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Chimica ed integratori marino Per parlare dei valori dell’acqua e del modo per mantenerli sotto controllo, dei test per le analisi, dei sali marini, dei carboni attivi, dei condizionatori dell'acqua e degli integratori (calcio, stronzio, magnesio, iodio, ecc.).

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Vecchio 24-02-2014, 22:44   #31
jeff73
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quoto Stefano, lo iodio in vasca dura davvero poco, una somministrazione oculata mamma non fa...... si dosa a luci spente proprio perché l'ha luce lo ossida molto velocemente

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Vecchio 24-02-2014, 22:45   #32
dimaurogiovanni
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Però almeno con i test in commercio si può avere un idea della integrazione che si fanno
__________________
Cosa vado a fare in paradiso se non conosco nessuno
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Vecchio 24-02-2014, 23:06   #33
ALGRANATI
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Per quanto riguarda lo Iodio , sarebbe da mettere al buio e in posizione poco movimentata dato che luce e ossigenazione lo fanno evaporare alla velocità della luce.
per quanto riguarda lo stronzio, io personalmente non ho mai visto differenza di quando lo doso e quando non lo doso.
Preferisco decisamente effettuare cambi , magari sostanziosi , d'acqua in modo da togliere acqua povera e ri immettere acqua ricca di elementi.

Sono inoltre STRA convinto che se non si sa quanto , come e perché aggiungere elementi......è meglio non mettere assolutamente nulla.
ci sono vasche che sono andate avanti mesi senza cambi o integrazioni.

nel caso specifico dell'autore di questo topic...mi sembra di aver letto che ha una vasca poco esigente, ragione in + per non aggiungere nulla a ciò che immette con i cambi d'acqua .....ovviamente IMHO
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Vecchio 25-02-2014, 01:08   #34
vento76
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Quindi rinneghiamo il sistema berlinese e riscriviamo le basi dell'acquariofilia moderna senza reintegrare lo iodio....
Prendo atto...


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Vecchio 25-02-2014, 01:12   #35
Markolino87
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Io avevo in mente di eseguire dei reintegri poco sostanziali appunto perchè la vasca non è ancora molto popolata.seguendo le istruzioni delle verie case prodruttrici o ancora meno potrebbe essere sufficente


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Vecchio 25-02-2014, 02:18   #36
RobyVerona
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Personalmente sono dichiaratamente contrario ad integrazioni in genere, e sopratutto sono assolutamente contrario ad integrazioni che non possono essere misurate correttamente a casa nostra, ad integrazioni di quegli elementi presenti in concentrazioni molto basse, ed aggiungo, che lo sono in maniera direttamente proporzionale alla concentrazione, ovvero più è bassa meno mi passa per la testa di integrare, a quelle integrazioni di elementi che con buona probabilità non sono presenti nemmeno nelle boccette.

Vedo di spiegarmi meglio...

Integrazioni non misurabili correttamente a casa nostra... Per lo iodio l'unico metodo "accettabile" di titolazione e riconosciuto a livello analitico è quello che consta di due fasi, la prima di ossidazione dello iodio con permanganato di potassio a cui segue la sua titolazione con tiosolfato di sodio 0,01M con evidenziazione del punto di viraggio con salda d'amido. La soluzione passa dal colore blu al trasparente. La determinazione della concentrazione avviene mediante gli opportuni calcoli...

Bene, nessuno dei test in commercio impiega questo metodo, vi giuro che non ho mai capito, che metodo e su che principio essi si basino. Ho sfogliato diversi libri di chimica analitica ma non ho mai trovato qualcosa di alternativo che si possa avvicinare a quanto proposto dai nostri test.

Lo iodio in più sappiamo essere un elemento estremamente volatile, tanto volatile che probabilmente quando aprite la boccetta per aggiungerlo, dopo qualche volta che eseguirete questa operazioni starete aggiungendo acqua fresca...

Se proprio siete smaniosi e vogliosi di integrarlo non fatelo con soluzioni contenente iodio esclusivamente come ioduro (queste soluzioni sono trasparenti) ma fatelo con soluzioni che contengono anche iodio come iodato e nella fattispecie utilizzate la soluzione di lugol forte, ma occhio... Perché appena preparata è forte sul serio e visto che la concentrazione dello iodio in acqua marina è molto bassa (0,01/0,03 come ioduro, 0,04/0,06 mg/lt come iodato).... Bastano poche gocce in più (specie in vasche di piccole dimensioni) per aver picchi mostruosamente elevati, picchi che saranno in breve appianati sia dalla luce che dall'ossigenazione che faranno "vaporizzare" lo iodio appena aggiunto.

Come sappiamo, in acquario è più dannoso avere un qualsivoglia valore o parametro con un andamento a dente di sega piuttosto che avere un valore sballato ma costante nel tempo...

Altro esempio è il test del boro... Quello che utilizziamo noi utilizza il metodo ufficiale... Benissimo...Ma c'è un però! Il metodo prevede due step, il primo consta nell'acidificazione della soluzione attraverso acido cloridrico e la misura del pH di questa soluzione acidificata deve essere compreso tra 4 e 5... Il vostro test del boro dopo l'aggiunta del primo reagente prevede la misurazione del valore di pH con un phmetro per essere certi di aver acidificato in maniera corretta? Non mi pare che sia riportato nelle istruzioni... ( Se la soluzione che andremo a titolare ha un pH diverso da questo l'errore di misura è enorme, e di conseguenza si vanifica ogni nostro tentativo di corretta misurazione..

Ricordo inoltre che le soluzioni di boro sono tossiche se ingerite, occhio se avete dei bambini che girano per casa...

I test per la misurazione del potassio sono a dir poco grossolani per il principio su cui si basano... La turbidimetria, ed in questo caso a fare da turbidimetro è niente popò di meno che il nostro occhio. Ma il mio occhio è diverso da quello di Algranati, e quello di Algranati è diverso da quello di Snake.

Perchè il test fosse attendibile servirebbe lo strumento di lettura, il turbidimetro ma questo, nella sua forma più economica e portatile costa circa 1000€ (vedasi listino Hanna o similari)

Infine due paroline sul test dello stronzio... Non sono riuscito a trovare nulla e non vi so dire su che metodo di titolazione si basi. So di certo che come titolante utilizza l'EDTA (acido etilen diammino tetracetico) e fin qui bene, in quanto è una soluzione "accettabilmente" stabile, ma avete visto che range di titolante usa? 0,1 cc ed entro questo mostruoso volume misurato con una siringa da insulina sta il nostro quantitativo di stronzio.

Se volete un consiglio spassionato, tenetevi in tasca i soldi, o se proprio volete usarli impiegateli per un ottimo impianto d'osmosi (la qualità dell'acqua di partenza conta molto più di quanto pensiate) fate qualche cambi d'acqua in più ed adoperatevi per tenere quanto più stabile la vasca, partendo innanzitutto dalla triade e passando poi dagli inquinanti...

Fatto questo sarete già a buon punto e con qualche soldino in più in tasca...
__________________

New RobyVerona reef "El tanketo"http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=430112
La mia attuale vasca: http://www.acquariofilia.biz/showthr...post1061181427
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Vecchio 25-02-2014, 15:04   #37
Stefano G.
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Roby sono abbastanza d'accordo con il tuo pensiero ..... ma alcuni elementi sono molto importanti (essenziali) anche se non misurabili correttamente ... ad esempio : ferro , iodio e rame
__________________
quello che scrivo è tutto IMHO (In My Humble Opinion) - a mio modesto parere
"meno tecnologia, più biologia" E. Borneman
"meno chimica, più biologia" Stefano G.

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Vecchio 25-02-2014, 19:36   #38
Alex_Milano80
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Stefano il rame è utile in quantità miserevoli ma è altamente tossico per tutti gli organismi acquatici già a livelli per noi difficili da misurare. Nel marino va bene perché il Ph alto attenua parecchio la sua tossicità ma nel dolce le intossicazioni da rame sono una piaga. Il fatto che il Ph alto lo renda meno tossico non vuol dire che vada dosato con leggerezza.

Complimenti RobyVerona per il tuo contributo, è molto dettagliato… ho preso appunti

Anche io ho avuto il pallino di dosare iodio e lo ho fatto effettivamente a traverso la soluzione di Lugol… ma non ho trovato miglioramenti.
Alex_Milano80 non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 25-02-2014, 21:06   #39
Stefano G.
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Originariamente inviata da Alex_Milano80 Visualizza il messaggio
Stefano il rame è utile in quantità miserevoli ma è altamente tossico per tutti gli organismi acquatici già a livelli per noi difficili da misurare. Nel marino va bene perché il Ph alto attenua parecchio la sua tossicità ma nel dolce le intossicazioni da rame sono una piaga. Il fatto che il Ph alto lo renda meno tossico non vuol dire che vada dosato con leggerezza.

Complimenti RobyVerona per il tuo contributo, è molto dettagliato… ho preso appunti

Anche io ho avuto il pallino di dosare iodio e lo ho fatto effettivamente a traverso la soluzione di Lugol… ma non ho trovato miglioramenti.
il rame non è utile ...... è essenziale !!
per fortuna piccole tracce sono presenti nei sali e nei mangimi
lo iodio non è miracoloso ..... non noti cambiamenti repentini ..... ma dosandolo (con parsimonia) noterai un benessere di coralli e pesci ....... oltre che la nascita di alghe meravigliose
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Vecchio 25-02-2014, 21:21   #40
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Originariamente inviata da Stefano G. Visualizza il messaggio
ma alcuni elementi sono molto importanti (essenziali) anche se non misurabili correttamente ... ad esempio : ferro , iodio e rame

QUOTONE!




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Originariamente inviata da Stefano G. Visualizza il messaggio
il rame non è utile ...... è essenziale !!
per fortuna piccole tracce sono presenti nei sali e nei mangimi
lo iodio non è miracoloso ..... non noti cambiamenti repentini ..... ma dosandolo (con parsimonia) noterai un benessere di coralli e pesci ....... oltre che la nascita di alghe meravigliose

Riquoto!




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Ultima modifica di vento76; 25-02-2014 alle ore 21:25. Motivo: Unione post automatica
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iodio , stronzio

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