Allevare il phytoplankton
Ovviamente tutti sarete d’accordo nel dire che dosare vivo in vasca è il modo miglior di alimentare tutti gli abitanti del nostro acquario dalla fauna bentonica allo zooplankton ai coralli.
Spesso è più per pigrizia o mancanza di spazio che noi appassionati acquariofili non ci alleviamo il vivo nelle nostre case, allevamento che con piccole attenzioni ci porterebbe a risparmiare sui prodotti già pronti, evitare di immettere inquinanti che spesso sono presenti nei prodotti gi pronti, a conoscere un altro lato dell’acquacoltura e a conoscere realmente cosa andiamo ad inserire nelle nostre vasche.
Io stavo pensando di allevare un po’ di fitoplancton/ phytoplankton.
Il fitoplancton comprende una grande varietà di alghe tra le quali le più utilizzate in acqua cultura sono:
Chlorella minutissima
Isochrysis Galbana
Isochrysis luterii
Isochrysis Tahitian
Nannochloropsis salina
Nannochloropsis oculata
Nannocholoropsis Gaditona
Pavlova
Tetraselmis Tetralis
Tetraselmis Suecica
Dunaniella Salina
Thalasiosira weissflogii
Le più facili da allevare dovrebbero essere:
Porphyridium
Nannochloropsis
Tetraselmis
Tutte questa alghe hanno una dimensione che varia dai 2 ai 30 micron, e sono alla base della catena alimentare marina.
Dosarlo nelle nostre vasche ci porta ad alimentare la animali filtratori coralli molli ma soprattutto lo zoo plankton, quindi indirettamente potremmo andare anche a favorire l’alimentazione di rotiferi copepodi e anche sps, ripeto indirettamente andiamo ad alimentare gli lps e sps perché essi si alimentano dello zoo plankton e non del fitoplancton , è doveroso precisare che non tutti i coralli a polipo grande e quelli a polipo piccolo annoverano nella loro dieta lo zooplancton.
Senza poi togliere l’importanza anche che hanno o che potrebbero avere assorbendo gli inquinanti in vasca come no3 e po4, ovviamente dico questo perché è la loro normale attività biologica fotosintetizzante che li “obbliga” ad usufruire di tali elementi e quindi teoricamente potrebbero svolgere un minimo di filtrazione.
Non so in che relazione ma leggo spesso che molti ritengono anche che rendano l’acqua più trasparente ????????????
Poi ne ho accennato sopra ,al contrario di alimentare con prodotti già pronti che spesso inquinano, con il fito non si inquina < a patto che la coltura immessa abbia consumato tutto il fertilizzante usato per l’allevamento>.
Allora dopo detto tutto questo perché non provare
Sono disponibili alcuni reattori commerciali, ma è molto facile realizzarsene uno fai da te;
Il forum è pieno di progetti fai da te veramente semplici, in pratica serve una bottiglia areatore ed una lampadina o strisce led per illuminare.
Poi vi serve uno starter di fitoplancton con cui partire, lo potete chiedere a qualche utente che lo alleva, praticamente lo starter è una piccola quantità di fitoplancton che voi nel vostro reattore farete moltiplicare, oppure ho visto che lo vendono anche su ebay.
Poi vi serve il fertilizzante e tutto è pronto per la nostra coltura di fito.
Il fito poi potete tranquillamente mantenerlo del frigo, sulla durata c’è molta discordanza c’è chi dice settimane chi dice mesi chi anni, comunque sia se il vostro fito in frigorifero diciamo precipita e sul fondo del contenitore il sedimento è verde, allora basta scecherare il contenitore e potete di nuovo dosarlo se non è verde la coltura è morta.
Alcuni dicono che dopo anni con alcune colture mantenute in frigo sono riuscite a far ripartire l’allevamente.
Molto importante l’acqua da utilizzare per la coltura ovviamente deve essere salata nel nostro caso ma soprattutto sterile, quindi o la bollite o la sterilizzate con uv, questo per impedire contamina mento nella vostra coltura da parte di altri organismi
Ma per ora mi fermo qui
Sono ben accetti interventi di chi ha allevato o lo alleva tuttora grazie.
Come sempre quello scritto sopra deriva da letture e dal parto dei miei ragionamenti spesso molto incasinati
quindi potrei avere detto molte fandonie, in tal caso fatele notare.
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