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Vecchio 22-03-2014, 06:27   #81
Marimarco69
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Ciao. E' tardissimo o prestissimo (decidete Voi)...

Nonostante tutto , mi sembra che questa ECCEZIONALE discussione sia un pelino "Utopica"...

Il SOGNO di poter conservare una specie e diffondenola tra privati mi sembra molto interessante,

Ma... Ritengo che sia solo una goccia di acqua pura che dalla sorgente che va a finire nel marcio alla foce del fiume...

Mi spiego meglio, se compro pesci del genere, non li pagherò poco, poi, previo, devo allestire una vasca adeguata...... con quello che mi costa (anche 0 nel caso di pesci di acqua fredda)... cercherò di recuperare una parte dell'investimento... però vendendo esemplari F1, uno scalino in meno dei genitori... e così via...

Parlando di altro caro il mio @Entropy , non puoi negare che (pur condividendo l'utopia del Forum equo ed uniforme per TUTTI...) Nel Forum si creano "gruppetti" di persone che si danno manforte in certe discussioni, sia per bene che male dire... e persone che per ESPERIENZA, ma anche per disponibilità economica, possono fare certi discorsi ed altri no...... FORSE la distinzione fatta in precedenza si riferiva a questo...

Tornando al Topic... Non dico che sono parole al vento.. ma riitengo (per via di F1-2-3- e Fiducia scarsa)... che non potrebbe aver "quel" successo che i Consapevoli si aspettano...

La pesca ci sarà finchè la gente comprerà... ovvero sempre, lo dimostra il "povero" Carassus Auratus da 3 euro la coppia (10 euro 10 pesci) e le relative 10 bocce...

Poi conservazione di quale frangente di di Specie??? visto che i nomi si aggiornano quotidianamente, e le specie stesse si evolvono "*******andosi" continuamente???

(IMHO)
------------------------------------------------------------------------
P.s.: il "pedigree" eiste eccome, ma per i pesci va a scalare, quindi non porta la convenienza molto più evidente per altre specie di Mammiferi...

Ultima modifica di Marimarco69; 22-03-2014 alle ore 06:32. Motivo: Unione post automatica
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Vecchio 22-03-2014, 10:32   #82
Ale87tv
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io sono in toto d'accordo con T_M. e non vedo tutta questa impossibilità, specie in un periodo come questo, dove, per fare un esempio, gente in gamba non riesce a fare vivere un T. lalius più di 6 mesi perchè dall'allevamento gli arriva pompato di ormoni da far schifo. Con i guppy e i ramirezi ci siamo ormai abituati... ma adesso sembra che la moda sia diffusa a tutti i pesci!

Ora ho poco da fargli allestire al neofita di turno la vasca a puntino, se poi comunque ha rogne non dovute alla sua gestione ma alla qualità del pesce a cui arriva in mano: a sto punto se faceva le robe alla cazzum, otteneva lo stesso risultato!

Concordo con T_M ogni persona di buona volontà deve essere in grado di avere un'alternativa al prendere un pesce da singapore, e questa va fornita dagli appassionati. Non è fissazione, forse è cominciare a dare una svegliata ai canali commerciali. Non funziona? la massa continua a comprare abomini? chissenefrega, almeno chi vuole ha l'alternativa. Per gli altri la situazione non cambia. ma in finale chissenefrega del pirla che pretende di mettere i carassi nella boccia con i "pulitori"? dobbiamo tutelare anche gli stupidi adesso?

Definire il pedigree un discorso di soldi, è un insulto per chi in altri settori della zootecnia fa selezione mirata e mantenimento delle razze, e si sbatte. Poi è importante quello che c'è scritto dentro, CHI ha allevato, e Cosa ha allevato.

le specie si imbastrardano (o ibridano, meglio ) nelle vasche degli allevatori, difficile in natura, difficile nella vasca dell'appassionato...

per cui tutto si fa se si vuole, altrimenti si continua sempre sui soliti discorsi... che sono i biologi che fanno manenimento della specie (ok) e pochi eletti possono avere accesso a pesci "di qualità" mentre il povero pirla deve accontentarsi degli obbrobri da allevamento intensivo nonostante provi a fare le cose fatte bene.

discorsi fatti e rifatti anche su ap... talmente tante volte che alla fine uno si ritira dal campo...
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Vecchio 22-03-2014, 18:28   #83
daniele68
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Wild= selvatico
selvatico, o selvaggio, da selva
selva= ambiente naturale.

un pesce definito wild è già una incoerenza e io sarei per cambiare terminologia.
Una volta messo tra i 5 vetri il wild ha perso la sua etimologia..è un simile wild..ha gli stessi colori..stessi comportamenti? probabilmente una buona parte.
Perché dico una buona parte..perché la sua natura l'ha stampata nel DNA, lui esegue un programma vecchio migliaia di anni..un programma che gli ha permesso di evolversi, di sconfiggere tutte quelle avversità che la natura gli ha voluto o potuto mettere contro.
Andiamo a prelevarlo questo pesce chiamato wild..e lo abbiamo addomesticato.
lui non si procura più il cibo cacciando o razzolando in una melma naturale che noi cerchiamo di rendergli il più simile possibile al letto naturale di un fiume, di un lago.
Il cibo glielo diamo noi.
L'acquariofilo attento cerca di stare dentro a quei parametri e accorgimenti che il pesce wild avrebbe a a una distanza di 160000km da noi...
Ma aspetta...io non ho wild eppure cerco di dare le stesse cose sopra elencate al pesce comprato in serra, simile al suo parente wild che sta pensando a come procacciarsi la cena nella corrente del fiume tropicale.
Non ci sono pesci di serie A e di serie B secondo me.
Ci sono i pesci..punto.
Ciò che bisogna evitare è lo scempio che si procura alla natura andando a prelevare specie dalla natura e non in natura..
Allora anche il discorso di qualche pagina fa potrebbe essere non condiviso da una certa morale. Lascio la coppia e prendo le uova...ma la coppia ha deposto mille uova perché la natura ha scritto che di quelle mille uova cento si schiuderanno, le altre saranno cena per un altro pesce che magari vive grazie a quelle uova, cento muoiono per cause naturali altre, quelle destinate diventano altri pesci.
Mi rifaccio al discorso cibo...quelli che se ne stanno beatamente o maledettamente in natura, dipende da che vita conducono, cacciano, razzolano, ciucciano e via dicendo..
l'acquariofilo che ha il bel pesciazzo che deve cacciare vuole vedere questo istinto naturale e predatorio, istinto o comportamento stampato nel suo DNA e che mettendolo in 5 vetri , soffochiamo ma non spegniamo. Allora gli mette il pesce preda e mette a posto la coscienza...lo faccio per cultura, lo faccio per studiare il pesce..la preda muore dopo cento morsi?, dopo aver tirato capocciate al vetro? muore subito?

Ecco cosa andiamo a predicare sul forum..
Predichiamo..non imponiamo.
Uno è libero di fare ciò che vuole e sentirsi a posto con la sua coscienza in base alla sua moralità, conoscenza della materia. Ma rispettiamo la vita del pesce...qualsiasi esso sia, wild, ibrido, magari non prodotto da noi, di generazione fx...

Avere un pesce prelevato dalla natura non ci deve far sentire dei super acquariofili ma ci deve mettere nella condizione mentale che abbiamo a che fare con un pesce che in vasca potrebbe rivelarsi più delicato di altri, proprio perché levato dalla natura e dalla sua natura.
Io ho dato dei killi locati, regalato, a una ragazza del forum di cui mi fido ciecamente..non li darei al primo che arriva.

Deve essere l'acquariofilo tramite lo scambio a mantenere una genetica pulita del pesce? si..forse si. Ma questo esula dal discorso iniziale di wild. Qua si sfora nei discorsi di non ibridare, vasche monotematiche.
Il prelievo dalla natura fosse per me lo autorizzerei solo a enti , persone competenti per determinati studi. Prelevare il pesce dalla natura per farlo arrivare nelle vasche di chicchessia a Milano dalla Amazzonia, sinceramente lo trovo un capriccio.
Si potrebbe organizzare poi una vendita di pesci in esubero prese dalle associazioni o scienziati, biologi, università e mettere le progenie di questi pesci sul mercato piuttosto che deturpare la natura.
Utopia..certo...solo perché dovrebbero muoversi i potenti del mondo...organizzare un giro del genere è utopia ma si salverebbero pezzi importanti di natura.
Vero anche il contrario che grazie agli acquariofili si sono salvati pesci in via di estinzione..bene..quanti acquariofili si prodigano per questo rispetto alla massa che si vanta di avere il wild in vasca? Allora è , secondo voi, utopia autorizzare queste persone , che poi i nomi negli ambienti si conoscono, a prelevare uova in natura e farli rivivere nelle loro vasche?

La mia è una opinione, non condivisibile.

Bella discussione come da tempo non se ne vedeva.
Bravi tutti.
Ma ricordate ciò che diceva Voltaire:
" non condivido ciò che sostieni ma mi batterò fino alla morte perché tu possa esprimerla"!
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La grandezza dell'uomo non consiste nell'essere felice, ma nell'essere consapevole, lucido.
Georges Minois, Storia del mal di vivere, 2003
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Vecchio 22-03-2014, 19:38   #84
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Originariamente inviata da Marimarco69 Visualizza il messaggio

Mi spiego meglio, se compro pesci del genere, non li pagherò poco, poi, previo, devo allestire una vasca adeguata...... con quello che mi costa (anche 0 nel caso di pesci di acqua fredda)... cercherò di recuperare una parte dell'investimento... però vendendo esemplari F1, uno scalino in meno dei genitori... e così via...
spero tu fossi di rientro e non di uscita a quell'ora...

non mi è chiaro il punto quotato.
Per lo meno partendo dal mio punto di vista.

Ovvero:

Devo prendere degli endler.
Vasca adeguata a loro.
alternativa A : negozio -> ibridi
alternativa B : privato -> ilVanni (scusa se insisto con te come esempio ) -> pesci "puri"
Mantenimento: deve essere adeguato nel rispetto dei pesci in entrambi i casi.
Costo: qualcosa mi dice che ilVanni non li fa sicuramente pagare più che in negozio.

Devo prendere degli Gertrudae.
Vasca adeguata a loro.
alternativa A : negozio -> ??
alternativa B : privato -> Luca o altri che trovo nella loro sezione -> pesci "puri" e locati (ARU II)
Mantenimento: deve essere adeguato nel rispetto dei pesci in entrambi i casi.
Costo: vedi sopra.


Se mi fermo a questo, che secondo me darebbe una reale alternativa, giuro che non riesco a capire cosa ci sia di utopistico.
Non parlo di progetti o natura, o altro di "elevato".
Dico solo: proviamo a rinforzare e semplificare lo scambio diretto tra appassionati di pesci sani e con un minimo di sicurezza sulle spalle.


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Originariamente inviata da Ale87tv Visualizza il messaggio

... non vedo tutta questa impossibilità, specie in un periodo come questo, dove, per fare un esempio, gente in gamba non riesce a fare vivere un T. lalius più di 6 mesi perchè dall'allevamento gli arriva pompato di ormoni da far schifo. Con i guppy e i ramirezi ci siamo ormai abituati... ma adesso sembra che la moda sia diffusa a tutti i pesci!

Ora ho poco da fargli allestire al neofita di turno la vasca a puntino, se poi comunque ha rogne non dovute alla sua gestione ma alla qualità del pesce a cui arriva in mano: a sto punto se faceva le robe alla cazzum, otteneva lo stesso risultato!
Ciao Ale.

Hai centrato buona parte di quanto penso

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Ultima modifica di T_M; 22-03-2014 alle ore 19:44. Motivo: Unione post automatica
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Vecchio 22-03-2014, 20:09   #85
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Originariamente inviata da daniele68 Visualizza il messaggio
Wild= selvatico
selvatico, o selvaggio, da selva
selva= ambiente naturale.

un pesce definito wild è già una incoerenza e io sarei per cambiare terminologia.
Una volta messo tra i 5 vetri il wild ha perso la sua etimologia..è un simile wild..ha gli stessi colori..stessi comportamenti? probabilmente una buona parte.
Perché dico una buona parte..perché la sua natura l'ha stampata nel DNA, lui esegue un programma vecchio migliaia di anni..un programma che gli ha permesso di evolversi, di sconfiggere tutte quelle avversità che la natura gli ha voluto o potuto mettere contro.
Andiamo a prelevarlo questo pesce chiamato wild..e lo abbiamo addomesticato.
lui non si procura più il cibo cacciando o razzolando in una melma naturale che noi cerchiamo di rendergli il più simile possibile al letto naturale di un fiume, di un lago.
Il cibo glielo diamo noi.
L'acquariofilo attento cerca di stare dentro a quei parametri e accorgimenti che il pesce wild avrebbe a a una distanza di 160000km da noi...
Ma aspetta...io non ho wild eppure cerco di dare le stesse cose sopra elencate al pesce comprato in serra, simile al suo parente wild che sta pensando a come procacciarsi la cena nella corrente del fiume tropicale.
Non ci sono pesci di serie A e di serie B secondo me.
Ci sono i pesci..punto.
Ciò che bisogna evitare è lo scempio che si procura alla natura andando a prelevare specie dalla natura e non in natura..
Allora anche il discorso di qualche pagina fa potrebbe essere non condiviso da una certa morale. Lascio la coppia e prendo le uova...ma la coppia ha deposto mille uova perché la natura ha scritto che di quelle mille uova cento si schiuderanno, le altre saranno cena per un altro pesce che magari vive grazie a quelle uova, cento muoiono per cause naturali altre, quelle destinate diventano altri pesci.
Mi rifaccio al discorso cibo...quelli che se ne stanno beatamente o maledettamente in natura, dipende da che vita conducono, cacciano, razzolano, ciucciano e via dicendo..
l'acquariofilo che ha il bel pesciazzo che deve cacciare vuole vedere questo istinto naturale e predatorio, istinto o comportamento stampato nel suo DNA e che mettendolo in 5 vetri , soffochiamo ma non spegniamo. Allora gli mette il pesce preda e mette a posto la coscienza...lo faccio per cultura, lo faccio per studiare il pesce..la preda muore dopo cento morsi?, dopo aver tirato capocciate al vetro? muore subito?

Ecco cosa andiamo a predicare sul forum..
Predichiamo..non imponiamo.
Uno è libero di fare ciò che vuole e sentirsi a posto con la sua coscienza in base alla sua moralità, conoscenza della materia. Ma rispettiamo la vita del pesce...qualsiasi esso sia, wild, ibrido, magari non prodotto da noi, di generazione fx...

Avere un pesce prelevato dalla natura non ci deve far sentire dei super acquariofili ma ci deve mettere nella condizione mentale che abbiamo a che fare con un pesce che in vasca potrebbe rivelarsi più delicato di altri, proprio perché levato dalla natura e dalla sua natura.
Io ho dato dei killi locati, regalato, a una ragazza del forum di cui mi fido ciecamente..non li darei al primo che arriva.

Deve essere l'acquariofilo tramite lo scambio a mantenere una genetica pulita del pesce? si..forse si. Ma questo esula dal discorso iniziale di wild. Qua si sfora nei discorsi di non ibridare, vasche monotematiche.
Il prelievo dalla natura fosse per me lo autorizzerei solo a enti , persone competenti per determinati studi. Prelevare il pesce dalla natura per farlo arrivare nelle vasche di chicchessia a Milano dalla Amazzonia, sinceramente lo trovo un capriccio.
Si potrebbe organizzare poi una vendita di pesci in esubero prese dalle associazioni o scienziati, biologi, università e mettere le progenie di questi pesci sul mercato piuttosto che deturpare la natura.
Utopia..certo...solo perché dovrebbero muoversi i potenti del mondo...organizzare un giro del genere è utopia ma si salverebbero pezzi importanti di natura.
Vero anche il contrario che grazie agli acquariofili si sono salvati pesci in via di estinzione..bene..quanti acquariofili si prodigano per questo rispetto alla massa che si vanta di avere il wild in vasca? Allora è , secondo voi, utopia autorizzare queste persone , che poi i nomi negli ambienti si conoscono, a prelevare uova in natura e farli rivivere nelle loro vasche?

La mia è una opinione, non condivisibile.

Bella discussione come da tempo non se ne vedeva.
Bravi tutti.
Ma ricordate ciò che diceva Voltaire:
" non condivido ciò che sostieni ma mi batterò fino alla morte perché tu possa esprimerla"!
Tutto vero.

Talmente vero che utopia per utopia, se tutte le specie prelevate la prima volta in natura, fossero poi state mantenute nel rispetto della specie stessa, mantenendole in purezza, al seguito del primo prelievo avremmo potuto dall'alba dei tempi avere solo pesci locati e zero selezioni.
Ma così non è .

Sarei entusiasta di veder prelevati pesci in natura solo da enti o associazioni, e magari poter avere acceso ai pesci riprodotti in eccesso tramite Cites o altro, con documentazione ecc..
Ma così non è.

Quindi?
Dobbiamo continuare a dirci che tanto la massa con i soldi comprerà e farà pescare pesci wild mentre la massa alle prime armi comprerà pesci di farm nelle serre ? (pesci che nel 90% dei casi si portano dietro problematiche)
Già lo sappiamo, lo scrivevo post fa.. siamo il nulla.
Ma perché non provare a far leva su quella goccia d'oceano che essendo cosciente di non voler alimentare indistintamente il prelievo in natura e di non voler pesci spesso ibridi o con problemi vari, vorrebbero una alternativa, ma non essendo in grado di procurarsela per inesperienza, mancanza di tempo, timidezza nel chiedere, ecc ad oggi non hanno vere alternative?

giustamente scrivi:

"Deve essere l'acquariofilo tramite lo scambio a mantenere una genetica pulita del pesce? si..forse si. Ma questo esula dal discorso iniziale di wild. Qua si sfora nei discorsi di non ibridare, vasche monotematiche."

NI

Sicuramente per mantenere una genetica pulita si parla di non ibridare, di vasche monotematiche e spesso di gestioni naturali e consapevoli; il wild non è direttamente chiamato in causa ma.. se devo mantenere la genetica pulita, da dove inizio?
Da un pesce di Farm?
La testa mi va al wild come partenza per semplicità e sicurezza, ma ben vengano altre soluzioni se danno minime garanzie.
Inoltre ... e questo è un po il centro della questione ... quanti utenti in questo portale hanno già nelle proprie vasche coppie wild\pure\Fn che potrebbero dare lo start a questo tipo di iniziativa?
Credo che in ogni sezione non si faccia fatica a reperirle.

Ed in fondo... si tratta di iniziare ...
Per iniziare, bastano anche solo gli endler de ilVAnni (scusa ancora... )

Ma chi ben inizia ...

Grazie a tutti per le chiacchierate.

(sarebbe anche bello farle dal vivo.. per chi può.)

Massimo

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Vecchio 22-03-2014, 23:30   #86
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Facciamo così, gli endler se venite a prenderveli ve li regalo, visto che non so più dove metterli.

Per il resto, un pesce lo si può tenere con successo, riprodurre e diffondere anchhe se da farm (per esempio un cardinale, ragionevolmente, è un cardinale, non è ibrido, se tenuto bene mostra i comportamenti propri della sua specie).
Eppure quanti lo riproducono e lo diffondono?
Inoltre: quanti di noi saprebbero dove reperire cardinali locati di origine selvatica mantenuti in purezza? Mi parrebbe giusto tenere pesci "come la loro natura richiede", indipendentemente da dove vengono, anche se il progenitore è stato preso in negozio.

IMHO, basta saperlo (come scrivo sempre, e da sempre).
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Uova disponibili di Melanotaenia boesemani. MP se interessati (cedo e valuto anche scambi con piante varie, ampullarie, caridine anche non selezionate, uova di altri rainbowfish o cibo per pesci)
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Vecchio 23-03-2014, 00:20   #87
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Per il resto, un pesce lo si può tenere con successo, riprodurre e diffondere anchhe se da farm (per esempio un cardinale, ragionevolmente, è un cardinale, non è ibrido, se tenuto bene mostra i comportamenti propri della sua specie).
Eppure quanti lo riproducono e lo diffondono?
Inoltre: quanti di noi saprebbero dove reperire cardinali locati di origine selvatica mantenuti in purezza? Mi parrebbe giusto tenere pesci "come la loro natura richiede", indipendentemente da dove vengono, anche se il progenitore è stato preso in negozio.
Bingo.

Tenere pesci "come la loro natura richiede", indipendentemente da dove vengono, anche se il progenitore è stato preso in negozio.
Nessuno lo vuole mettere in discussione.

Il cardinale. Perfetto.
Chissene della location, specie per lo più di cattura, zero ibridi, quindi :
-> più vasche con caratteristiche corrette, più ne riproduciamo, più ne distribuiamo, meno ne facciam pescare.
Stesso discorso per specie che elencavo prima, tipo Boraras o Margaritatus, e decine di altre.

Però, e qui torno ai tuoi endler, meglio tra privati privilegiare riprodurre e diffondere pesci di negozio (99% ibridi) oppure privilegiare riprodurre e diffondere i "laguna de los patos north" mantenuti "puri" e non selezionati come fenotipi?

Non voglio strenuamente difendere lo start con pesci wild, anzi paradossalmente sarebbe meglio farlo il meno possibile per ovvie ragioni, ma potendo scegliere da che pesci iniziare, preferirei i tuoi Endler ad ibridi del negozio.
E giusto per specificare, non perchè credo che siano più belli e fighi rispetto ai *******ini del negozio, semplicemente perchè pesci puri hanno un corredo sicuramente migliore rispetto a pesci cresciuti in farm a temperature e valori non ottimali, bombardati da antibiotici, che quando va bene come minimo hanno gonadi non sviluppate a dovere, ecc...

...per gli endler...

...magari un giro a Firenze lo faccio volentieri.

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Vecchio 23-03-2014, 23:06   #88
mario86
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Originariamente inviata da T_M Visualizza il messaggio
"laguna de los patos north"

mi sono sforzato di non intervenire sull'argomento citando l'endler ma da appassionato di poecilidi selvatici mi prudeva troppo il dito, perchè troppe persone si sono riempite la bocca con tanti bei paroli predicando bene e razzolando molto male.

è veramente imbarazzante aver visto negli ultimi anni affibbiare in ITALIA al medesimo ceppo 3 differenti diciture. Oltretutto location errate od imprecise per il solo gusto di mettere tante belle parole dietro il nome della specie.

e più è lungo più uno è bravo....ma questo non basta!

In questi termini il lavoro divulgativo porterà pochi risultati. O meglio, se si lavora male occorrerà uno sforzo immane per ottenere il medesimo risultato.
Da apprezzare comunque gli sforzi di chi lavora con coscienza.

Fortunatamente in moltissimi hanno espresso che la cosa principale è aver cura dell'animale in se, sia esso una specie a rischio di estinzione sia un normalissimo commerciale, e come non essere d'accordo?! Questo è essere acquariofili.

Poi c'è la salvaguardia della Natura e la (corretta) divulgazione, senza dubbio importante, ma che a qualcuno potrebbe interessare poco. Va accettato anche questo punto di vista. per qualcuno l'acquario non necessariamente si collega ad un forum o ad una fiera, questo non significa che non tratta i propri animali con rispetto. prendiamo atto che anche queste situazioni esistono e sono la stragrande maggioranza.

Sono contento di aver letto degli input differenti che sposo appieno.
progetti di mantenimento di specie più o meno a rischio oltre che "semplicemente" (passatemi il termine) selvatiche ce ne sono, ci sono gruppi di appassionati di anabantoidei, killifish e poecilidi, si tratta solo di utilizzare con trasparenza ogni possibile mezzo divulgativo
mario86 non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 24-03-2014, 02:31   #89
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Aggiungo solo qualche piccola precisazione per evitare di far cambiare i binari al discorso.

La location degli endler è stata messa appositamente tra virgolette in quanto esasperata come altisonanza.. non avendo nessuna importanza nella congruenza del discorso.
Nel dettaglio poi, e rimane pensiero personale, una location grande quanto la Calabria di distintivo non ha chiaramente molto.
Per questo il filo del discorso madre si poggia non sulla location stessa, bensì sulla differenza tra pesci non selezionati e pesci del negozio (credo collettivamente appellabili alla nomea di ibridi ... -> e per precisazione ulteriore, parlo della maggior parte dei canali commerciali e non ad esempio di quello che sarà tappa di due avvenimenti di qui a qualche mese...)
Quindi, conscio delle problematiche che l'argomento endler\wingei (decidete meglio voi l'appellativo ) si porta dietro, eviterò le argomentazioni con loro come soggetto.


Originariamente inviata da mario86 Visualizza il messaggio

Fortunatamente in moltissimi hanno espresso che la cosa principale è aver cura dell'animale in se, sia esso una specie a rischio di estinzione sia un normalissimo commerciale, e come non essere d'accordo?! Questo è essere acquariofili.
Direi più:

Tutti gli interventi hanno precisato questo, nessuno ha mai dichiarato diversamente e dubito che qualcuno nelle parole possa mai farlo (anche se magari poi si vede farlo nei fatti..)

Tutti gli interventi dicono che la salvaguardia alla natura la fanno gli etologi\ricercatori previa approvazione di enti.

Tutti gli interventi elogiano i progetti di mantenimento (con qualche piccola diatriba sul crederci troppo o meno)

Tutti gli interventi evidenziano che la stragrande maggioranza di acquariofili hanno, pur volendo mantenere con rispetto i propri pesci, come unico canale conosciuto e di interfaccia, quello denominato "commerciale".


Ognuno di noi ha portato, magari con termini ed approcci differenti, queste puntualizzazioni.

Bene.

Riprovo ad aggiungerne una.

Siamo d'accordo che molte delle specie che troviamo in commercio (preciso nuovamente, nella maggior parte dei canali commerciali) di provenienza dalle farm hanno problematiche di sviluppo o al sistema immunitario?
E che tutti i pesci di cattura (molti più di quelli che l'utente medio crede) hanno percentuali molto elevate di decesso sia prima di arrivare nelle vasche del negozio di turno che poi nelle vasche degli appassionati?

Dovendo personalmente mio malgrado rispondere affermativamente ad entrambe le questioni, continuo a ritenere l'unica alternativa plausibile lo scambio diretto tra privati, poggiante le basi su pesci "in salute".

La scommessa è tramutare l'utopia in pratica quotidiana.
Come?
Stabilendo un punto di inizio.
Questo era un punto di inizio:
http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=439485

Rafforzandolo organizzandolo e moderandolo, inserendolo magari in ogni sezione, curando che vengano inseriti pesci sani e non selezionati....
potrebbe diventare un punto di arrivo.


Grazie di parlarne.

'notte a tutti

Massimo
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Vecchio 24-03-2014, 17:28   #90
mario86
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io nel mio piccolo qualcosa lo posso fare, se acquaportal o il suo staff o chiunque altro intende gestire o organizzare dei gruppi di mantenimento (io non ho il tempo per farlo, posso solo dare una mano), per quel che riguarda i poecilidi ho dei buoni agganci, a maggio con l'inizio dei raduni acquariofili c'è la possibilità di reperire pesci da amici stranieri e non solo, tutto sta a capire se c'è la possibilità e dalla parte del singolo amatore, la volontà di provare a fare qualcosa
mario86 non è in linea   Rispondi quotando
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nome , pesce , wild

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