Ragazzi mi sa che il topic sia andato leggermente OT deviando da quello che era l'argomento principe per andare a finire sulla libertà di informazione e la manipolazione delle informazioni, comprese le informazioni che poi diventeranno documentazione storica come la stessa esecuzione di Saddamm Hussein..
il punto è..
ma che fine hanno fatto i dittatori (quasi tutti i dittatori) alla caduta del proprio regime?
Credo che Giulio Cesare si stia offendendo adesso, sempre che nell'aldilà abbiano alice adsl, perchè nel momento in cui riceveva la sua dose di coltellate (ma erano veramente 23? e anche Bruto partecipò tra i congiurati affondando il coltello?) si starà chiedendo come mai non ci stesse nessuno a fargli una foto con il telefonino..così ai posteri avrebbero lasciato un bel ricordo/testimonianza filmato dell'accaduto..invece ahimè bisogna accontentarsi dell'informazione che gli storici ci hanno tramandato senza foto nè filmati tremolanti e sfocati come testimonianza..
il pericolo di ricevere informazioni così "distorte" di fatti storici assai remoti c'è proprio per l'impossibilità di verificare l'attendibilità delle fonti e di non aver documenti filmati che ne possano comprovare l'autenticità in qualche modo, attendibilità, peraltro quest'ultima, oggi nell'era del ciberspazio e della multimedialità, paradossalmente, si trova più precaria di un tempo..
non basta fare una semplice ricerca e prendere per oro colato tutto quel che troviamo scritto sul foglio elettronico del nostro schermo..bisogna anche confrontarlo con il proprio sapere, bagaglio culturale, chiamiamolo come si voglia, e in ultimo usare "la coscienza critica" (frase che mi ha inculcata a furia di rpeterlo la mia professoressa/suora di storia e filosofia del liceo..) per non "abboccare all'ovo" come si suol dire..
del resto quanti di noi resterebbero delusi dal sapere che quello di cui siamo venuti così "segretamente" a conoscenza (su internet) in realtà è il frutto della fantasia feconda di un ragazzino di 12 anni in età prepuberale?!...
pensate, ci sono illustri storici che, simpaticamente, su questi presupposti mettono in discussione la stessa shoah..
ma dillo a uno di quelli che porta sui polsi i numeri del campo di concentramento in cui era stato rinchiuso..
detto questo dico la mia su Saddamm Hussein..
la sua condanna a morte non mi ha stupito...così come non mi ha stupito la rapidità della sua esecuzione e anche la cruenza della immagini..
tutto nella norma, triste ma vero ammetterlo, della morte del dittatore..
Maria Antonietta decapitata
Stalin avvelenato morto tra atroci sofferenze nel suo letto
Ceauşescu mi pare fucilato pubblicamente insieme alla moglie..
Il "nostro" Mussolini me lo ricordo appeso a testa in giù come porta la foto del mio libro di storia del liceo..e così via fino ai giorni nostri e Saddamm..
niente di nuovo, del resto è il compiersi dei fatti storici..che avranno conseguenze..
ma una delle cose che più colpisce in questo caso...è che è avvenuto oggi..
in una nazione che nazione non è..in un governo che governo non è..in un tribunale che tribunale ho grossi dubbi a definirlo tale..in un territorio sotto il controllo di nessuno...nemmeno delle truppe U.S.A. che là sono preposte al controllo e la salvaguardia di una democrazia neonata..ma già tarlata..
e l'impiccagione di saddam e le stesse dichiarazioni del neoprimoministro Iracheno di oggi lo sottolineano dramamticamente per chi lì vive da una prte e dall'altra..
solo di vendetta si è trattato non di giustizia tantomeno di democrazia..e di certo non ha giovato affatto alla situazione..anzi..