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Chimica, biocondizionatori ed integratori dolcePer parlare dei valori dell’acqua, del modo per mantenerli sotto controllo, dei test per le analisi e degli integratori e biocondizionatori .
Ciao a tutti sono un giovane neofita di acquari, mi definisco così perchè pur avendo provato a tenere piccoli acquari per qualche anno non sono mai riuscito ad ottenere grandi risultati.... sia per la scarsità di cure che per disponibilità di fondi, sono studente eh eh!... ultimamente sto cercando di assimilare più informazioni possibili in vista dell'acquisto di un acquario più grande per poter far vivere al meglio piante ed animali.
La mia domanda è questa: mi è stato cosigliato da un amico che per mantenere costante il ph dell'acquario è sufficiente inserire alcune conchiglie precedentemente lavate e sminuzzate nel filtro, i loro carbonati di calcio si discioglieranno lentamente in acqua se essa è trroppo acida, è vero oppure no?
il tuo amico molto probabilmente ha fatto un pò di confusione, se le conchiglie sono di genesi carbonatica il problema riguarda un aumento mostruoso del Kh e Gh (che sono ottimi tamponi per le variazioni di ph); bisogna vedere i tipi di pesci che vuoi inserire, se riescono a tollerare un valore molto alto; io per la mia piccola esperienza non consiglierei mai a nessuno di inserire all'interno di un acquario del materiale carbonatico, ma comunque aspetta anche dei consigli da persone più esperte, in questo campo non si smette mai di imparare.
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Nessuno sa come sono esattamente le cose quando non le si osserva (Hubert Reeves)
lascia perdere, non riusciresti mai a controllarne il rilascio e avresti seri problemi di durezza.
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Sii avido di ascoltare e non di parlare.
"A parità di fattori la spiegazione più semplice tende ad essere quella esatta" (rasoio di Ockham)
Ti ringrazio per la risposta, penso che praticamente tutte le conchiglie siano composte di carbonati di calcio, ma non pensavo che influissero sulla durezza dell'acqua, l'effetto tampone, cioè il fatto che eventuali variazioni del pH vengano automaticamente bilanciate dalla reazione con i carbonati mantenendo il valore nella norma è quello che vorrei raggiungere... forse mi devo aggiornare con un pò di nozioni di chimica...
il tuo discorso sarebbe giusto se avessi un marino condotto una ventina di anni fa....
infatti è vero il discorso del tampone, ma , essendo automaticamente alto, ti stabilizzerà sì il ph, ma verso 8.0 ....
in acqua dolce si cerca di eliminare o quantomeno ridurre l'effetto tampone proprio per poter arrivare a ph leggermente acidi...
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salve vorrei aprire un negozio di acqaurifilia.e animali ma soprattutto acqaurifilia.
non sono molto esperto o meglio ho solo un acquario d 100 lt con all interno guppys.
(lello 1 )
La mia domanda è questa: mi è stato cosigliato da un amico che per mantenere costante il ph dell'acquario è sufficiente inserire alcune conchiglie precedentemente lavate e sminuzzate nel filtro, i loro carbonati di calcio si discioglieranno lentamente in acqua se essa è trroppo acida, è vero oppure no?
In questo modo non riusciresti mai a tenere sotto controllo i valori, per fortuna ci sono i sali, li dosi tu e li metti solo quando servono
Se poi eroghi CO2 non puoi immaginarti che casino....
Beh si nell'acquarietto da 50L circa che possiedo ora sto sperimentando un rudimentale impianto a CO2 prodotta con lieviti per le mie due pianticelle, dai vostri pareri penso che l'unica soluzione per mantenere i valori nella norma sia quella di monitorarli con gli appositi kit di reagenti e intervenire di volta in volta... speravo in una cosa più semplice sigh!... d'altronde se vorrò allestire un acquario serio di più grosse dimensioni ed ottenere risultati gratificanti è lo scotto da pagare....
La CO2 reagisce con il calcare formando ioni calcio e carbonati, quindi KH e GH schizzano su, tisballano il pH e di CO2 per le piante ne rimane poco e niente