riporto una parte di testo tratto da qui:
http://www.walterperis.it/index.htm
Le piante richiedono grosse quantità di azoto, dato che una buona parte del loro tessuto e dei loro componenti cellulari contengono questo elemento. Tuttavia, al contrario di quanto si supponga, l'uso dell'azoto da parte di una pianta non avviene in forma di nitrato, se non in rare eccezioni, ma in forma di AMMONIO. Proprio così; una pianta usa come fonte primaria di azoto lo ione tanto odiato dagli acquariofili e non il tanto decantato nitrato.
Detto così, non sembrerebbe tanto complicato. Invece, sotto c'è il trucco: se noi diamo alla pianta il nitrato, la pianta se lo deve trasformare in ammonio, prima di usarlo. Questa trasformazione, purtroppo per noi, costa tanta energia alla pianta, tanto che se la pianta potesse usare solamente ammonio come fonte di azoto, potrebbe fotosintetizzare con una velocità del 30% più alta. Invece, ricevendo nitrato, la pianta deve usare parte dell'energia che ricava dalla fotosintesi per ridurre questa sostanza ad ammonio e poi usarlo per produrre gli amminoacidi di cui ha bisogno.
Tutto questo discorso dove ci porta? Ci porta a definire un punto molto importante:
in un acquario di piante, un filtro
NON DOVREBBE ESSERE TROPPO EFFICIENTE!
In parole semplici, l'ammonio prodotto dai pesci dovrebbe essere lasciato a disposizione delle piante, evitando che passi troppo presto dal filtro, che costringerebbe le piante a un lavoro supplementare: ridurre nuovamente il nitrato appena ossidato dal filtro.
quindi in un acquario piantumato senza pesci o con pochissimi e dico pochissimi pesci l'uso dei cannolicchi peò essere evitato.