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Qbacce....giusto....
Solo una precisazione....
Un conto e' il Cites...che dovrebbe essere rilasciato su ogni animale importato direttamente dal mare o comunque protetto...
Un conto se e' una talea...li basta un foglio di carta comunissimo su qui vengano riportati i dati dell'eventuale Cites da dove e' stato taleato l'animale...non il Cites stesso..
Qbacce....giusto....
Solo una precisazione....
Un conto e' il Cites...che dovrebbe essere rilasciato su ogni animale importato direttamente dal mare o comunque protetto...
Un conto se e' una talea...li basta un foglio di carta comunissimo su qui vengano riportati i dati dell'eventuale Cites da dove e' stato taleato l'animale...non il Cites stesso..
Quindi sul discorso talee, io ho capito che se ho una madre con relativo cites, la spezzo in 10 per il commercio facendone 10 talee devo: andare dalla forestale con l'apposito modulo per le nascite e i dati della madre, lo mi rilasciano i nuovi cites per i figli. a questo punto li carico sull'apposito registro di detenzione fino alla vendita. giusto??
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Oppure basta che faccia le talee e quando vendo dia anche un foglio con i dati del cites della madre??
Qbacce....giusto....
Solo una precisazione....
Un conto e' il Cites...che dovrebbe essere rilasciato su ogni animale importato direttamente dal mare o comunque protetto...
Un conto se e' una talea...li basta un foglio di carta comunissimo su qui vengano riportati i dati dell'eventuale Cites da dove e' stato taleato l'animale...non il Cites stesso..
Quindi sul discorso talee, io ho capito che se ho una madre con relativo cites, la spezzo in 10 per il commercio facendone 10 talee devo: andare dalla forestale con l'apposito modulo per le nascite e i dati della madre, lo mi rilasciano i nuovi cites per i figli. a questo punto li carico sull'apposito registro di detenzione fino alla vendita. giusto??
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Oppure basta che faccia le talee e quando vendo dia anche un foglio con i dati del cites della madre??
Se commerci si. Se sei privato e regali ti basta una dichiarazione.
Qbacce...nel tuo caso non serve che vai alla forestale....
basta che ti procuri un registro di carico e scarico....sempre alla forestale....
Quando talei carichi sul registro quante e di quale animale fai le talee....
Se ne vendi o regali o scambi dai un foglio in qui scrivi tutti i dati della Madre...nessun Cites..basta un foglio...e le scarichi dal tuo registro.....
Ovvio....devi avere il Cites o il foglio col Cites della madre...
Senno,sinceramente,non so' come funzioni...
Ma possibile che devo rispondere io che il vivo manco lo tratto....
Possibile che un negoziante,e lo so' che leggete bastardi(),no intervenga e risponda!?!?!?!?!
Grazie Giangi, quindi questo vale anche se io aprissi un attività?
mi spiego: nella farm dove fanno talee dalle madri fanno così come hai detto te?
posseggono solo il cites della madre ma non ne fanno di nuovi per la talee: caricano e scaricano e basta?
Giusto?
io ho scritto a andrereef di dare uno sguardo ma per ora nulla, speriamo che risponda
Qbacce esatto....
Il problema e' che ,come diceva Davy,purtroppo la legislatura a moltissime lacune perche' e relativamente nuova e perche' si parla di animali ai piu' sconosciuti....e mai come per questi casi e buono il detto..fatta la legge trovato l'inganno!!!!!
Qbacce esatto....
Il problema e' che ,come diceva Davy,purtroppo la legislatura a moltissime lacune perche' e relativamente nuova e perche' si parla di animali ai piu' sconosciuti....e mai come per questi casi e buono il detto..fatta la legge trovato l'inganno!!!!!
si si ovviamente si presta a tutto..., pero quello che vorrei sapere è come fanno realmente e praticamente chi lo fa di lavoro.
1)io credo che davanti ad una richiesta di un cliente di poter avere il numero di cites dell'animale appena acquistato, qualsiasi negoziante dovrebbe fornirlo senza batter ciglio , a prescindere da cosa dica la legge .
2) lo strumento di controllo da parte del Corpo Forestale dello Stato Italiano è il registro cites .
3) le differenze tra il commercio di tigri e acropore , si evincono dall'appendice di appartenenza dell'animale. i coralli duri sono in appendice B secondo la convenzione di Washington , le tigri non saprei....
4) chi deteniene una tigre ha l'obbligo di avere il documento cites relativo, un acquariofilo che ha una vasca in casa no. questo dipende prorpio dalla diversa appendica di appartenenza.
5)il grossista e il negoziante sono abbligati ad annotare "carico" e "scarico " degli animali in appendice acquistati e venduti sull'apposito registro cites . esistendo delle rigide norme in termini di privacy nella colonna di scarico , alla voce "destinazione"l'operatore non puo' inserire i dati del cliente privato (almeno senza autorizzazione firmata dallo stesso per il trattamento dei propri dati) , ma si limita a registrare nr e tipologia del documento emesso, facendo riferimento al numero di carico relativo.
6) il negoziante, se il cites non viene espressamente richiesto dal cliente, non è tenuto a fornire cites all'acquirente proprio perchè non esiste nessun tipo di obbligo da parte del privato di possedere il documento cites , e soprattutto perchè non avendo l'autorità di richiedere i dati personali del cliente(nome, cognome, data di nascita, codice fiscale, indirizzo, luogo di detenzione dell'animale,...) per la stessa autorità preposta al controllo sarebbe impossibile effettuare accertamenti . l'importante è che il commerciante registri lo scarico non oltre i 30 gg , tempistica prevista dalla legge .
7)anche i coralli molli necessitano di cites , non lo richiede lEuropa e nemmeno il ministero Italiano, ma ad esempio dall'Indonesia devono uscire con un cites di substrates, ossia di wild scleractinia , proprio in riferimento allo strato di roccia sul quale poggiano , e la cui dimensione deve rispettare una determinata proporzione. gli actinodiscuc infatti sarebbero quasi tutti fuori legge, perchè la grandezza complessiva dei polipi è normalmente di molto inferiore alla dimensione della roccia .
8) bisogna rispettare la legge, ma esiste anche il diritto alla critica .
il mercato dei coralli vivi destinati gli acquari ornamentali è soggetto alla normativa cites che presenta enormi falle .
questa normativa non solo non viene applicata alla stessa maniera negli stessi stati aderenti alla convenzione di Washington (negli USA arrivano tridacne crocea wild dal Vietnam, in Svizzera pure, ma in Europa è vietato e si procede penalmente nei confronti dell'importatore), ma il piu' delle volte non tutela nemmeno le specie animali in questione perchè utilizzate magari in maniera massiccia negli stessi paesi d'origine per altri scopi .
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vasca grande ........e pesci piccoli !!!!!
awake, tutto ok.
Però non credo che come dici tu il privato non sia tenuto ad avere o conservare alcun documento CITES dell'animale che ha in casa.
Come dici le regole cambiano a seconda delle Appendici (I per animali considerati in grave pericolo di estinzione, II per animali mediamente a rischio estinzione).
Quindi qualunque sia l'Appendice di appartenenza si tratta sempre di animali a rischio (non di piccioni insomma...).
Quindi se io sono un privato e detengo a casa un animale esotico rientrante in CITES (e quindi a rischio estinzione) sono obbligato ad avere i documenti che ne attestino l'identificazione, la provenienza e l'autorizzazione al commercio.
Se mi viene un controllo e mi chiedono: "Dove l'hai preso? Che ci fai?"
Non posso rispondergli: "Che vi frega, sono un privato, non ho i documenti perchè c'è legge sulla privacy, non sono obbligato...."
Scatta denuncia, sanzione amministrativa e confisca.
Vaglielo a spiegare poi che il negoziante ti ha detto che non ti doveva dare niente....