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Vecchio 28-10-2015, 06:38   #1
shawnytwine
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Arrow Approccio alternativo all'allevamento dei Discus

Scrivo per condividere il mio approccio all'allevamento dei Discus.
Il mio obiettivo sin dall'inizio è stato di creare un ambiente in equilibrio, nei limiti di quanto consenta una vasca relativamente piccola.
Non voglio innescare polemiche, ma un acquario in cui si cambi il 20% d'acqua 2 volte la settimana, in cui si debbano usare 10 prodotti commerciali la settimana, a mio avviso non è un ambiente equilibrato, perché siamo noi a forzare tutto azzerando gli eventuali problemi.

La vasca in cui ospito i discus è un Juwel 260. L'illuminazione (8 ore) è affidata a due neon T5 da 54W (1 daylight e uno con spettro più specificamente adatto alle piante). Il filtraggio è quello di serie, con filtro interno. Rispetto alle varie spugne fornite, ho aggiunto un vano per il filtraggio biologico con materiale altamente poroso Juwel e un sacchetto di torba nera, oltre a della lana di vetro posta sia a monte per il filtraggio più grossolano, sia a valle a maglia finissima per rimuovere le particelle più piccole.
L'acquario non prevede areatore, e monta un reattore attivo di CO2 (JBL) collegato in uscita mediante venturi alla pompa di mandata, in questo modo l'acqua ricca in CO2, oltre che essere naturalmente diffusa in vasca dal movimento naturale, viene aspirata per effetto venturi e distribuita più efficientemente in vasca, riducendo la dispersione a valori praticamente minimi.

I valori dell'acqua sono pressoché costanti (vasca avviata da 14 mesi) e li riporto di seguito:
Temperatura: unico parametro variabile con stagionalità. La lascio naturalmente oscillare tra i 25° invernali e i 30° estivi.
Ph: 6.5
Kh: 3.5-4
Gh: 4-5
Nh3/Nh4: assenti
NO2: assenti
NO3: 5 - 15 mg/l
PO4: 0.25-0.75 mg/l
Fe: 0.1 mg/l
Effettuo i test mediamente una volta al mese, e non noto variazioni di rilievo ormai da mesi.
I cambi dell'acqua sono sostanzialmente assenti. Mi limito a sostituire l'intero volume d'acqua della vasca nel corso dell'intero anno, mediamente aspirando 10-12 litri ogni 2 settimane da filtro e fondo nei punti in cui tipicamente si raccoglie un po' di sedimento.
1 volta la settimana effettuo potatura delle piante, che crescono piuttosto rapidamente.
1 volta ogni 2 settimane mediamente ossigeno il fondo smuovendo la sabbia (granulometria 0.5-1mm)
1 volta al mese pulisco i vetri dalle alghe che si formano
1 volta ogni 3 mesi effettuo pulizia dei materiali filtranti sciacquandoli in acqua corrente (lane di vetro) o in acqua della vasca (spugne e torba).
1 volta ogni 6 mesi effettuo sifonatura molto superficiale del fondo con sistema NEWA, anche se ormai le parti in cui è semplice effettuare la procedura sono limitate dalla presenza di un fitto prato e di altri piante.
1 volta ogni 2 settimane inietto 20-25 ml di acqua ossigenata al 3% nei punti del fondo meno movimentati a pompe spente. Questa tecnica rende praticamente impossibile l'instaurarsi di zone anossiche, ossigena fortemente il fondale e nel complesso mantiene sotto controllo la carica batterica, inoltre non apporta nulla di non degradabile in acqua, dato che H2O2 si decompone spontaneamente nel giro di poche ore (basta osservare la mole di ossigeno che dopo 30 minuti si solleva dal fondo) e l'unico additivo è un composto del fosforo usato per stabilizzare il perossido, che verrà naturalmente assorbito dalle piante. Tale pratica mi consente, usata a spot, di controllare eventuali focolai di alghe poco gradite, cosa che può verificarsi in estate quando le temperature più alte fanno soffrire alcune piante.

Il fondo, come si può evincere dalla foto è piuttosto alto, ma non è un blocco unico di sabbia, bensì è costituito da svariati strati di materiali diversi (fondo fertile SERA, materiale altamente poroso per insediamento dei batteri, carbone attivo, torba, akadama, pozzolana, argilla espansa, il tutto separato da una rete a maglia relativamente fine dallo strato "estetico" di 4 centimetri di sabbia. Così strutturato, il fondo costituisce un elemento fondamentale per il filtraggio biologico, oltre ad essere una riserva di microelementi e macroelementi notevole, grazie ai materiali ad elevato adsorbimento che si sono "caricati" nei primi mesi di rodaggio e consentono di stabilizzare Kh, Gh ed elementi in colonna.

Oltre ai 3 discus (dovrebbero tutti essere varianti dei pigeon blood) acquistati da piccoli (5 cm) e cresciuti insieme, ospito una decina di Otocinclus affinis, che ormai sono praticamente invisibili, data la piantumazione e i naturali nascondigli presenti, 1 coppia di Apistogramma Cacatuoides Quad-Orange nati nella stessa vasca lo scorso Gennaio (3 nidiate successive da Dicembre a Marzo, soltanto in un caso per impegni di lavoro ho avuto il tempo di prelevare i piccoli e spostarli in una vasca di accrescimento separata. Che peccato!), un banco di 40 Cardinali ormai adulti e una coppia di Apistogramma Nijsseni, che si è riprodotta in una sola occasione, ma i genitori non hanno portato le uova alla schiusa, a differenza dei cacatuoides che sono sempre stati eccellenti genitori sia nella deposizione, sia nelle cure parentali.
L'acquario presenta svariati nascondigli e zone d'ombra, grazie alla presenza di 3 legni, uno molto imponente al centro con caverne e aggrottamenti, e due semi-gusci di noce di cocco lavorati e forati per costituire nidi per gli apistogramma, che li hanno usati per le deposizioni e li usano come rifugi tranquilli durante il giorno.
Le piante presenti includono varie echinodorus, un paio di Nymphaea, Limnophila, due specie di Alternanthera, Hygrophila Sessiflora, Cabomba caroliniana, ecc...
Dalle foto penso si evinca quanto sia densamente piantumato.

La mia esperienza di questi 14 mesi mi sta dando grossissime soddisfazioni, sia per le riproduzioni assolutamente naturali, sia per l'assenza di malattie (nessuna patologia in questa finestra), sia per il modo in cui pesci e piante coesistono in un ambiente equilibrato.
Non effettuo una fertilizzazione spinta, anzi, praticamente non effettuo quasi alcuna fertilizzazione. Mi affido ad un protocollo personalizzato (PMDD), in cui introduco direttamente gli elementi chimici necessari, quando richiesto. Ho soluzioni separate con Nitrato di Potassio (per dosare K e NO3), Fosfato di Potassio (per dosare PO4 e in minima parte K), Solfato di Magnesio e di Calcio, Ferro Chelato e Microelementi.
La realtà è che da diversi mesi uso esclusivamente 4 compresse una volta al mese di microelementi direttamente inseriti nel fondo a rotazione (in modo da non creare zone di accumulo e zone aride) e saltuariamente (direi di rado) piccole dosi di microelementi e macroelementi nella colonna d'acqua, in concomitanza con i cambi d'acqua. Sono intervenuto più massicciamente dal punto di vista chimico durante i primi 4-6 mesi, in cui avevo consumi enormi di fosfati, potassio e nitrati, dal momento che la popolazione della vasca era inferiore (ho aggiunto i pesci molto lentamente), e tutto doveva ancora stabilizzarsi, in particolare l'enorme effetto di filtraggio biologico e di tampone che esercita il fondo così articolato.
Tutti i valori si auto-sostengono, semplicemente perché le piante sottraggono la maggior parte degli elementi del metabolismo dei pesci e si è instaurato un buon equilibrio.
Addiziono anche delle vitamine ed elementi traccia al cibo e in vasca una volta la settimana, in dosi ridotte rispetto alle etichette.
Per il momento i discus non sono adulti (ci vorranno ancora 6 mesi, così a occhio). Inutile dire che la mia speranza sarebbe ottenere una naturale riproduzione, come quella avvenuta con gli altri ciclidi nani, che ovviamente lascerei accadere in vasca senza coni in ceramica o cambi giornalieri del 200% dell'acqua. Sottrarrei i piccoli solo dopo la prima fase di svezzamento da parte dei genitori con il muco. Ma siamo ancora lontani da tutto ciò e non è affatto detto che avvenga...













shawnytwine non è in linea   Rispondi quotando


Vecchio 29-10-2015, 18:15   #2
michele
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I discus appaiono un poco indietro con la crescita ma con quella tipologia di vasca è difficile ottenere una crescita ottimale. Ti suggerisco di aggiungere dei discus perché sono animali che per natura devono vivere in branchi il più numerosi possibile. Addizionare acqua ossigenata nel fondo non è un po' come chi utilizza dei prodotti ogni settimana?
michele non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 29-10-2015, 19:01   #3
shawnytwine
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Ciao, grazie per i consigli.
Vorrei aggiungere effettivamente altri 2 pesci per portare il numero a 5. Di più purtroppo non penso che la vasca riuscirebbe a reggere.
L'acqua ossigenata sicuramente è un additivo, quindi sul piano squisitamente tecnico hai ragione. Ciò che volevo dire è che cerco di non stravolgere l'ambiente costantemente con ripetuti cambi d'acqua e intromissioni esterne, e che rispetto all'approccio canonico sul quale mi sono documentato preferisco una vasca in cui tutto sia più in equilibrio. Se allestissi la classica vasca con sabbia, 2 legni e poco più, sarei ovviamente costretto a cambiare l'acqua con la stessa frequenza che ho letto essere standard.
A me sembra che ai pesci piaccia avere un mix di spazio per il nuoto libero, ripari, territori ben delineabili.
Ciò che noto è che così i pesci hanno uno stress minimo e sembrano star bene, almeno a giudicare dal comportamento e dai colori.
Come avrai potuto vedere, non ho esemplari da mostra, li ho acquistati nella consapevolezza che fossero "normali". M'interessa relativamente. Sono stato lì a guardarmeli per un bel po', osservando i comportamenti, il modo in cui mangiavano, ecc... Considera che nella vasca accanto c'erano una decina di turchesi davvero molto belli. Fronte alta, colore uniforme, bella circolarità...e ventri tutti incavatissimi, pinne pettorali con bordi opachi. Ho scelto questi esemplari molto più vivaci, in salute e affamati.
Sulla crescita devo ancora trovare una buona combinazione di mangimi. Ho notato che tendono a "stancarsi" facilmente se per più giorni consecutivi somministro lo stesso, ma al contempo è difficile con gli altri pesci presenti alimentare bene i Discus senza sovraccaricare i cardinali, che sembrano non avere limiti di appetito.
Non sono riuscito per il momento a far apprezzare i cibi liofilizzati. Probabilmente sbaglio io qualcosa. Ho sia il krill sia, artemia salina (i classici cubetti), oltre ad un mix di dafnie, chironomus, ecc...
Nulla, tutti gli altri pesci lo divorano, i discus lo osservano senza nemmeno toccarlo.
Al momento quindi si nutrono con 3 tipologie diverse di granulati (Tetra Discus, Tropical D50 e Sera Mix), che alterno durante la settimana.
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Vecchio 31-10-2015, 00:32   #4
roberale
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salve a tutti, sono un nuovo iscritto al forum vorrei fare un a domanda: ho due discus uno di circa 6 cm e uno di 8 cm comprati 10 giorni. quello piu grande si è ambientato subito ma quello piccolo noto che è sempre impaurito e nascosto dietro piante o altro vorrei sapere se questo tipo di comportamento sia normale, e un red melon e ogni tanto li escono tante puntini neri sul muso e sulla schiena che spariscono dopo un po' ma non so cosa puo essere aiutatemi a capire grazie
roberale non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 31-10-2015, 07:59   #5
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Roberale, avresti dovuto aprire un thread a parte per la tua domanda, per tenere tutto più ordinato e di facile consultazione.
E' "normale" rispetto alla situazione che hai in vasca. Mi spiego meglio...
Due discus è un numero troppo esiguo, per dei pesci che amano stare in gruppo, inoltre hanno dimensioni nettamente diverse, per cui uno è dominante e l'altro totalmente sottomesso, cosa che nel tempo gli renderà molto difficile alimentarsi adeguatamente. I discus andrebbero inseriti di dimensioni più vicine possibili, in modo che possano stabilire delle gerarchie nel gruppo equilibrate.
Infine i puntini che noti sono i cromatofori. Sono residui delle stress bar, le 9 barre verticali nere presenti negli ancestrali, che con le selezioni estetiche effettuate dagli allevatori sono praticamente sparite, ma hanno lasciato questo retaggio. Come le stress bar, sono indicatori dello status del pesce. Vengono usate per comunicare con i simili, per dichiarare la propria sottomissione rispetto ai membri dominanti e, se costantemente presenti, sono indice di malessere generale, appunto stress.
shawnytwine non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 31-10-2015, 11:16   #6
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grazie per il chiarimento faro il massimo per garantire una vita serena ai miei discus
roberale non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 01-11-2015, 03:09   #7
michele
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Apri una discussione a parte così possiamo parlare con calma e eliminare alcuni "luoghi comuni".
michele non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 01-11-2015, 03:14   #8
michele
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Originariamente inviata da shawnytwine Visualizza il messaggio
Roberale, avresti dovuto aprire un thread a parte per la tua domanda, per tenere tutto più ordinato e di facile consultazione.
E' "normale" rispetto alla situazione che hai in vasca. Mi spiego meglio...
Due discus è un numero troppo esiguo, per dei pesci che amano stare in gruppo, inoltre hanno dimensioni nettamente diverse, per cui uno è dominante e l'altro totalmente sottomesso, cosa che nel tempo gli renderà molto difficile alimentarsi adeguatamente. I discus andrebbero inseriti di dimensioni più vicine possibili, in modo che possano stabilire delle gerarchie nel gruppo equilibrate.
Infine i puntini che noti sono i cromatofori. Sono residui delle stress bar, le 9 barre verticali nere presenti negli ancestrali, che con le selezioni estetiche effettuate dagli allevatori sono praticamente sparite, ma hanno lasciato questo retaggio. Come le stress bar, sono indicatori dello status del pesce. Vengono usate per comunicare con i simili, per dichiarare la propria sottomissione rispetto ai membri dominanti e, se costantemente presenti, sono indice di malessere generale, appunto stress.
E' abbastanza difficile stabilire dai colori nel tuo caso se i pesci sono stressati o meno... un Pigeon potrebbe anche morire mostrano colori quasi perfetti... infatti hanno praticamente perso totalmente la loro possibilità di comunicare con i colori. Inoltre secondo me usare acqua ossigenata nel fondo è un grosso scombussolamento dell'equilibrio, se lo usi per prevenire zone anossiche significa che lo devi aggiungere in più parti della vasca ma va ricordato che il fondo è una parte viva della vasca alla quale certamente non fanno bene "iniezioni" di perossido. Forse è meglio adottare un sistema più naturale abbassando magari l'altezza del fondo e inserendo animali che smuovono il fondo.
michele non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 01-11-2015, 08:10   #9
shawnytwine
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E' abbastanza difficile stabilire dai colori nel tuo caso se i pesci sono stressati o meno... un Pigeon potrebbe anche morire mostrano colori quasi perfetti... infatti hanno praticamente perso totalmente la loro possibilità di comunicare con i colori. Inoltre secondo me usare acqua ossigenata nel fondo è un grosso scombussolamento dell'equilibrio, se lo usi per prevenire zone anossiche significa che lo devi aggiungere in più parti della vasca ma va ricordato che il fondo è una parte viva della vasca alla quale certamente non fanno bene "iniezioni" di perossido. Forse è meglio adottare un sistema più naturale abbassando magari l'altezza del fondo e inserendo animali che smuovono il fondo.
Mi riferivo ai cromatofori, che sono appunto il residuo delle stress bar, e di fatto vengono usati allo stesso modo. In questo senso sono "fortunato" perché non ho dei pigeon da esposizione incrociati per eliminare del tutto questi "difetti" estetici. Personalmente non osservo soltanto i colori, ma il comportamento del pesce, singolarmente ed in relazione agli altri. Noto se è timido, il modo in cui mangia, se sputa il cibo, se è flessibile nel cercare cibo anche dove normalmente non dovrebbe farlo, se è sottomesso o se comunque pur ad un livello nella gerarchia inferiore, mantiene il suo territorio e non retrocede quando la priorità è nutrirsi, ecc...
Capisco che sia un approccio atipico il mio, ma credo che se in 14 mesi non ci siano state patologie e i pesci siano tutti sani (vedi riproduzioni) forse un equilibrio la vasca lo abbia.
Il perossido che inietto è in quantità limitatissima (4-5 siringhe da 5 ml su 120 cm di vasca...fa un po' te), e lo faccio sempre superficialmente (primo strato sabbioso), dove la carica batteria è comunque relativa. La parte attiva del fondo è negli strati inferiori, dove non uso sabbia ma appunto vari materiali che consentono una circolazione molto più efficace. Se non ci fossero piante, un fondale del genere sarebbe impossibile da realizzare. Andrebbe in anossia in 1-2 settimane al massimo e non avrebbe avuto senso. Sono le radici delle piante a consentire un naturale flusso di acqua e sali in profondità. Probabilmente mi sono espresso male, ma non è che abbia zone annerite del fondo o altri campanelli d'allarme di anossia, e le tratti con perossido. Lo uso a spot dove penso che ci sia minore circolazione, per la naturale conformazione della vasca, arredi, piante, ecc...Mi aiuta nella zona in cui c'è il "praticello" e si accumulano detriti che è più complesso aspirare senza danneggiare le fragilissime radici. Lo uso sui legni dove capita che spuntino dei ciuffetti di alghe in eccesso nel periodo estivo, insomma è un modo di controllare potenziali piccoli problemi prima che insorgano.
Una vasca come la mia sarebbe follia se lo scopo fosse riprodurre i discus. Non è facile gestire la pulizia, non è facile gestire lo svezzamento, i cardinali certamente non lascerebbero gli avannotti liberi di crescere senza predarli, ecc...
So benissimo che è così, perché è già successo con gli apistogramma. Nell'unica occasione in cui ho potuto aspirare i piccoli entro la prima settimana e spostarli in vasca di accrescimento, ho avuto ottime soddisfazioni. In tutti gli altri casi nessun piccolo è arrivato oltre le due-tre settimane di vita.
A me interessa che il tutto avvenga il più naturalmente possibile. Mi piace vedere le naturali dinamiche in vasca tra specie, comunque compatibili.
Non ho capito perché una vasca come la mia non possa avere dei pesci con un accrescimento normale. Intendi dal punto di vista della gestione o dei valori chimici? Personalmente il problema principale che penso di avere è nell'alimentazione, perché non ho trovato dei prodotti più proteici e vitaminici che piacciano ai Discus. Penso dipenda dal fatto che purtroppo il negoziante li ha tenuti un po' e li ha alimentati con del semplice granulare. Purtroppo i negozi puntano a fare soldi, non al benessere dei pesci, altrimenti non venderebbero Scalari a clienti che dichiarano di avere dei Guppy o dei neon (che sono ottimi per far fare colazione ad uno scalare adulto), e via di questo passo. Pensa che quando ho chiesto di vederli nutrire prima di valutare l'acquisto mi son sentito dire "eh, ma se non mangiano è perché hanno mangiato da poco", boiata immane, dato che i discus hanno fame praticamente costante...Ovviamente quei discus non hanno toccato cibo, pur avendo il ventre iper-depresso. Non sarebbe più onesto dirmi "sono arrivati da qualche giorno, devono ambientarsi. Ritorna magari tra qualche giorno, così puoi valutare meglio", specie ad un cliente che si serve solo lì? E vabbè...
shawnytwine non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 01-11-2015, 11:25   #10
michele
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Ma no... l'approccio non è che sia atipico, anzi... abbastanza comune solo che i risultati li hai sotto gli occhi, in una vasca più adatta a dei giovani discus la crescita sarebbe migliore... non essendo pesci di pregio e non dovendo fare concorsi può anche andare bene così, anche l'occhio vuole essere appagato e non a tutti piace una "vasca da discus". L'alimentazione incide fino a un certo punto, basti pensare che uno dei migliori allevamenti italiani impiega all'90% solo granulato commerciale come cibo.
michele non è in linea   Rispondi quotando
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allallevamento , alternativo , approccio , dei , discus

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