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Allestimento e manutenzione marino Per parlare di come arredare ed allestire la vasca, delle rocce vive e la ghiaia, delle tempistiche di maturazione ed introduzione, e di come e quando effettuare la manutenzione in modo corretto.

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Vecchio 28-02-2014, 21:28   #11
Manuelao
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Ma il kh basso in che modo influisce sulle alghe?
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Vecchio 01-03-2014, 21:33   #12
Markolino87
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Non abbatterti,sono problemi che capitano specialmente all'inizio.come algranati suggerisce controlla l'acqua d'osmosi,io ho avuto un problema simile e i test ti daranno quasi sempre zero perchè resine e alghe eliminano i vari silicato o fosfati.poi eviterei per un periodo ogni sorta di alimento per evitare di ingrassare troppo l'acqua,terrei un bun kh e ph e molto importante metterei a posto il movimento dell'acqua che è molto importante.io darei anche una controllata all'altezza delle luci se è regolabile.spero di averti dato consigli utili


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Vecchio 01-03-2014, 23:44   #13
salvino76
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ciao se eviti lo zucchero fai mancare la fonte di carbonio a tutti i batteri e quindi anche ai ciano e agli altri... nn dosare nulla...
inoltre io i ciano li ho tenuti a bada con acqua ossigenata ... nn ricordo le dosi.
salvino76 non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 26-03-2014, 18:00   #14
Manuelao
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Vecchio 26-03-2014, 19:34   #15
Ricca
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Vecchio 26-03-2014, 21:25   #16
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Adesso devo solo riempirla

Emanuele
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Vecchio 27-03-2014, 10:28   #17
Markolino87
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Un paio di nozioni sul berlinese,i piú esperti cosa ne pensano??Spesso per colpa di divulgatori e pubblicisti, forse anche di semplici appassionati, abbiamo in Italia un idea distorta di quello che è il Metodo Berlinese, così come lo hanno concepito gli ideatori e di come lo utilizzano anche adesso, bisogna notare che gli acquariofili che hanno inventato il metodo berlinese, nel corso degli anni hanno modificato pochissimo la gestione delle loro vasche (mentre noi frequentemente abbiamo delle vasche che a distanza di 5 anni cambiano totalmente aspetto e/o metodo di gestione) pur risultando oggi, ancora più belle di quando, per la loro bellezza e per la salute dei madreporari allevati, sconvolsero, letteralmente, l'acquariologia marina, quindi inziamo con un confronto diceria vs. metodo puro, come era e come si è conservato anche oggi : potremmo avere dei curiosi risultati.

In Italia molte pubblicazioni (anche ben accreditate) descrivono il Metodo Berlinese, comparato con altri metodi di gestione più o meno così :

-Forte illuminazione
-Intenso movimento dell'acqua
-Uso estensivo di rocce vive, preferibilmente 1kg su 4 lt d'acqua
-Schiumatoio potente
-Rabbocco dell'acqua con kalkwasser
-Integrazione con oligoelementi
-Cambi regolari dell'acqua

Ma anche :

-Assenza di filtro biologico e meccanico
-Assenza di sabbia sul fondo, o al massimo una spolverata

Prendiamo queste dicerie una alla volta e vediamo se i "berlinesi puri" la pensano davvero così:

Diceria : FORTE ILLUMINAZIONE
Metodo berlinese - AFFERMAZIONE CORRETTA MA INCOMPLETA : i berlinesi usano una fortissima illuminazione superiore ad 1-1,5w/lt da sempre, ma ESCLUSIVAMENTE (o quasi) con lampade a vapori alogenuri, perché la forte illuminazione oltre al mantenimento delle funzioni dei coralli, deve provvedere anche in modo determinante all'aumento dell'ossidazione, funzione che le HQI svolgono meglio di qualsiasi altra lampada......Nota sui kelvin, i berlinesi da sempre usano lampade a 5400 k tagliate con neon attinici, recentemente alcuni di loro stanno usando le 10/14000 kelvin.

Diceria : INTENSO MOVIMENTO DELL'ACQUA
metodo berlinese : FALSO , o meglio era vero trent'anni fa, quando negli acquari marini c'era una circolazione d'acqua difficilmente pari a 4/5 volte il volume per ora, i berlinesi consigliano dalle 5 alle 10 volte l'ora, e ancora oggi, di rado si vede un acquario di un fondatore del berlinese con pompe e pompette con un ricircolo di 50/60 volte l'ora.
Oggi anche solo la pompa di ritorno dalla sump, spesso è sufficiente per avere 5/10 volte l'ora di ricircolo, in definitiva, un acquario berlinese puro lo definiremmo come "acqua stagnante".

Diceria : ARREDAMENTO CON MOLTE ROCCE VIVE
Metodo berlinese : PARZIALMENTE FALSO, il metodo berlinese considera le rocce vive come il "FONDAMENTO" dell'acquario marino, ma non certo con rocciate fittissime e massicce, usando esclusivamente rocce vive - le rocce vive hanno invece la funzione di vaccinare tutto il sistema con le innumerevoli forme di vita di cui sono portatrici, ma basta introdurne pressappoco 2 kg in 100 lt d'acqua, per fornire biodiversità anche al resto dell'arredamento, da effettuarsi con materiale coralligeno, anche non vivo, importantissimo per i berlinesi è il disporre le rocce, vive o meno, non come rocciata fittissima, ma con un posizionamento che favorisca cunicoli, terrazze eccetera, in modo che il flusso d'acqua raggiunga tutte le zone dell'acquario, favorendo l'ossigenazione di tutto il materiale coralligeno, senza zone sbattute dalla corrente e zone di accumulo di detriti, la regola di 1kg di rocce vive su 4 litri d'acqua, (ammesso e non concesso che si riesca ad immettere tutta questa mole di rocce lasciando qualche spazio libero) è veramente una balla spaziale, e nessuno dei fondatori l'ha mai detta.

Diceria : SCHIUMATOIO POTENTE
metodo berlinese : VERA, lo skimmer è un altro "fondamento" del metodo berlinese, MA il metodo berlinese ama e continua a sviluppare, lo skimmer controcorrente, quello con due pompe, una per l'aria ed una per l'acqua, e diffusori di legno, il segreto dell'efficacia di questo skimmer è la delicatezza verso il plankton e la finezza delle bollicine, consentendo una schiumazione efficace ma non aggressiva - la manutenzione onerosa di questi skimmer, le loro generose dimensioni e la comparsa dei needle-wheel hanno portato alcuni di loro ad abbandonarlo, ma non tutti, per molti di loro il controcorrente a porosa è sempre il prediletto.

Diceria : USO ESCLUSIVO DI KALKWASSER
metodo berlinese : VERISSIMA, la kalkwasser inventata proprio da Wilkens con la quale si reintegrano Ca e KH, risulta utilissima anche per il contenimento della CO2 in vasca, per la stabilizzazione del pH, e per il contenimento dei fosfati, che vengono, dalla kalkwasser, legati e fatti precipitare sotto forma di idroxilapatite, insolubile in un acquario marino funzionante; altri metodi di integrazione come reattore di Ca e Balling riscuotono tuttora scarsa considerazione dai berlinesi, anche se alcuni li sperimentano, pur sempre come complementari alla kalkwasser.

Diceria : INTEGRAZIONE CON OLIGOELEMENTI
Metodo berlinese: VERA, tutti i berlinesi usavano il Combisan, il primo vero integratore per marino, a base di stronzio, iodio, e molti altri oligoelementi, scaturito dalle ricerche di P. Wilkens (il leader dei berlinesi), che ponevano la calcificazione come processo fondamentale per la vita del corallo; il Combisan è un integratore, ripeto, antichissimo, la cui formulazione originale è anteriore persino alla nascita del berlinese, e moltissimi lo usano ancora oggi con soddisfazione; come a dire, cavallo vincente non si cambia - di sicuro non si trovano a loro agio con 40 boccettine dagli ingredienti sconosciuti, batteri, e cibo per batteri.
Il Combisan è prodotto in Svizzera ed ancora in commercio sia in Europa che negli USA dove è finito nel tritacarne delle analisi-controanalisi dei laboratori indipendenti (questa è bella : ho letto su un forum, forse questo, che alcuni sconsigliavano di usare il Combisan al posto della Kent, in quanto la Kent è una ditta conosciuta e affidabile, mentre il Combisan è un prodotto non conosciuto e non testato.... ).

Diceria : CAMBI D'ACQUA REGOLARI
metodo berlinese : ASSOLUTAMENTE FALSO, il cambio d'acqua nella migliore delle ipotesi viene considerato dai berlinesi uno spreco inutile, in quanto il metodo garantisce una depurazione naturale dell'acqua con assenza di inquinanti, il cambio d'acqua è dunque inutile, molti lo considerano una vecchia pratica da dismettere, residuato dell'acquariologia che non riusciva a fornire un protocollo di filtraggio ed integrazione valido, il cambio è oltretutto fonte di stress osmotici, e tantissimi acquari berlinesi girano da tanti anni senza cambi d'acqua con valori e salute dei coralli invidiabili; ma anche i fondatori possono concordare sull'utilità di un cambio del 5% MASSIMO ogni mese, giusto per reintegrare gli elementi traccia.

Diceria : ASSENZA DI FILTRAGGIO MECCANICO E BIOLOGICO.
metodo berlinese : INCOMPLETA, perché la maggior parte dei berlinesi puri funzionano senza filtraggio meccanico o biologico, ma, il filtraggio meccanico soprattutto in fase di avvio, non è affatto osteggiato, a patto di riservargli un accurata manutenzione per evitare che oltre alle partcelle di sporco, il materiale infittendosi, trattenga anche plankton; il filtraggio biologico invece, rifiutato ufficialmente dal metodo anche perché superfluo, è invece amato da Wilkens, che nelle sue vasche, riempie il filtro biologico interno con chili di carbone e ne cambia solamente un terzo l'anno, e noi tutti sappiamo come il carbone diventi un ottimo substrato biologico appena poche settimane dopo l'inserimento.

Diceria : ASSENZA DI SABBIA SUL FONDO, O AL MASSIMO UNA SPOLVERATA.
metodo berlinese : ASSOLUTAMENTE FALSA, per i berlinesi uno strato di corallina a grana molto grossolana (>1 cm a granello) alto perlomeno 4 cm svolge un importanza biologica centrale nell'acquario marino, proprio lì avviene il grosso del filtraggio biologico aerobico, ovviamente è prescritta una particolare attenzione nell'evitare zone putrescenti e anaerobiche, o di accumulo di sporcizia; inoltre una parte della sabbia del fondo andrebbe sostituita semestralmente, soprattutto per evitare eccessivi accumuli di idroxilapatite, inevitabili con l'uso di kalkwasser.
Dunque questi sono i tratti principali del metodo berlinese PURO, e nella speranza di avervi fatto cosa gradita ho fatto questa disamina : scommetto che alcuni di voi saranno sicuramente sorpresi dalle differenze tra il "metodo" e la sua rappresentazione che abbiamo in Italia, lo dico con certezza, perché molti definiscono il proprio acquario un "berlinese puro", quando magari hanno il reattore di Calcio, niente kalkwasser, niente sabbia ma zeolite e batteri - questo tipo di gestione, non può essere definita "berlinese" solo perché manca il filtro biologico, ma è qualcosa di diverso, non berlinese, né, tantomeno, "puro".

L'obiettivo del "metodo berlinese" è quello di lasciare all'ecosistema acquario gran parte del compito di filtraggio, aiutandolo con una efficiente schiumazione, che sgravi la vasca dal compito di mineralizzare i nutrienti in eccesso, grande attenzione è posta anche nel favorire il processo di calcificazione dei coralli tramite l'introduzione di kalkwasser, che aiuta anche nell'azzeramento dei fosfati (combinandosi con l'effetto dello skimmer sul materiale organico che li origina), e mantiene 24h24 un valore di pH naturale, reintegrando ovviamente il calcio.

Quello che l'applicazione del "metodo berlinese" consente all'acquariofilo è un grande semplicità di gestione, che combinata all'attenzione che il metodo rivolge alla stabilità dei valori, svincolandoli da apparecchiature o interventi del conduttore che potrebbero essere malfunzionanti, intempestivi o stressanti; un occhio di riguardo viene posto all'"autoproduttività" organica, di cui tanto animatamente si discute in questi tempi, l'approccio del metodo su questo frangente è molto semplice : piuttosto che reintegrare o stimolare, i berlinesi consigliano di non sradicare o filtrare tramite una schiumazione eccessiva e aggressiva ciò che la vasca da sola produce : la scelta dello skimmer controcorrente e l'assenza, o la frequente manutenzione del prefiltraggio meccanico non sono scelte fatte a caso, ma metodi di sicuro impatto sulla sufficiente presenza di plankton.

Storicamente, la quasi universale adozione del metodo berlinese per la gestione dell'acquario marino comportò già decenni addietro, l'abbandono delle complicate ed inefficienti metodiche di mantenimento allora in voga : filtro sottosabbia, aerazione con ossigeno da saldatori, filtri a scambiatori di ioni, arredamento con scheletri di sclerattinie, ozonizzazione intensa controllata da redoximetro, filtri a foglie, reattori di O2 eccetera.

Ricordiamoci sempre che i metodi complicati sono spesso i meno remunerativi perché si ripongono troppe speranze nella capacità di riconoscere i problemi e nella costanza del conduttore, notoriamente la variabile più pericolosa in acquariologia.
Aiutare, ma non sostituire, la capacità di autoregolazione della natura è il segreto più recondito del metodo berlinese, ed è la chiave del suo grande successo.

Oggi, forse, con le vasche di maggior parte degli appassionati piene zeppe di bei pesci e di magnifici SPS in costante crescita, la conduzione berlinese ortodossa, mostrerebbe qualche limite, e gran parte di noi non lo adotta integralmente.
Ma il proliferare di additivi, boccette, filtri, zeoliti, computer e resine sta velocemente facendo rientrare dalla finestra quello che il berlinese aveva fatto uscire dalla porta.
La pubblicità di aziende che con l'adozione del loro protocollo, promettono, tramite la sostituzione della naturale flora batterica delle rocce con quella delle loro colture anabolizzata dai loro additivi, un acquario di barriera pronto per l'allevamento di sclerattinie dopo soli 14 GIORNI dall'allestimento, può essere a buon titolo considerata come l'epitaffio del glorioso metodo berlinese, che lasciava alla naturale biodinamica della vasca il compito di creare le suddette condizioni, dopo 12 mesi buoni di maturazione.
Ma il buongiorno, in acquariofilia non si vede mai dal mattino, e se da un lato abbiamo vasche mature dopo due settimane, per quanto tempo saremo in grado di rispettare protocolli impegnativi, la cui buona riuscita dipende in gran parte dall'ottima capacità di osservazione e perseveranza del conduttore, pena rapide stragi ??
Markolino87 non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 27-03-2014, 13:24   #18
ilGiula
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Interessante, ma che c'entra? ;) @Manuelao , va molto meglio ora! Come hai risolto alla fine? Hai solo aspettato?


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ilGiula non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 27-03-2014, 13:38   #19
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Ops ho sbaglato topic,meglio non scrivere piú mentre sono a lavoro.l'ho trovato ieri mentre girovagavo su internet
Markolino87 non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 27-03-2014, 13:42   #20
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Ahahahah


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ilGiula non è in linea   Rispondi quotando
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