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Evoluzione dell'acquariofilia marina e prospettive future
Ho deciso di aprire questa discussione dopo essere entrato in possesso di un vecchio libro di acquariologia appartenuto, molti anni fa, a mio nonno. Ho notato, andando avanti nella lettura, che la concezione di un acquario marino ha fatto enormi progressi: dalla guida si capisce chiaramente che i coralli non erano visti come animali da allevare e gli scheletri di madrepore erano usati come oggetti decorativi; nessun riferimento alle rocce vive né tanto meno a skimmer o reattori. L'unica forma di filtraggio era una piastra sottosabbia attivata da un aeratore (!!) e l'illuminazione era costituita da un paio di bulbi a incandescenza. La maturazione non era contemplata (il libro suggerisce di inserire i pesci ancora prima di installare il "filtro" e le lampade) e anche per acquari più grandi non si prevedeva l'utilizzo di sump.
Ora, come potete vedere, ciò che relativamente poco tempo fa era considerato l'ideale per avviare una vasca reef oggi è qualcosa di allucinante e impensabile. Secondo voi, e mi rivolgo soprattuto agli acquariofili "storici" che hanno vissuto in prima persona questa evoluzione, siamo arrivati ad un punto di stallo, senza che nuovi progressi siano possibili, oppure in futuro toccherà anche ai nostri metodi essere definiti improponibili? In che direzione pensate che l'acquariofilia marina si possa evolvere? Accessori e strumenti sempre più sofisticati e nuovi metodi di gestione?
Io ho avuto il sottosabbia la prima vasca aveva una pompa che aspirava da sotto l'acqua in modo da usare la sabbia come filtro .... mamma mia che sifonate, pensarlo adesso mi vengono i brividi!!!
Credo che la vera rivoluzione/evoluzione nel marino ci sarà, quando la riproduzione dei pesci sarà alla portata dei più, come nel dolce.
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-Lei è il Numero Sei.
-Io non sono un numero! Sono un uomo libero! ( The Prisoner )
-Spaccheremo l' asfalto con giardini colorati. ( F.Battiato )
Secondo voi, e mi rivolgo soprattuto agli acquariofili "storici" che hanno vissuto in prima persona questa evoluzione, siamo arrivati ad un punto di stallo, senza che nuovi progressi siano possibili, oppure in futuro toccherà anche ai nostri metodi essere definiti improponibili? In che direzione pensate che l'acquariofilia marina si possa evolvere? Accessori e strumenti sempre più sofisticati e nuovi metodi di gestione?
Secondo me è sbagliato pensare che oggi siamo in un periodo di stallo.
Se la memoria non mi inganna, ho un aquario marino dal 2001 circa.... poi abbandonai (anche se non l'ho mai abbandonato del tutto) quest'hobby nel 2007.... e lo ripresi a fine 2011-inizio 2012.
Nei 4 anni circa di mia assenza c'è stato un evolversi incredibile: sono nati tantissimi marchi per il marino che prima non c'erano... e altri sono "spariti"...
Questa nuova ventata imprenditoriale ha portato con sè un numero sempre maggiore di prodotti (tecnica, accessori e integratori/mangimi) sempre più mirati al nostro hobby e nettamente più performanti.
Finchè siamo dentro a fare le nostre prove ed eseprimenti, forse, non ci rendiamo conto che, anche se piccoli, stiamo facendo passi sempre in avanti....... tra qualche anno (e solo allora) ci guarderemo indietro e vedremo quanta strada abbiamo fatto senza accorgercene passetto dopo passetto.
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Primum facere, deinde philosophari
La follia è come la gravità: basta solo una piccola spinta
Il mio primo acquario marino era fatto con gli scheletri dei coralli che ora mia moglie usa come soprammobili,filtro sotto sabbia ,sabbia a pezzi grossi che nn tratteneva la cacca(ora si usa per il reattore) .Come pesci avevo un Volitas e una cernia bianca a pallini neri. Se facevano certe magnate de pesci rossi.
Quando ho iniziato, il filtro sottosabbia non era un optional, ma la regola.
L'evoluzione non si ferma mai,anzi fa' passi sempre piu' veloci di quello che immaginiamo.
I metodi sono in continua evoluzione, ma io sono sempre stato lungimirante, e mi aspetto di vedere tra' qualche anno, gestioni basate su tavolette chimicamente trattare a rilascio e scioglimento controllato, sali sintetici "inteligenti", riproduzione sintetica e grande contributo della scienza al mantenimento,ripopolamento del reef.
mi aspetto di vedere tra' qualche anno, gestioni basate su tavolette chimicamente trattare a rilascio e scioglimento controllato
Questo da un certo punto di vista mi "spaventa"...temo che con il progredire della tecnica otterremo un giorno vasche che non richiedono il minimo intervento da parte dell'acquariofilo, trasformando l'acquario veramente solo in un arredo autosufficiente e togliendo tutto il gusto del lavoro che sta dietro (che almeno io ritengo un piacere)
Il gusto dell'acquariofilia, non e' smanettare, ma far vivere,crescere e riprodurre animali delicati,prestati o meglio rubati dalla natura.
Il progresso sono le scatolette o il cibo fai da te per cani?