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Il corpo ovale presenta una pinna dorsale e anale sensibilmente allungate, al punto da sviluppare in età adulta propaggine filamentose esterne; da segnalare la conformazione del muso caratterizzata da una mascella inferiore proniata. In età giovanile la livrea è ricoperta da strisce trasversali di diversa grandezza e caratterizzata da una colorazione bianca e blu (quest'ultima è di una tonalità più chiara); i pesci adulti sfoggiano una livrea blu carico con una vistosissima decorazione maculata, in corrispondenza della parte centrale dei fianchi.
Gli esemplari giovani denotano una livrea parecchio somigliante a quella di P. semicirculatus, P. annularis e P. imperator e per questa ragione risultano aggressivi tra di loro.
Vivono solitari o in coppia, in territori che difendono tenacemente da eventuali sconfinamenti di altri pesci della stessa specie.
Anche in cattività non sopportano la presenza di altri Pomacantidi e necessitano di ampi spazi, nonchè di un gran numero di nascondigli.
Quando si sente minacciato, il Pesce Angelo può ingaggiare uno scontro con l'intruso e scoraggiarlo emettendo dei suoni secchi simili ad uno schiocco.
La tendenza di questa famiglia a frequentare i fondali marini è ravvisabile dal loro movimento natatorio; essi infatti nuotano sempre con le pinne ventrali rivolte verso il substrato, pertanto nelle grotte la posizione del ventre è rivolta verso l'alto.
Alimentazione
Sono pesci monofagi, in quanto specializzati nel nutrirsi di uno specifico mangime. In tal senso, indirizzano le loro attenzioni principalmente verso spugne, alghe, Briozoi e crostacei.
Nonostante sia un pesce monofago, è molto malleabile in cattività, poiché accetta quasi subito mangimi vari di origine animale e in seguito anche di natura vegetale (piccoli crostacei tipo polpa di gamberetto od artemie, alghe o verdure come spinaci, broccoli, zucchine, e cibi secchi in scaglie e granuli).
Naturalmente, se il processo di acclimatazione fallisce, gli animali deperiscono nell'arco di breve tempo, altrimenti, come auspicabile, denotano un tasso di longevità piuttosto alto.
Visto che si nutrono lentamente, è fondamentale non introdurre in vasca pesci voraci che li potrebbero facilmente distogliere da questa funzione vitale, inoltre non sono adatti a convivere con invertebrati, infatti la loro continua ricerca di cibo da sbocconcellare con il robusto apparato boccale, potrebbe essere un continuo disturbo non tollerabile da parte di crostacei, gamberi, ecc
Modalità lineare
