allora cerco di fare un po' di chiarezza...
il mese di buio si utilizza solitamente per evitare uno scoppio di alghe iniziale che, alla lunga, risulterebbero difficili da debellare; il principio del buio si basa su due semplici postulati:
1) appena inserite in vasca le rocce cominciano a
stabulare rilasciando una dose altissima di materiali inquinanti.
2) appena inserite in vasca le rocce portano su di sé ancora numerose spore di alghe(ATTENZIONE: non tutte le alghe sono organismi terribili da cui difendersi! le rocce portano con sé anche numerosi vegetali che farebbero molto comodo ai nostri reef).
Per evitare che il rilascio iniziale di inquinanti, e la loro successiva trasformazione in nitrati, nutra le alghe presenti sulle rocce facendole crescere in maniera spropositata, si tende a lasciare le rocce al buio per un periodo che si aggira solitamente sui 30 giorni. In questo modo si dà la possibilità ai batteri di smaltire gli inquinanti al buio arrivando ad una quasi completa chiusura del ciclo dell'azoto senza che le alghe possano sfruttare l'alto tasso di nutrienti disciolti in acqua. Inoltre ben poche specie vegetali sono in grado di resistere ad un mese di buio completo e, dunque, al momento dell'accensione delle luci non ci sarà una proliferazione algale (a meno che nuovi ceppi vegetali non vengano immessi in vasca in un secondo momento).
Questo metodo ha dimostrato di funzionare perfettamente ma più e più volte abbiamo notato come basti introdurre in vasca una talea con anche solo un minimo ciuffo di alghe perchè queste si propaghino velocemente in tutta la vasca.
Partendo da queste osservazioni e da numerose letture a riguardo, ho allora cercato di sviluppare una nuova sequenza di maturazione capace sia di accelerare i tempi che di preservare la biodiversità della vasca.
Presupposto essenziale di questa procedura è l'utilizzo di uno schiumatoio grazie al quale ridurremo notevolmente la quantità di inquinanti presenti in vasca prima che questi entrino nel ciclo di trasformazione.
La maturazione secondo il mio criterio dovrebbe svolgersi in questo modo.
-Utilizzo di rocce stabulate una settimana al buio in una vasca
diversa da quella in cui dovranno essere posizionate
-Inserimento delle rocce in vasca
-Inizio del fotoperiodo fin dal primo giorno in quantità pari a due ore al giorno di luce
-Dalla seconda settimana aumento giornaliero del fotoperiodo di 30' (all'inizio della quarta settimana si giunge così ad un fotoperiodo completo di 9 ore)
-Una settimana di stasi completa (in pratica non dovrete modificare nessun parametro)
-Cambio del 20% circa dell'acqua e misurazione dei valori (che a questo punto dovrebbero aggirarsi intorno a: NO2 0.05mg/l, NO3 5/10mg/l, PO4 questo è un discorso a parte che faremo dopo..., Ca 420mg/l, KH 9°)
-A questo punto si continuano a fare misurazioni per NO2 ed NO3 circa ogni due giorni finchè i nitriti non arrivano a 0mg/l ed i nitrati non si assestano sui 5mg/l; ottenuti questi valori si può inserire qualche detrivoro e aspettare una settimana circa per controllare che siano in ottima salute.
-Si procede all'inserimento dei primi coralli MOLLI (no xenia e anthellia)
A questo punto dovremmo avere una vasca stabile e che comincia già a darci delle considerevoli soddisfazioni; tuttavia bisogna aprire qualche piccola parentesi utile a completare il "metodo".
Postilla numero 1: PO4
Questi maledetti sono sempre in agguato, soprattutto nelle fasi di avviamento dei nostri acquari. Sono uno dei cibi preferiti dalle alghe infestati e, pertanto, è sempre meglio cercare di tenerli sotto controllo. Per questo motivo si utilizzano delle particolari resine capaci di assorbire i PO4; sarebbe preferibile utilizzarle in appositi filtri a letto fluido ma, in mancanza di ciò, è possibile accontentarsi di infilarle in una calza.
Attenzione!! l'utilizzo delle resine abbassa notevolmente il KH! Munitevi, dunque, di un integratore adatto!
Postilla numero 2: SiO2
I sali di silicio sono spesso presenti all'interno della rete idrica nazionale e, con altrettanta frequenza, i nostri impianti ad osmosi inversa non riescono ad eliminarli del tutto. Prima di riempire la vasca assicuratevi che l'acqua non contenga silicati e, se fosse necessario, munitevi di un postfiltro capace di assorbirli! I sali di silicio, infatti, sono il nutrimento principale delle diatomee e spesso sono assorbiti anche dalle alghe derbesiane.
Postilla numero 3: sifonatura del fondo
Al momento del primo cambio d'acqua cercate di aspirare tutta la sporcizia che si è depositata sul fondo durante la maturazione. Molto probabilmente non riuscirete a succhiarla via tutta ma non preoccupatevi! Ripetete l'operazione di sifonatura ogni qual volta lo riteniate necessario.
Postilla numero 4: alghe infestanti in maturazione
E' possibile, e fisiologico, che durante la maturazione e nei primi mesi di vita della vasca, si presentino alcune alghe infestanti. Cercate di rimuoverle manualmente e non preoccupatevi troppo! Se i valori sono a posto spariranno da sole nel giro di qualche mese.
Postilla numero 5: mantenimento dei valori di Ca
E' altamente probabile che già durante la maturazione decidiate di ricorrere a qualche additivo per il mantenimento della concentrazione di calcio nell'acqua. In generale qualunque prodotto va bene purchè poniate moltissima attenzione alla sua composizione; la presenza di gluconato di calcio, infatti, risulta pericolosa in quanto capace di facilitare la crescita di alghe infestanti.
Postilla numero 6: nutrire i coralli
Nei primi mesi di vita della vasca avrete probabilmente in giro un po' di alghe derbesiane insieme, perchè no, a qualche bolla di valonia. Queste specie di alghe gradirebbero molto i nutrienti immessi in vasca attraverso il cibo per coralli e, dunque, si dovrebbe evitare di utilizzarne. Questo è uno dei motivi principali per cui sconsiglio fortemente l'inserimento in vasca di coralli duri fintanto che le alghe infestanti non siano sparite.
Una volta debellate le derbesiane e ridotta al minimo la valonia potrete cominciare a nutrire i coralli senza mai, tuttavia, superare le dosi consigliate (tenendo anche conto che quelle dosi si riferiscono a vasche abbastanza popolate

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Postilla numero 7: altre specie di alghe
Seguendo questo processo di maturazione avrete probabilmente una nutrita popolazione di alghe (soprattutto rosse) che cresceranno un po' in giro per la vasca. Nella maggior parte dei casi queste specie di alghe non si rivelano minimamente infestanti né pericolose per i nostri ospiti tuttavia, a causa dell'assenza di spazio nei nostri reef, non potremo inserire animali che tengano sotto controllo la popolazione algale (le turbo e i paguri si nutrono solo di alcune alghe e, cmq, non riescono a star dietro a tutta la vasca!). Dovrete, quindi, vestire ogni tanto i panni del pesce chirurgo e asportare meccanicamente (potete aiutarvi con forbicine e pinzette volendo) le alghe in eccesso.
Bhe... spero di essere stato il più chiaro possibile! Se siete arrivati a leggere fin qui complimenti (non ci sarei riuscito io che l'ho scritto figuriamoci voi!

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