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per me l'esperimento è una colossale minchiata...
Potrebbe anche essere vero, per carità, ma non si può provare a misuare i batteri una sola volta in 4 vasche diverse, provando ad accendere o spegnere lo skimmer, a dare o non dare carbonio e venderlo per vero... se 90 volte su 100 ottieni quel risultato in 20 vasche diverse, allora sarà probabilmente generalizzabile, ma per me, così come hano fatto, non vale più di uno che dice che conta i batteri che ha in vasca mettendo una goccia d'acqua sul microscopio senza manco colorarli... in più ci sono tutti i limiti della misurazione che loro stessi spiegano... ma avete idea di quanti fattori entrano in gioco quando spengo lo skimmer per la prima volta in una vasca in cui ha funzionato per 10 anni? o quando doso carbonio per la prima volta, rispetto ad una vasca che gira regolarmente a fonti di carbonio?
Come cavolo si fa a misurare i batteri nell'acqua prelevata da una vasca e messa a girare in un catino, dove non vengono minimamente riprodotte le condizioni originali? Ma dai...
Io di articoli scientifici (medici, per carità) ne leggo e qualche volta ho provato anche a scriverli... quello lo potrebbero pubblicare giusto su AAOL, perchè nessuna rivista lo accetterebbe...
L'introduzione invece è bellina e da delle informazioni interessanti...
Mi esprimerei in termini piu' edulcorati.... ma il mio pensiero piu' o meno e' lo stesso!!!
Mi pare che le misure siano fatte totalmente fuori controllo, senza confrontare le condizioni al contorno, senza preoccuparsi di separare cause ed effetti.
Ammetto di averlo letto frettolosamente e mi riservo di trovare il tempo di leggerlo piu' attentamente, ma l'impressione e' questa.
Acquari totalmente diversi, popolazione totalmente diversa... Trovo interessanti comunque i grafici e le figure, ma da qui a trarne conclusioni generali ci andrei con i piedi di piombo!!!
Io di articoli scientifici (medici, per carità) ne leggo e qualche volta ho provato anche a scriverli... quello lo potrebbero pubblicare giusto su AAOL, perchè nessuna rivista lo accetterebbe...
L'introduzione invece è bellina e da delle informazioni interessanti...
Lo studio è stato fatto da:
Departments of Chemistry (Ken S. Feldman, Allison A. Place) and Industrial and Manufacturing Engineering (Sanjay Joshi), The Pennsylvania State University, University Park, Pennsylvania 16802, and Route 66 Marine, Gardena, California
quello che dici mi rincuora, credevo (pensa Tu...) che nelle università americane la qualità della Ricerca e delle menti dedicate alla stessa fosse più alta di quella/e presenti nel nostro Bel Paese..invece mi sbagliavo...una bella soddisfazione per un cittadino italiano, no?
Alereef, guarda che in Italia si pubblicano fior fiore di studi... e se ne producono molti di più che oltreoceano... purtroppo molti non vengono accettati dalle riviste perchè scritti in malomodo, essendo noi non-anglosassoni...
Sinceramente, l'impressione che ho avuto leggendo quel lavoro, è che sia la tesi di laurea della ragazzina che si vede in foto... perciò, per una tesi, basta scrivere qualcosa e l'hanno poi sbattuto su AAOL tanto per dare qualcosa su cui ragionare a tutti gli acquariofili che non sanno bene come gira il metodo scientifico...
credevo (pensa Tu...) che nelle università americane la qualità della Ricerca e delle menti dedicate alla stessa fosse più alta
pensavi decisamente male, è la quantità di fondi che è differente... Non bistrattiamo sempre i poveri ricercatori italiani che spesso fanno un lavoro eroico per le condizioni in cui sono costretti a trovarsi...
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PS: Ink mi ha rubato le parole di bocca riguardo l'articolo...
__________________ Jacopo Cherzad
Ultima modifica di papo89; 05-04-2011 alle ore 21:26.
Motivo: Unione post automatica
Sinceramente, l'impressione che ho avuto leggendo quel lavoro, è che sia la tesi di laurea della ragazzina che si vede in foto... perciò, per una tesi, basta scrivere qualcosa e l'hanno poi sbattuto su AAOL tanto per dare qualcosa su cui ragionare a tutti gli acquariofili che non sanno bene come gira il metodo scientifico...
lo studio non l'ha fatto la "ragazzina" ma l'ha fatto sopratutto Lui:
nato nel 1956 presiede la cattedra di Chimica presso l'Università di Penn State.
oltre alle numerose pubblicazioni presentate nel link di cui sopra è uno stimatissimo esperto chimico per quanto riguarda l'acquariofilia marina.
metto il link a qualche altro apprezzato articolo:
Sanjay Joshi invece credo lo conosciate in molti per i suoi apprezzatissimi studi sugli spettri luminosi.
qua si può leggere il suo "discreto" curriculum
nella vita, oltre a dilettarsi in vasche e pesci, mi pare di capire insegni Ingegneria Industriale ed altre amenità del genere.
Da come ti esprimi si intuisce però che la tua preparazione in materia sia superiore agli estensori dello studio.
Ti incoraggerei pertanto a contattare gli autori ed a confutare le loro teorie e le risultanze delle loro sperimentazioni argomentando quanto hai prima sostenuto.
Alereef, ho già scritto qualche mese fa più di una mail a sanjoshy per discutere dei suoi esperimenti sulle misurazioni di PPFD dei vari riflettori e lampadine... che mancano di qualche dato utile e senza una motivazione chiara... non ho mai avuto risposta...
alereef fa una prova molto molto semplice :
prendi una bacinella da 10 litri,la riempi con osmosi ,porti la densità a 1026,ci metti una pompetta di movimento e una manciatina di zeolite,ci butti un paio di gamberetti e poi aspetta 3 settimane.. non inserire ne batteri e neanche carbonio..
vedrai i valori alzarsi e dopo azzerarsi.. e ti chiederai .. come è possibile ?
i batteri sono nell aria .. dapertutto ...e si adattano anche in acqua salata.. ne avevamo discusso qui sul forum con uno che con ste cose le fa per lavoro e le insegna in università.... ce magna ..
__________________
"The coral itself has more energy for growth because the reduced zooxanthellae density requires less energy."