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quando ero bambino(25 anni fa..)e quando io e i miei genitori abitavamo in un appartamento sopra l'officina di mio papà,che in sala mio padre appunto teneva un acquario(costruito dal vetraio)con misure approssimative di un metro x 40 cm e illuminato da una plafo autocostruita utilizzando un'insegna luminosa(quelle pubblicitarie x intenderci)
non ricordo la filtrazione(forse neanche c'era),ma non ricordo neanche che mio papà passasse giornate a fare cambi d'acqua o test
ma ricordo i pesci,come erano belli nel ricordo di bambino
c'erano guppy(li chiamavo codine),platy,"squaletti",corydoras...e persino scalari mi sembra sian passati
addirittura ricordo un pesce in particolare,mi sembra di averlo ancora d'avanti agli occhi
la sera,quando ci sedevamo a tavola,iniziava a girare in cerchio sul vetro frontale come a volerci salutare e lo stesso faceva quando appoggiavo il dito al vetro
ecco,a questo pensavo,tanta semplicità e soddisfazione!
test,carboni,filtri,tubi al neon,led,valori...pensarci ogni giorno non ci fanno perdere un pò il vero senso dell'hobby?
e cioè che dovrebbe servire a rilassarci e non a complicarci l'esistenza?
Sarebbe interessante conoscere l'opinione dei pesci, invece. "vivete meglio oggi" che siamo più attenti e consapevoli, "vivevate meglio allora"......
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Tutto ciò che è "diverso" ci arricchisce poichè ci pone davanti realtà alternative su cui riflettere
ne sarai avverso solo nel caso in cui contrasta con i tuoi interessi personali, in quel caso, la denigrazione è l'arma per non gestirlo
è vero Enza...
ma "purtroppo" io sono dell'idea che l'hobby che coltiviamo(e,attenta bene,lo pratico da 10 anni ormai...)di "fatto per far star bene i pesci"non abbia proprio niente
i pesci,come tutti gli animali in natura,stanno bene nel luogo di origine
ok,facciamo ricreiamo biotipi il più simili possibili a quelli dei luoghi di origine per animali che il pù delle volte manco il loro trisavoli hanno visto il vero"luogo di origine"(quindi spesso starebbero meglio con altri valori)
poi,per quanto sia grande e spaziosa la vasca che abbiamo non sarà mai come un fiume o un lago di origine
morale:spesso cerchiamo di farli stare meglio,ma non bene
Quello che però è sostanzialmente positivo è che con l'acquario impariamo, anche se con qualche forzatura, a conoscerli, cosa che difficilmente potremmo fare in modo naturale. Questa "cultura" ha un prezzo, sta a noi renderlo lieve sulla "pelle" dei pesci a cui dobbiamo dare il meglio.
-28Di questo, credo siamo tutti consapevoli, ma dobbiamo concentrarci nei confronti di chi si ostina a collezionare pesci come fossero francobolli, o di chi maniacalmente si prefigge assolutamente una specie magari a costo o a discapito di chissà quanti altri esemplari!
Quindi, bella e molto delicata la tua riflessione, ma non perdiamo di vista il nemico!
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Tutto ciò che è "diverso" ci arricchisce poichè ci pone davanti realtà alternative su cui riflettere
ne sarai avverso solo nel caso in cui contrasta con i tuoi interessi personali, in quel caso, la denigrazione è l'arma per non gestirlo
i pesci,come tutti gli animali in natura,stanno bene nel luogo di origine
Quote:
poi,per quanto sia grande e spaziosa la vasca che abbiamo non sarà mai come un fiume o un lago di origine
morale:spesso cerchiamo di farli stare meglio,ma non ben
ragazzi, cerchiamo di non umanizzare i pesci: hannun cervello grande come un chicco di riso, non sono fisicamente capaci di provare nostalgia e sentimenti e senso di prigionia.
Se a un pesce dai acqua pulita, ai valori che trova in natura, lo nutri come si deve e lo tieni in una vasca adatta alle sue esigenze minime, lui vive benissimo e non soffre!!!!
Se non contiamo i pesci smoderatamente grandi che ogni tanto ci troviamo nei negozi (come i pimelodidi, i channa micropeltes e altri pescioni per cui ci vuole solo un mogoplettico a comprarli) sono pochissimi quelli che non si adattano a prescindere alla vita in acquario...nel dolce ci sono i mormiridi come il pesce elefante: si orientano con i campi elettrici da loro emessi e le pareti della vasca fanno rimbalzare i loro segnali rincoglionendoli e disorientandoli.
Quote:
test,carboni,filtri,tubi al neon,led,valori...pensarci ogni giorno non ci fanno perdere un pò il vero senso dell'hobby?
una volta c'era molta meno informazione, tecnologia e diffusione...non si erano fatti magari certi studi.
Anni fa era passabile che uno andasse a tentativi, ora con la possibilità di reperire informazioni ovunque (dai libri, ai siti autorevoli fino allo scambio di esperienze) non è ammissibile
__________________ Se Madre Natura ha fatto si che ogni cosa contenente sostanze zuccherine, una volta fermentata, possa dare origine ad alcol...bè, ci sarà un motivo, no????
è vero Enza...
ma "purtroppo" io sono dell'idea che l'hobby che coltiviamo(e,attenta bene,lo pratico da 10 anni ormai...)di "fatto per far star bene i pesci"non abbia proprio niente
i pesci,come tutti gli animali in natura,stanno bene nel luogo di origine
ok,facciamo ricreiamo biotipi il più simili possibili a quelli dei luoghi di origine per animali che il pù delle volte manco il loro trisavoli hanno visto il vero"luogo di origine"(quindi spesso starebbero meglio con altri valori)
poi,per quanto sia grande e spaziosa la vasca che abbiamo non sarà mai come un fiume o un lago di origine
morale:spesso cerchiamo di farli stare meglio,ma non bene
e quindi??? tutte le vasche al macero con annessi e connessi e riversiamo i pesci negli stagni???
cerchiamo di essere seri, se facciamo questi facili moralismi allora non dovrebbe nemmeno esistere più l'acquariofilia, ne i giardini zoologici, ne i centri e/o parchi per la riproduzione di specie protette ecc...
l'allevamento e la riproduzione di animali in cattività hanno una loro ragione di esistere e spesso portano a risultati importanti es. riproduzione di specie a rischio estinzione, ripopolamento ecc... non condivido magari l'utilizzo di animali negli spettacoli come circhi o altro.
anche l'acquariofilia può aiutare specie che magari potrebbero estinguersi o sono già estinte, come ad es. tutte le specie in red list IUCN oppure che si sono già estinte (il loro habitat a causa dell'uomo è scomparso) ma che continuano a riprodursi in cattività.
anche la riproduzione e lo scambio di quelle specie che ancora vengono prelevate in natura può permettere una riduzione della cattura da parte degli importatori.
ovviamante questo và anche a discapito di quelle popolazioni locali che sulla cattura ci vivono...ma questo è un'altro paio di maniche
non perdete mai di vista il fatto che i pesci, tenuti in condizioni di spazio, valori, alimentazione, popolazione ideale, non si rendono conto di essere in cattività. non hanno le capacità cerebrali per farlo.
poi che ci siano specie che siano più semplice è innegabile, ma perchè? perchè nei loro ambienti di origine vivono in acque simili alle nostre.
poi dobbiamo anche considerare quanto vive un pesce in natura.... e quanto in certi acquari...
Ragazzi...forse mi sono spiegato male nel mio racconto
Il mio non voleva essere il solito"puntare il dito contro" o un facile quanto inutile moralismo,il mio voleva solo essere un condividere con voi un mio ricordo di infanzia che,nel suo essere,mi trasmetteva un fantastico senso di serenita'...
Serenita' che spesso perdiamo nell'alimentare la nostra passione
Sono daccordissimo,i pesci non hanno sentimenti,ma noi si,quindi nel momento in cui decidiamo di prendercene cura dobbiamo anche"volergli bene"
Poi,per l'amor di Dio,le ricerche e la scenza oggi ci permettono cose fino a qualche anno fa impensabili...
Ma cerchiamo sempre si non perdere mai la testa,e' un hobby fantastico e va vissuto come hobby e non come fissazione...concedetemelo!!!