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Vecchio 23-10-2007, 09:20   #1
And76
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Curiosità tecnica sui neon T8

Premetto che la mia è una semplice curiosità. Parliamo di un impianto tradizionale per neon T8, quindi reattore ferromagnetico (mi pare si chiami così), starter e naturalmente neon. Se noi utilizziamo ad esempio un reattore da 30W, con questa configurazione possiamo accendere tutti i neon di wattaggio inferiore o uguale a 30w appunto. Quindi in questa configurazione possiamo accendere senza problemi un neon da 15W o da 18W. Fino a qui nulla di strano. Ma mi sono sempre chiesto due cose: la prima riguardo al consumo effettivo, ossia contano i 30 W del reattore o effettivamente consumo i 15 o i 18W che siano della lampada? Inoltre, sempre in questa configurazione, a lungo andare un neon di wattaggio inferiore rispetto al reattore a cui è collegato, può avere qualche problema, non so, ad esempio potrebbe durare di meno?

Ciao, Andrea.
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Vecchio 26-10-2007, 15:39   #2
And76
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Nessuno lo sa?

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Vecchio 27-10-2007, 12:18   #3
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Re: Curiosità tecnica sui neon T8

Originariamente inviata da And76
Premetto che la mia è una semplice curiosità. Parliamo di un impianto tradizionale per neon T8, quindi reattore ferromagnetico (mi pare si chiami così), starter e naturalmente neon. Se noi utilizziamo ad esempio un reattore da 30W, con questa configurazione possiamo accendere tutti i neon di wattaggio inferiore o uguale a 30w appunto. Quindi in questa configurazione possiamo accendere senza problemi un neon da 15W o da 18W. Fino a qui nulla di strano. Ma mi sono sempre chiesto due cose: la prima riguardo al consumo effettivo, ossia contano i 30 W del reattore o effettivamente consumo i 15 o i 18W che siano della lampada? Inoltre, sempre in questa configurazione, a lungo andare un neon di wattaggio inferiore rispetto al reattore a cui è collegato, può avere qualche problema, non so, ad esempio potrebbe durare di meno?

Ciao, Andrea.
Parto subito col dirti che non so l'esatta risposta anzi vado a buon senso, spero che non ti dispiaccia
per il punto 1 secondo me la potenza utilizzata è sempre di 30watt in quanto il consumo è del reattore. A mio parere però non puoi alimentare neon che abbiano una potenza (anche sommata) maggiore di quella del reattore..è come se provassi a illuminare una lampadina da 230V con un alimentatore da 12V. per il punto 2 secondo me problemi non ne dovrebbe avere se utilizzi un neon a minor consumo del reattore, piuttosto mi preoccuperei di un eventuale sovraccarico collegando una potenza maggiore di quella disponibile.

Ripeto che non ho la minima idea di come sia il reale funzionamento, sono andato a buon senso. Scusatemi se ho scritto fesserie
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Vecchio 29-10-2007, 14:32   #4
And76
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Ragionandoci su, sono giunto anch'io alla tua conclusione, quindi credo che il consumo effettivo sia quello del reattore. D'accordissimo anche per quanto riguarda l'altro discorso. Sicuramente un reattore da 30W non è in grado di accendere un neon da 40W, tanto per fare un esempio pratico.

Il mio discorso nasce più che altro da una possibile ottimizzazione dei consumi. L'impianto che ho montato nel mio mobile prevedeva l'utilizzo di 2 neon da 30W per vasca (foto del mobile in firma), poi allevando principalmente ciclidi africani non ho grandi esigenze di luce, anche perchè le poche piante che mi vengono concesse dai pesciolini sono per lo più microsorium e anubias. Quindi adesso stavo ridimensionando il parco luci, visto che devo comunque sostituire alcuni neon ormai vecchi. Due vasche le sto illuminando con un solo neon da 18W e devo dire che è più che sufficiente per quello che devo fare.

Ciao, Andrea.
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Vecchio 29-10-2007, 15:18   #5
Max85
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ciao, ti linko un articolo che parla su come risparmiare sulla bolletta elettrica.qui si affronta proprio il tuo problema.
spero che ti sia utile
http://www.gaem.it/content/view/91/114/
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Vecchio 30-10-2007, 01:40   #6
bubba21
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Originariamente inviata da And76
Ragionandoci su, sono giunto anch'io alla tua conclusione, quindi credo che il consumo effettivo sia quello del reattore. D'accordissimo anche per quanto riguarda l'altro discorso. Sicuramente un reattore da 30W non è in grado di accendere un neon da 40W, tanto per fare un esempio pratico.
Sono contento di aver fatto un discorso logico Comunque ti ripeto che sono andato a buon senso

Ciao Manuel
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Vecchio 31-10-2007, 16:21   #7
bettu
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Il reattore ferromagnetico fa da limitatore della corrente di scarica nel neon (in termini tecnici si dice che è è una "reattanza induttiva"), per cui è dimensionato sulla base della potenza del neon a cui va accoppiato.
Un reattore da 30W non dovrebbe perciò essere messo in serie a un tubo da 18W o 12W o 24W, perché non è un alimentatore ma un componente passivo, un utilizzatore.

Il neon ha una potenza nominale dichiarata e scritta sul tubo, che è quella e il consumo è effettivo.
A questo consumo occorre aggiungere quello del reattore ferromagnetico, che è circa il 20% di quello del tubo stesso.

In pratica, un neon da 30W + il suo reattore consuma 30W del neon più circa 6-8 Watt del reattore ferromagnetico, totale circa 36 Watt.
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Vecchio 31-10-2007, 17:27   #8
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Grazie a Max85 per l'interessante link!

Originariamente inviata da bettu
Il reattore ferromagnetico fa da limitatore della corrente di scarica nel neon (in termini tecnici si dice che è è una "reattanza induttiva"), per cui è dimensionato sulla base della potenza del neon a cui va accoppiato.
Un reattore da 30W non dovrebbe perciò essere messo in serie a un tubo da 18W o 12W o 24W, perché non è un alimentatore ma un componente passivo, un utilizzatore.

Il neon ha una potenza nominale dichiarata e scritta sul tubo, che è quella e il consumo è effettivo.
A questo consumo occorre aggiungere quello del reattore ferromagnetico, che è circa il 20% di quello del tubo stesso.

In pratica, un neon da 30W + il suo reattore consuma 30W del neon più circa 6-8 Watt del reattore ferromagnetico, totale circa 36 WaGtt.
Ottima spiegazione, molto chiara! Provvederò a sostituire i reattori qualora decidessi si passare definitivamente ai 18W. Grazie mille.

Ciao, Andrea.
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Vecchio 01-11-2007, 00:12   #9
bubba21
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Originariamente inviata da bettu
Il reattore ferromagnetico fa da limitatore della corrente di scarica nel neon (in termini tecnici si dice che è è una "reattanza induttiva"), per cui è dimensionato sulla base della potenza del neon a cui va accoppiato.
Un reattore da 30W non dovrebbe perciò essere messo in serie a un tubo da 18W o 12W o 24W, perché non è un alimentatore ma un componente passivo, un utilizzatore.

Il neon ha una potenza nominale dichiarata e scritta sul tubo, che è quella e il consumo è effettivo.
A questo consumo occorre aggiungere quello del reattore ferromagnetico, che è circa il 20% di quello del tubo stesso.

In pratica, un neon da 30W + il suo reattore consuma 30W del neon più circa 6-8 Watt del reattore ferromagnetico, totale circa 36 Watt.
Ma il reattore è un trasformatore quindi?!?

Se prendo un reattore da 30W posso collegare due neon da 11W?
bubba21 non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 01-11-2007, 01:01   #10
bettu
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No, il reattore NON è un trasformatore.
Diciamo che è una specie di "resistenza" messa in serie al neon che serve per limitare la corrente che produce la scarica elettrica fra i due capi del neon. Tale scarica (che avviene in un mezzo gassoso) si sviluppa in presenza di una resistenza elettrica estremamente bassa, poiché gli atomi di gas hanno una elevata mobilità e la sezione del neon è molto più grossa di quella di un filo: questo fatto porterebbe in pochi istanti la corrente a valori intollerabili per il neon - con tutto quanto ci sta attaccato - e inammissibili per le protezioni ENEL che abbiamo in casa (quando si dice che "scatta la valvola").
In pratica, se non si pensasse a limitare tale corrente, la scarica nel neon sarebbe assimilabile dopo poche frazioni di secondo a un vero e proprio corto circuito, che è un funzionamento elettrico assolutamente da evitare come la peste: è un fenomeno incontrollabile, dannoso per le cose e pericoloso.

La funzione di limitatore viene così svolta dal cosiddetto "reattore", che è un avvolgimento di filo di rame (mentre i trasformatori in genere sono formati da DUE avvolgimenti) avvolto su una carcassa di ferro.
Chi conosce un po' i principi dell'elettrotecnica sa che un oggetto così fatto, in presenza di una corrente variabile (la corrente di rete, infatti, è alternata), è in grado di produrre un campo elettromagnetico di reazione (ecco perché si chiama "reattore") che tende a contrastare le variazioni di corrente. L'entità di questo campo elettromagnetico dipenderà dalle dimensioni di progetto, che vengono ponderate sulla base della corrente che dovrà attraversare l'utilizzatore.
In genere, dunque, un reattore è dimensionato per il neon su cui deve agire da limitatore, perché un neon da 30W, essendo lungo 90 cm, avrà al suo interno una scarica elettrica molto più lunga di uno da 11W, per cui la potenza elettrica (e quindi la corrente assorbita) necessaria per sostenere tale scarica sarà MOLTO diversa nei due casi.
C'è una certa tolleranza, specie a potenze basse, per cui sulla maggior parte dei reattori possono essere indicate diverse potenze in grado di alimentare i rispettivi neon.
Per ciascuna potenza sarà però indicata anche la variazione del "cos fi" del reattore (cos'è il "cos fi"? Anche qui è una storia un po' lunga... ), in modo da far capire a chi lo utilizza che comunque il funzionamento a 18W è diverso dal funzionamento a 24W.

Opposto è il discorso per i reattori elettronici di tipo più moderno: quelli sono veri e propri trasformatori e quindi l'indicazione della potenza è solo un limite massimo di potenza per dire "non più di così, sennò non ce la faccio: mi scaldo e brucio dopo pochi minuti".
Ma si può senza problemi attaccare un neon da 9W a un reattore elettronico anche da 500 W: se il tubo chiede 9W l'alimentatore gliene fornirà soltanto 9, e per i restanti 491 Watt si riposa.

Con un alimentatore elettronico da 30W puoi collegare due neon da 11W senza alcun problema, purché ovviamente l'alimentatore abbia due attacchi. Si trova senza problemi, comunque, a uno, due o anche quattro attacchi: costerà 15 euro, forse anche meno.

Con un reattore normale il discorso sarebbe molto più delicato: i due neon vanno collegati secondo uno schema preciso un po' particolare, servono anche due starter di tipo apposito (starter per "neon serie") e altre amenità, per cui te lo sconsiglio.
Quest'ultima cosa, fra l'altro, l'ho imparata proprio da un utente di questo forum - che ringrazio - perché in tanti anni all'Università nessuno me l'aveva mai spiegata!!! (ci feci una figuraccia che non dimenticherò facilmente.. )
bettu non è in linea   Rispondi quotando
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