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Originariamente inviata da IlQuarto
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aspetta.. spiegami meglio questa frase
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Quote:
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essendo una specie che conta sul numero possono esserci molti esemplari deboli assieme a quelli più forti, e una mortalità mediamente alta finché sono piccoli.
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Effettivamente avrei potuto esprimermi meglio, non volevo fare il poema come sempre... parlo, parlo, parlo e potrei risultare noioso.
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Trattasi di specie molto prolifica, a "strategia r".
In accordo con Wikipedia, che conferma quanto già sapevo a riguardo:
Le specie a strategia r sono caratterizzate da elementi che denotano una notevole capacità di "invasione" dell'ambiente ma anche una sostanziale instabilità:
-elevata prolificità;
-cicli di sviluppo ontogenetico brevi;
-intenso turn-over generazionale;
-elevata mortalità;
-piramidi di età a larga base.
Ovvero si ha produzione di molte uova, e maturità piuttosto precoce; si avranno in un certo numero individui forti, dominanti, adattabili e robusti, come pure molti altri più deboli, con un sistema immunitario "difettoso", più facilmente attaccati da malattie e predatori.
Nei negozii giungono gruppi di pesci ancora giovani, contenenti sia i più forti che i più deboli, e può dunque capitare che il mutamento, per quanto graduale, di valori, congiunto al cambio d'ambiente, sia la mazzata finale alle difese dei "meno adatti".
Una strategia assimilabile è presente in
Ancistrus spp.; a differenza dei caracidi, inizialmente il maschio si prende cura della prole, ma comunque inizialmente può esserci una mortalità abbastanza alta. Finché non raggiungono i 3 cm i piccoli sono delicati, quelli che riescono a superarli sono praticamente "indistruttibili".