Come illustrato nel mio post di presentazione (
http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=333498) mi ritrovo con una caridinia apparentemente immortale.
Mi sono fatto delle domande.
Come può un bestiolina apparentemente delicata, sopportare tranquillamente 5 anni di pochi cm acqua mai cambiata e mai trattata ne filtrata e senza illuminazione se non quella ambientale?
Forse si è venuta a creare una "biosfera" completamente autonoma?
Per precisione, la caridinia l'avevo presa tre anni prima quindi è con me da circa 8 anni
Mie ipotesi:
L'unica mezza pianta rimasta in vita, una spoglia anubias, creava quel po' di ossigeno necessario. La cary si nutriva di quelle poche alghe che crescevano qua e la. I nitriti generati dagli scarti della cary e dal marciume presente, venivano trasformati in nitrati da batteri presenti nelle parti alte del fondo. Altri batteri cresciuti in alcune zone anossiche che ho trovato sotto l'akadama e dove c'era un lentissimo scambio di acqua, trasformavano i nitrati in azoto che a sua volta nutriva la anubias. E il ciclo ricomincia
Ipotesi valida?