Prima dell'alimentazione analizziamo un attimo la tua situazione:
1) in 120 litri al massimo una coppia.
2) i più grandi sono una coppia formatasi spontaneamente da un gruppo di esemplari giovani?
- se si: dai assolutamente via i piccoli, farebbero una brutta fine con la coppia.
- se no: dai via loro, e spera che dai tre piccoli si formi una coppia ( se puoi l'ideale sarebbe prendere altri due piccoli delle stesse identiche dimensioni di quelli. )
3) un mese è ovviamente troppo per aspettare a comprare altri alimenti per loro se i fiocchi proprio non gli piacciono: sei su un isola ma la posta esiste, quindi ordina via internet altri tipi di alimenti ( granulare , ottimo quello della Dupla, e liofilizzati vari. ovviamente nont i puoi far spedire del congelato. forse del vivo si, tipo Dafnie o simili. )
In ogni caso, anche se sei su un'isola: hai internet e con esso puoi informarti adeguatamente sul tuo acquario. Ti dico questo perchè la situazione "2 Scalari grandi più 3 piccoli in 120 litri" lascia intendere che non ti sei informato abbastanza prima di intraprendere questa strada.
Quindi per ora fai questo:
- ordina via internet qualcosa da mangiare per loro. ( elencati sopra )
- secondo me ( ma attendi il parere di persone autorevoli come 4Angel ): separa la vasca a metà ( sempre che tu non disponga di un altro acquario dove poterli mettere ) con una zanzariera attaccata al vetro con delle ventose, e dividi i due grandi dai due piccoli, altrimenti un mese i piccoli non so se sopravviverranno "braccati" dai grandi.
- se conosci qualcuno su Procida che ha un acquario adeguato chiedi se vuole i due grandi ( se non sono una coppia ) o i tre piccoli. ( chiedi sul Mercatino )
- se non trovi nessuno a cui darli, tra un mese ( sperando che resistano ) dai via o i grandi o i piccoli, non possono assolutamente stare insieme soprattutto in una vaca così piccola.
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L'acquario non è un bel quadro da osservare, è il mezzo attraverso cui poter osservare e studiare la natura acquatica.
Non deve rispondere al desiderio di appagare il proprio egoistico gusto estetico, ma alle esigenze della specie allevata.
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