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Chimica, biocondizionatori ed integratori dolcePer parlare dei valori dell’acqua, del modo per mantenerli sotto controllo, dei test per le analisi e degli integratori e biocondizionatori .
Ieri sera mi sono messo a meditare seriamente sull'acquisto di un impianto co2, ma mi è venuto un pensiero, che condivido per avere un parere dai saggi.
Mettiamo di voler allevare dei betta splendens ed avere in origine un ph di 7,5 abbondante, un pò alto. Voglio portarlo a 6,5. Posso scegliere di usare co2 o un metodo "a rilascio di acidi umici" (torba, pignette di ontano, etcc...).
Se l'obbiettivo è rendere le condizioni ottimali per i pesci (lasciamo perdere al momento l'effetto della co2 sulle piante, e le considerazioni sui costi o la facilità di gestione dei due metodi) mi sembra molto diverso ottenere il ph giusto aumentando la concentrazione di acido carbonico (impianto co2) o quella di acidi umici (torba). Cioè, in entrambi i casi avrei una lettura di ph corretta per i pesci, ma in un caso lo otterrei appunto con aumento di acido carbonico disciolto, che non è credo un bene se si vogliono ricreare condizioni tendenzialmente simili a quelle "naturali", mentre nell'altro avrei aumento di acidi umici, e questo si sarebbe un avvicinarsi alle condizioni naturali.
A me sembra che i due metodi, al dilà di avere lo stesso effetto sul ph, abbiano conseguenze molto diverse sulla qualità dell'acqua.
Tutto questo lo dico perché trovo spesso come consiglio "automatico " in molte discussioni l'aggiungere co2 per correggere il ph, a prescindere dal resto.
Ho trovato solo una discussione in cui si fa un discorso di questo tipo, ma non ha avuto molto seguito.... http://www.acquariofilia.biz/showthr...=277448&page=4
Sono le considerazioni di un principiante totale che sta solo cercando di farsi una cultura più solida possibile, potrei aver detto un sacco di scemenze, vi sarei grato di fatemelo notare nel caso
è un argomento ormai affrontato più volte, ci sono anche dei preziosi approfondimenti, che ti consiglio di leggere, anche se mi rendo conto che sono discussioni un po lunghe
la CO2 si usa in acquari con piante, non condivido l'uso di CO2 in acquari senza piante solo per abbassare il pH. volendo si può fare, ma mi sembra uno spreco. io consiglio la CO2 prima di tutto per le piante. il miglior uso è negli acquari piantumati che devono anche avere acqua tenera e acida per i pesci.
secondo me non puoi paragonare le pignette o foglie di catappa alla torba. la torba è molto più efficace delle pignette o catappa. non entriamo nel merito della gestione, sto solo dicendo che un sacchetto di torba messa nel filtro sicuramente ha effetti più importanti di qualche pignetta. la torba ha senso soprattutto negli acquari senza piante che richiedono acque tenere, acide e anche scure. perchè la torba rende l'acqua ambrata. quindi se allestisci un acquario "simil-biotopo" solo con legni e foglie, allora la torba va bene per ricreare le acque scure e acide di certi biotopi.
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"E casomai non vi rivedessi: buon pomeriggio, buonasera e buonanotte! "
non mi spaventano le discussioni lunghe, anzi.... ora faccio qualche altra ricerca.
Quindi effettivamente i due metodi non sono alternative indifferenti. Faccio l'esempio del mio caso per capire meglio: ho una vasca con un buon numero di piante, ph a più di 7,5 e volontà di metterci pesci asiatici che secondo le schede andrebbero bene in acqua più acida. Tralasciamo gli altri parametri che sto già sistemando senza problemi. Le piante sono facili e stanno crescendo anche senza co2, potrei aggiungerne di più esigenti, ma non è tassativo. In questa situazione quale metodo sarebbe più indicato per abbassare il ph di circa un punto? Ripeto poi il mio cruccio: non è forse vero che ottengo acque di qualità diversa con i due metodi, che hanno si in comune il valore di ph, ma contengono sostanze molto diverse per ottenerlo? Un tipo è forse più salubre per i pesci, o è indifferente? Grazie per la pazienza...&8522;&8522;
Io lo ripeto sempre nei miei interventi, la CO2 è e deve restare un gas utilizzato esclusivamente come fonte di approvvigionamento per le piante acquatiche che essendo sommerse possono soffrirne la carenza.Non è e non deve essere utilizzato come acidificante,la leggera acidificazione dell'acqua è una conseguenza del piu' o meno alto potere tampone(KH) dell'acqua in questione ed il PH ottenuto un risultato,non il valore da raggiungere ad ogni costo.Quello che conta se la si vuole usare è il contenuto di CO2 in vasca e la tabella è stata fatta in questo senso,non per variare uno degli altri parametri(il PH in questo caso).Vedo spesso utenti che la utilizzano in maniera errata(con KH altissimi) e poi si ritrovano con i pesci a galla e si chiedono il perchè.La CO2 è un gas asfissiante per noi come per i pesci e se il contenuto in vasca supera certi valori, pur non avendo una correlazione diretta con il contenuto di ossigeno ne ruba lo spazio a disposizione con conseguenze gravissime per tutti gli organismi aerobi.
Per rispondere alla tua domanda se non hai esigenza di favorire le piante è piu' sicuro usare altri acidificanti naturali,a patto di capire bene come usarli.Per completezza pero' non basta indicare il valore di PH da cui parti,ben piu' importante è il valore del KH della tua acqua,è quello che ti da' la possibilita' di scelta in un senso o nell'altro(e di quanto vuoi abbassare il PH ovviamente).
vista nella prospettiva che suggerite la questione è più comprensibile, grazie. La Co2 come integrazione degli elementi che servono alle piante mi quadra, mi quadrava meno il suggerimento che ho letto varie volte di usarla per correggere il ph dell'acqua inadatto ai pesci. Se l'acidità dell'acqua negli abitat naturali di alcuni animali è basso causa presenza di acidi umici (o simili) non mi pare equivalente ricreare acqua a ph basso aggiungendo acido carbonico.
Per quanto riguarda il mio caso specifico, al momento la vasca è in attesa degli ospiti (trigonostigma espei e un maschio di betta + planorbarius), è avviata da un mese e mezzo, piantumata e abitata da una Physa arrivata con le piante. Ho acqua di rubinetto con Kh a 12 gradi, ora in vasca l'ho abbassato gradualmente a 7 , e l'obbiettivo è di portarlo a 4. Purtroppo questo mi condanna alla dipendenza da acqua osmotica per i cambi, ma se voglio allevare i pesci di cui sopra non credo ci sia altra via. Ogni riflessione e scambio di opinioni è il benvenuto, sto cercando di farmi una cultura generale...
Ok, in questo caso specifico se porti il KH a 4 come vuoi fare, addizionando l'acqua con CO2 otterrai un'acidificazione abbastanza marcata pur restando nei giusti contenuti,ma questo vuol dire avere un PH a 6.8/6.7 max non a 6.5,per arrivare a 6.5 dovresti superare i 30mg/lt che per me è la soglia da non superare mai usando la CO2. Secondo me comunque, è un PH piu' che sufficiente per i pesci che vuoi allevare,molto piu' importante è la stabilita' dei valori in vasca.
mi quadrava meno il suggerimento che ho letto varie volte di usarla per correggere il ph dell'acqua inadatto ai pesci.
forse perchè in quell'acquario c'erano piante. e la CO2 era scarsa. quindi con l'impianto di CO2 si prendono due piccioni con una fava: si fa un favore alle piante e si ottengono valori migliori per i pesci.
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"E casomai non vi rivedessi: buon pomeriggio, buonasera e buonanotte! "
Trovo corretta e fondata l'osservazione fatta sulla profonda differenza tra i due metodi: da una parte si vanno ad introdurre acidi umici, con tutto quello che ne segue non solo legato alla variazione di PH così come nel caso dell'introduzione di CO2: gli effetti non si hanno solo sul PH, ma anche sull'apporto di Carbonio ecc.
Fatta questa premessa però uno dei fattori da tenere a mente per la comparazione è: quale risultato voglio ottenere? Se la risposta è solamente "la riduzione del PH" allora bisogna anche riconoscere che un impianto a Co2 permette di mantenere più facilmente un PH stabile e costante.
Trovo corretta e fondata l'osservazione fatta sulla profonda differenza tra i due metodi: da una parte si vanno ad introdurre acidi umici, con tutto quello che ne segue non solo legato alla variazione di PH così come nel caso dell'introduzione di CO2: gli effetti non si hanno solo sul PH, ma anche sull'apporto di Carbonio ecc.
Fatta questa premessa però uno dei fattori da tenere a mente per la comparazione è: quale risultato voglio ottenere? Se la risposta è solamente "la riduzione del PH" allora bisogna anche riconoscere che un impianto a Co2 permette di mantenere più facilmente un PH stabile e costante.
Entro certi limiti,il fattore limitante è sempre il KH,se ho KH inferiori a 4 non sono per niente sicuro di quello che affermi sopra,cioè di avere un PH stabile e costante usando la CO2.
Grazie a tutti per gli spunti di riflessione, credo siano venute fuori cose interessanti, almeno per un neofita come me. Alla fine anche su consiglio del negoziante ho portato il Kh intorno a 4 con h2o osmotica e inserito qualche pignetta di ontano, che male sicuramente non fa. E dato che qui da me di ontani é pieno, è una soluzione bio e kilometri 0&8512;&8512;