Oggi l'argomento della riproduzione batterica è molto dibattuto e c'è moltissima confusione sull'utilizzo e sulle finalità di questo sistema di riduzione dei nutrienti.
Proporio come succede nell'utilizzo di un'autmobile, il grado di rischio nell'utilizzo di quel mezzo va valutato a seconda di quello che se ne vuole fare.
L'utilizzo dei batteri per l'abbassamento dei nutrienti sta assumendo sempre più importanza, poichè si è rivelato uno dei metodi più efficaci e naturali per ottenere i risultati cercati. Inoltre, un sistema battericamente stabile presenta anche un minor rischio di invasioni algali o cianobatteriche improvvise e offre un ambiente ottimale e sano anche per i pesci. Non tutti sanno infatti che tali metodi sono utilizzati con successo anche in acquaculura.
Veniamo quindi a illustrare come utilizzare Ultra Life in modo da ottenere i risultati desiderati senza effetti collaterali.
I coralli per prosperare hanno bisogno di cibo e ricordiamo sempre che l'acquario è un sistema chiuso, quindi tutto quello che immettiamo o viene consumato o viene estratto dallo schiumatoio oppure si trasforma in materiale inquinente e si accumula. Per far crescere in maniera rigogliosa e sana i coralli, il cibo che bisogna dargli deve essere abbondante. Purtroppo però, non tutto quello che immettiamo viene consumato ed è presto degradato in prodotti di scarto non direttamente eliminabili dallo schiumatoio, come i nitrati ed i fosfati che, essendo molecole molto polari, non riescono a legarsi alle bolle di aria e quindi non vengono estratte. Ecco che intervengono allora Ultra Life ed i batteri.
Come fanno i batteri ad utilizzare i composti azotati ed i fosfati?
Gli esseri viventi che abitano il nostro pianeta, basano la propria esistenza su un equilibrio di elementi chimici ben definiti in proporzioni standard. E' questo il rapporto Redfield, secondo il quale, per sostenere la vita e la crescita, è necessario l'apporto contemporaneo di N (Azoto), P (fosforo) e C (Carbonio) in proporzione rispettivamente di 7

40.
Purtroppo nelle nostre vasche, il Carbonio libero e facilmente disponibile per i batteri scarseggia e diventa un "fattore limitante" per la loro riproduzione e crescita. Ogni ceppo batterico inoltre, riesce ad avvantaggiarsi della presenza di carbonio in via preferenziale da fonti diverse. Risulta adesso chiaro che immettendo delle fonti di Carbonio calibrate e facilmente assimilabili dai batteri, si riesce a controllarne la popolazione e ad eliminare il surplus di inquinanti che immettiamo per alimentare in maniera corretta i coralli. Nella biomassa batterica si accumulano quindi N e P che prima erano liberi in acqua.
Giunti alla fine della loro vita, i batteri riescono ad essere estratti dallo schiumatoio con un'efficienza che può arrivare (dato determinato sperimentalmente) all'88%, a differenza dei nitrati e dei fosfati liberi che non vengono estratti.
Ecco quindi, la filosofia di utilizzo della riproduzione batterica secondo Oceanlife è nettamente differente da quanto invece proposto con altri metodi, nei quali l'alimentazione ha un ruolo marginale.
I coralli che ricevono una corretta alimentazione e vivono in un ambiente non inquinato, cresceranno sani e naturalmente colorati, poichè non avranno bisogno di un numero elevato di alghe simbionti per ricevere il nutrimento e queste ultime non avranno neppure a disposizione il materiale (N e P) per proliferare senza controllo. Come conseguenza, non si avrà neppure la necessità di ricorrere a prodotti per l'eliminazione delle zooxantelle che potrebbero stressare il corallo e comunque fargli assumere colorazioni innaturali. Inoltre, un corallo che vive in un ambiente sano, alimentato nella maniera corretta e non stressato da condizioni limite, è anche molto meno soggetto all'attacco delle turbellarie. Queste infatti, proliferano con maggior successo su coralli che non hanno energie sufficienti per contrastarli.
Un discorso a parte va fatto invece per le zeoliti. Queste possono essere utilizzate congiuntamente ad Ultra Life nel caso in cui si abbia un eccesso di inquinanti azotati o uno squilibrio che porta ad avere un rapporto maggiore di 7:1 tra N e P. Un mix particolare di zeoliti può essere infatti utilizzato con successo negli acquari per adsorbire l'ammonio e quindi evitare che questo si trasformi poi in nitrati.
Ultra Life si è inoltre dimostrato molto meno aggressivo di altri prodotti e molto più tollerante nei riguardi degli errori che si possono commettere nel suo dosaggio.
Sebbene i migliori risultati si ottengano dosando regolarmente il prodotto a seconda del livello degli inquinanti, una interruzione non porta a scompensi. Raggiunto il livello di inquinanti desiderato, il dosaggio può essere sospeso e ripreso quando se ne ripresenti la necessità.
Dopo quasi un anno e mezzo di commercializzazione, non sono stati riportati casi di problemi dovuti alla sua somministrazione.