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Non sono un esperto di acquari, ma voglio rimettere in movimento un acquario che ormai è "fermo" da qualche mese.
Partiamo dal presupposto che da 5 o 6 anni ho un cayman 110 (230 litri, con fondo rialzato) in cui ho dei pesci tropicali e piante.
Ultimamente l'ho lasciato un po' a sè stesso perchè mi ero stancato e per mancanza di tempo, ma ora sto pensando di rimetterlo in sesto: togliere i pochissimi pesci rimasti, rimuovere le piante e il terreno sul fondo, per poi passare ai ciclidi.
Ho già cominciato a muovermi in tal senso, ho raccolto un po' di pietre, ma ora ho un po' di timore: ho visto le foto su internet e gli acquari coi ciclidi sono pieni di pietre, ma facendo due righe di conti con quelle da me raccolte si parla di decine di kili di sassi sul fondo di vetro, soprattutto su un'acquario delle dimensioni del mio dove, per riempirlo, ci vorranno decine di pietre.
E' un'idea praticabile secondo voi o rischio di generare perdite d'acqua? Ci sono altri consigli o strade che posso seguire?
Dipende, vuoi un Malawi? Un acquario con ciclidi centro americani?
Sinceramente non lo so neppure io: sto valutanto le varie ipotesi.
Sia che sia un Malawi oppure con ciclidi nani tutti mi dicono che ci vogliono molti sassi e il peso di questi sul vetro mi preoccupa.
Magari è solo una mia paranoia essendo inesperto, per questo vorrei sentire un vostro parere. D'altra parte sono già stato a raccogliere le pietre, ho già iniziato a pulirle, insomma l'idea mi piace, ma non voglio poi trovarmi con un danno collaterale.
Solo nel caso di un Malawi ci vogliono molti massi, se punti su qualche ciclide centroamericano piccolo come Amatitlania, Archocentrus multispinosus, sajica, Thorichthys socolofi in coppia con un harem di porta spada, non servono molte rocce, se vuoi potresti usare anche solo legni e piante
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"Mi piace il pesce alligatore, perché cresce tre metri e perché morde" [cit. tizio al petfestival]
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