulta sono molti i tropicalisti che periodicamente inseriscono una roccia viva).

però magari se si spiegano le cose invece di inserire faccine di commiserazione la gente se ne ricorda, e magari se capisce il motivo si adegua subito, qui non si tratta di avere fede in un guru, non trovate?

e poi voglio trovare UN acquariofilo al mondo che non abbia fatto pirlate ad inizio carriera
ciao