ciao
patrik84, rispondo qui al tuo MP perchè magari interessa anche ad altri utenti. Il quesito che poni è lecito ma purtroppo non di facile soluzione, per poter dare una risposta non campata in aria bisognerebbe avere un quadro più approfondito della situazione da un punto di vista strutturale e quindi ci sarebbe bisogno di un sopralluogo dell'immobile da parte di un tecnico. Provo a darti alcuni dati di riferimento che possano in qualche modo esserti utili.
Gli edifici e le loro strutture sono organismi complessi che sono variati molto nella storia anche recente dell'edilizia, la risposta di un solaio alle sollecitazioni verticali è fortemente legata ai materiali utilizzati ed alla tipologia edilizia.
Mi parli di un edificio degli anni '60 e di colonne, da questo posso dedurre che si tratti di un edificio intelaiato in c.a. a travi e pilastri con solai in latero cemento. In pratica uno scheletro in cemento armato formato da pilastri, travi e solai di piano che collegano le travi. Lo scatolone viene poi riempito con scale, pareti esterne, pareti interne e finiture.
Se così fosse le pareti avrebbero solo la funzione di tamponamento e di divisione di spazzi si a interni che esterni quindi probabilmente fatte del tipo "a cassetta" (quelle che danno sull'esterno dell'appartamento) cioè due file di mattoni con una intercapedine interna (un vuoto per capirsi). Mentre quelle interne sono solo divisorie e di piccolo spessore (10

cm). Agganciare l'acquario a tali murature potrebbe quindi essere praticamente inutile se non percoloso.
Sempre in queste ipotesi, il solaio dovrebbe essere fatto da travetti in c.a e pignatte in laterizio con un passo (in asse dei travetti) di 50-60 cm. I travetti avranno uno larghezza tipica tra i 10 e i 13 cm e le pignatte saturano lo spazio che rimane. Tali solai all'epoca erano difficilmente completati con una soletta armata collaborante che collegasse i vari travetti con un effetto piastra, sia per ignoranza che per economicità.
Tali solai erano calcolati (molto probabilmente) ammettendo la contemporanea presenza di due tipo di carichi: i permanenti ed i sovraccarichi.
Per permanenti si intendano i carichi fissi, come i pesi propri, i pavimenti, i massetti e le tramezzature (che anche se sono concentrate si spalmano su tutto il solaio) per un totale di 400 kg al mq.
I sovraccarichi per civile abitazione (cioè le persone e gli arredi) tipicamente pari a 200 kg al mq. Vista l'ignoranza dell'epoca per quanto riguarda l'azione sismica non erano previsti dei coeficenti moltiplicatori che incrementassero o combinassero tra loro tali carichi per simulare il sisma. Anche i coefficenti di sicurezza erano diciamo un po' ballerini.
Tutto questo per dirti che un solaio del genere è stato calcolato tenendo conto di un carico di 600 al massimo 700 kg per ogni mq spalmato su tutto il solaio in maniera uniforme. Il calcolo poi trasforma tale carico in sollecitazioni sul singolo travetto e da esse si ricava la sezione resistente necessaria e l'adeguata armatura di acciaio prendendo un coefficente di sicurezza, in pratica si decide quanto lontano si vuole stare dalla crisi numerica del modello matematico.
Fine della scarsa lezione

veniamo a noi, ho alcune domande da porre, riconosci nella tipologia edilizia descritta il fabbricato in esame? quali sone le dimensioni della vasca? è possibile inserire qui delle foto del contesto in cui inserisci la vasca' mi servirebbero foto della "colonna" e di eventuali porte, finestre sulla parete adiacente, anche foto del soffitto possano essere utili a capire la situazione. La parete è interna alla casa o di confine (con l'esterno o con il vano scale per esempio).
Sarebbe utile anche sapere com'è fatto il mobile, è su piedini? o magari in muratura?
Hai mica fatto di recente tu o un tuo vicino dei lavori magari anche solo il cambio delle mattonelle che possano riferire sulla natura del solaio? quali sono le dimensioni della stanza e come si inserisce al suo interno la vasca (troppo lungo spiegarti perchè mi serve ma fidati) il massimo sarebbe un disegnetto anche solo schematico.
Chiudo con il consiglio iniziale, il dubbio c'è e non è ne da sottovalutare ma neanche da non dormirci la notte, la soluzione più rapida è un bel sopralluogo di un amico geom o ing (lascia pedere i muratori brave persone ma fanno un'altro mestiere

) se poi abiti dalle mie parti faccio un salto e vediamo di risolvere. Un saluto Federico