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Chiamata comunemente “corno d'ariete” (in inglese è nota come Giant Rams-Horn, ma anche come Columbian Ramshorn Snail e Giant Striped Apple Snail) appartiene al “genus” Marisa, che comprende altre 6 specie, come la M. planogyra e la M. chiquitensis.
Questa specie, originaria di Brasile, Colombia, Venezuela, Panama, Costa Rica ed Honduras, ha espanso il suo areale ad altre zone come Trinidad & Tobago, Cuba, Guyana, Suriname, Argentina ed in particolar modo verso gli stati lambiti dalle acque del Golfo del Messico, arrivando ad invadere anche la Florida ed il Texas.
In natura la si può trovare in un’ampia varietà di ambienti ed ecosistemi: vive e si riproduce agevolmente in laghi, stagni, risaie, sistemi d’irrigazione, piccoli torrenti e paludi, il che denota la sua estrema adattabilità, che la porta a sopravvivere anche in ambienti salmastri come lagune ed estuari (dove però non riesce a riprodursi). Va comunque precisato che predilige zone ricche di vegetazione, dove stazione in prossimità della superficie, e con temperature “tropicali”, con regimi termici che non scendano mai sotto i 15/20°, dato che temperature al di sotto dei 12° sono incompatibili con la vita di questa specie.
Facendo parte della famiglia delle Ampullariidae, non è altro che una cugina un po’ “particolare” delle comuni apple snail, ossia le pomacee: la M. cornuarietis infatti ha una conchiglia piana di aspetto planorboide, con 3 o 4 volute, che la distingue subito dalla forma più “arrotondata” della consueta P. bridgesii. Questa specie ha dimensioni discrete, larghezza tra i 18/22 mm e 48/56 mm di altezza, ed una colorazione di base che va dal giallo intenso al marrone chiaro, con il tipico alternarsi di striature chiare e scure: ritroviamo quindi 2-6 bande spiraliformi di colorazione nera, marrone o rossiccia (esiste anche una variante priva di strisce, di colorazione unicamente gialla). L’opercolo è più piccolo dell'apertura della conchiglia, potendo così essere ritratto completamente dentro la conchiglia; mentre il piede ha una colorazione giallo/grigiastra e solitamente ha dei piccoli puntini o delle macchie più chiare.
Mal sopporta la convivenza con pesci vivaci o aggressivi e l’abbinamento con le classiche specie “problematiche” per i gasteropodi, come grossi crostacei o ciclidi, i botia, le tartarughe o diverse tipologie di anfibi, sono da evitare.
È un specie che non ha particolari esigenze sull'arredamento e le dimensioni della vasca, ma è necessario tenere in considerazione che può predare le uova di pesci ed è quindi da evitare abbinare questa specie con vasche di riproduzione.
Alimentazione
È una specie onnivora, divoratrice di alghe e piante (eccetto alcune specie, come l’Elodea e la Pistia), perciò non è adatta ad acquari piantumati. La M. cornuarietis inoltre non disdegna di cibarsi di altre lumache , animali morti, foglie in decomposizione, residui di cibo per pesci e uova di altri animali.
In vasca può essere facilmente alimentata con numerosi tipi di verdure e frutta: dalle patate alle zucchine, dagli spinaci alle carote, sino alle mele (tutti possibilmente sbollentati) e qualsiasi forma di cibo per pesci (pastiglie da fondo, surgelato, secco, liofilizzato).
Riproduzione
Dismorfismo: per individuare il sesso dell’individuo è necessario girare l’esemplare ed osservarne il guscio, in quanto i maschi solitamente hanno l’apertura della conchiglia più arrotondata di quella della femmine, che invece risulta ovoidale.
Riproduzione: la sua riproduzione in cattività non è particolarmente difficile e gli esemplari quando raggiungono la maturità sessuale depongono le uova in acqua; queste sono solitamente deposte appena sotto la superficie, sulla vegetazione o su altri substrati. Le uova, biancastre e immerse in un composto gelatinoso, vengono deposte in piccoli grappoli, solitamente in gruppi numerosi da 50 a 200 uova per volta, e le loro dimensioni variano dai 2 mm (successivi alla deposizione) ai 4 mm (poco prima della schiusa), dato che l’incubazione dura cc 14 giorni.
È consigliabile inoltre allontanare le uova ed i piccoli in una vasca per l’accrescimento, dato che i genitori sono soliti predarli.
Foto di
akvaforum.no
Marisa cornuarietis
Schistosoma mansoni
Interessante articolo in cui è descritto il suo utilizzo nel controllare le popolazioni di Biomphalaria glabrata (e Australorbis glabratus), una lumaca acquatica ed ospite intermedio dello Schistosoma mansoni, un platelminta parassita che nell’uomo provoca una malattia nota come schistosomiasi: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/arti...00212-0186.pdf
Articolo in cui è descritto un sistema di produzione “di massa” di questa specie, per essere utilizzata come un agente di controllo biologico nella lotta alla schistosomiasi: http://academic.uprm.edu/publication...9/P135-140.PDF
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Foraging strategy
Un interessante articolo su questa specie è stato redatto da Enrico Cattani sulla rivista Playfish numero 12: http://docs.google.com/viewer?a=v&q=...G6mUfs-hOvqQZg
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Altra foto: