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Originariamente inviata da stefano66
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penso che solo le caulerpa sopravvivano con l'illuminazione continua
chaetomorpha puoi illuminarla normalmente
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stefano66 ti devo contraddire sul fatto che la caulerpa con fotoperiodo di 24 ore collassa per riproduzione... e ci metterò il mio solito cetinaio di righe

In caso di fotoperiodo così lungo la caulerpa non collassa per troppa luce ma per altri motivi noti.
La mia "verde" opinione è che tutte le alghe possono vivere a fotoperiodi di 24 ore, nella produzione industriale di alcune piante superiori viene utilizzato questo fotoperiodo ma queste pratiche sono appunto chiamate "forzature in serra" e a seconda della coltura hanno i loro scopi.
La scienza ci insegna che ogni organismo è quello che è perchè si è evoluto adattandosi a uno specifico ambiente, nel caso di TUTTI gli organismi che fanno la fotosintesi il ciclo del fotoperiodo ha una grande importanza per scandire l'orologio biologico di questi organismi, dai batteri alle sequoie.
Per farvi capire cosa fa un'alga, ve lo spiego paragonandola a un lontano cugino più evoluto: il melo. Il meccanismo fisiologico legato al fotoperiodo è così efficente che in milioni di anni non è variato nonostante la diversificazione del regno vegetale.
Il melo decide di perdere le foglie quando diminuiscono le ore di luce perchè significa che arriverà l'inverno. Il fotoperiodo che si accorcia progressivamente è percepito "dall'organismo melo" come invito a risucchiare ogni nutrimento dalle foglie e trasferirlo nelle radici, sigillare il picciolo con uno strato di cellule di sughero e farle cadere perchè tanto congelerebbero. In tutto l'inverno il melo non sta dormendo (come fosse la muta per i coralli) ma sta sviluppando delle particolari gemme riproduttive: i fiori. Non è la temperatura ma sempre il fotoperiodo che aumenta in primavera ad attivare queste gemme e far "accoppiare" l'albero.
Il freddo ha una sua importanza ma non è legato al ciclo biologico come si pensa... se portate un melo all'equatore dove il fotoperiodo è costantemente di 12 ore per 12 mesi l'anno il melo crescerà e starà bene ma
NON farà mai una mela perchè non avrà mai l'induzione alla fioritura dovuta al variare delle ore di luce.
Tornando alle alghe, l'Acetabularia del metditerraneo è un'alga stagionale e il suo "fiorire" dipende appunto dalle ore di luce che riceve in mare.
Le alghe del genere caulerpa collassano in pochi casi: o si stanno riproducendo quindi si sfaldano per riversare le spore alla deriva in mare, oppure per mancanza di nutrienti.
Nelle nostre vasche tra i tanti nutrienti quello più vincolante è il ferro, quindi la caulerpa che viene tenuta in vasca con luce accesa 24 ore su 24 non arriverà mai alla riproduzione ma è probabile che collassi perchè ha esaurito il ferro a disposizione.
Guardate che non è un caso isolato, anche in acqua dolce si sono osservati "suicidi di massa" di piante di Vallisneria... affascinante ma evito l'OT
Negli acquari marini il concetto di fotoperiodo prolungato nasce con il metodo Miracle Mud con 2 idee complementari e basate sul fatto che le alghe assorbono CO2 riducento l'acidità e in + ossigenano l'acqua.
Nella prima idea c'è di avere tra vasca e refugium fotoperiodo alternato, luce in vasca e buio nel refugium e viceversa, in modo che non ci siano mai abbassamenti di pH e ossigenazione continua.
La seconda idea è di avere fotoperiodo normale in vasca e fotoperiodo 24 ore nel refugium per assorbire + nutrimenti con le alghe tenute forzatamente sempre attive.
In mia personale opionione in vasche con DSB l'aragonite è un ottimo tampone del pH e tutto questo spreco di corrente è assolutamente inutile.
Ragazzi... ma non ho proprio un caxxo da fare ne ! -05