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Innanzitutto non hai bisogno di partita iva, a meno che tu non sia un rivenditore abituale, in quanto sarà il negoziante che provvederà ad emettersi un'autofattura.....
Per i permessi, ma qui non sono sicuro, penso che se non sei in presenza di animali particolari, per cui occorrono permessi/autorizzazioni CITES, non ti occorre nulla.
__________________ La calma è la virtù dei forti.
La vittoria è del forte che ha fede.
non lo so, pensavo che in teoria vendendo a un negozio degli animali vivi con costanza nel tempo ci fosse bisogno di permessi in quanto a prescindere dal numero di vasche questo puo essere considerato un allevamento, quando parlo di permessi/o o concessione (sono totalmente ignorante a riguardo) mi riferisco al fatto che agli animali deve essere garantita una qualita dell'acqua che rispetti i stessi valori o simili rispetto all'ambiente naturale, i vetri non devono essere curvi, il ricambio dell'aria all'interno della stanza deve essere continuo, la temperatura stabile(quindi un condizionatore). è per questo che ho pensato a un determinato tipo di concessione
Se la faccenda rimane nell'ambito della occasionalità (una volta ogni tanto) e per un modico valore non hai bisogno di alcunchè dal punto di vista fiscale e sanitario.
Esempio se porti 10 platy ogni 3 mesi al negoziante, non serve nulla da parte tua, se il negoziante è estremamente zelante si emetterà un'autofattura al valore d'acquisto dei pesci. (Siccome in genere non ti danno niente li mettono in vasca e quello che viene è tutto guadagnato)
Se invece la questione esonera dall'occasionalità,(es. fornisci 200 discus ogni 15 giorni al negoziante) dal punto di vista fiscale hai sicuramente bisogno dell'apertura di una partita iva, dal punto di vista sanitario avrai bisogno di una serie di certificazioni, ma non per i pesci attenzione (ti riferisci ai pesci penso ), ma per l'allevamento nel senso delle strutture ed impianti.
Quanto sopra mutuando, in parte le disposizioni in materia di allevamento dei cani.
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Se la vendita non è occasionale ma perpetrata nel tempo il discorso è un po' diverso... però per capire bisognerebbe anche capire, fare nomi e numeri, di quanti pesci parliamo, di quali pesci parliamo, di quanti acquari parliamo??? Ecc... Il problema sostanzialmente è più per il negoziante che si troverebbe ad avere poniamo 500 pesci in più al mese provenineti non si sa da dove... in Italia la legge in materia non è chiara perché non ne esiste una vera e propria che riguardi i pesci tropicali, l'allevamento di tali pesci, ma ci si rifà un po' a quella degli allevamenti ittici per l'alimentazione umana. Ad ogni modo se tu volessi essere in regola al 100% dovresti avere partita iva e avere un locale idoneo all'allevamento di tali animali, rapporti aereoilluminanti, scarico acqua, tinteggiatura dei locali ecc... tutto questo mediante la presentazione di un progetto firmato da un professionista. Poi ci sarebbero varie tasse per lo smaltimento dei rifiuti, ecc... In sostanza a meno che tu non voglia mettere in piedi un allevamento veramente grande non ti conviene perché vai a spendere una barca di soldi.
cerco di farti un esempio di quello che avevo in mente ieri sera pensando, diciamo che mi piacciono tanto i guppy, mi piace allevarli, a casa a furia di acquistare varietà diverse e di cercare ibridi mi trovo con 10 vasche da 60 litri, penso che a un certo punto sarò costretto a darli via per la loro grande fecondità e decido di venderli a dei negozi, in teoria in quel caso non sarei in regola giusto? a parte la partita iva intendo, cioè, se anche avessi il locale idoneo, i pesci fossero trattati bene etc. etc. etc. mi servirebbe comunque una concessione giusto?