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Schede malattie dolce In questa sezione potrai consultare diverse schede sulle malattie dei pesci tropicali d'acqua dolce e lasciare la tua esperienza al riguardo.

 
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Vecchio 24-11-2006, 21:07   #1
lele40
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Verminosi

Tratterò in questo topic le varie categorie di vermi che si possono trovare all’interno degli acquari e provocare disturbi ai nostri pesci.
Ne esitono di diverse familie: monogeni, trematodi digenei, nematoda, hirudiena.
I monogeni che tratterò sono: vermi uncinati, gyrodactylidea, dactylogyridea.
I nematoda sono: capillaria, camallanoidea.

MONOGENI:
Vermi uncinati:
sono vermi che vivvono sulla pelle e sulle branchie di pesci di acqua dolce e marina.
Posseggono un uncino che serve loro per ancorarsi al pesce. Attacchi lievi di questi vermi possono non nuocere alla vita del pesce provocando però un’irritazione dello stesso, evidenziato da sfregamenti o movimenti a scatto delle pinne, mentre in attacchi massicci i risultarti sono ben visibili specialmente se il verme è insediato nelle branchie.
I vermi uncinati proliferano in acquari molto popolati.
Nel caso di attacco alle branchie si sollevano gli operacoli branchiali del pesce.
A causa di una sovrabbondanza di muco la respirazione viene ostacolata e risulta accelerata.
Il pesce colpito sosta in prevalenza sotto la superficie dell’acqua.
In molti casi si nota che una branchia aderisce al corpo, mentre l’altra è alzata. La respirazione è talmente compromessa che i pesci possono morire per soffocamento.
In quersti casi si consiglia l’uso di Camcell, prodotto per acquariofilia.
Gyrodactyloidea:
parassita della pelle e, più raramente, delle branchie.
E’ in grado di riprodursi rapidamente ed in gran numero. Verme uncinato in grado di prelevare sangue e lembi di pelle dal pesce e divorarli.
Pochi individui non sono in grado di danneggiare il pesce, mentre in gran numero provocano lesioni cutanee vaste ed opache da cui conseguiranno batteriosi e funghi.
Gyrodactylus è viviparo e nell'organo riproduttore di ogni adulto è presente un embrione sviluppato; la sua strategia riproduttiva gli consente di moltiplicarsi rapidamente nei sistemi chiusi dove il ricambio idrico è minimo.
Il parassita è in grado di vivere senza ospite dai 5 ai 10 giorni. La cura puo’ essere effettuata con Gyrodactol della Jbl, prodotto per acquariofilia,consilgiato, con una cpr di Droncit (50mg) disciolta nel cibo(10gr) e somministrata mattino e sera per 5 giorni, oppure con Neguvon, formalina.
Attenzione gli ultimi due medicinali sopra citati, reperibili in farmacia, sono molto tossici per l’uomo, per tanto si raccomanda di usare guanti e di fare la terapia in vasca di quarantena, gettare o lavare con molta cura gli oggetti che andranno a contatto con questi medicinali.
Posologia Neguvon, soluzione di base :1 gr di neguvon su 1 litro di acqua.
Dose “a”:100ml di soluzione di base su 100l di acqua. Soluzione che puo’ essere fatta in acquario a 25 gradi per 3 giorni. A termine terapia cambio del 50% di acqua e filtraggio a carbone attivo per 48 ore.
Dose “b”:1gr di neguvon per 10 l di acqua terapia da fare esclusivamente in vasca di quarantena per 1 ora a 25 gradi .
Formalina, posologia:dose “a”: bagno breve….da 2 a 4 ml di formalina per 30 min in un recipiente separato con 10 litri di acqua
Dose”b”: bagno prolungato….8ml di formalina su 100 l per 10 ore in vasca principale. I pesci sono da tenere sotto controllo, una posizione obliqua assunta dal pesce e’ sintomo di mal tolleranza del medicinale per tanto la terapia va sospesa.
Ricerche piu’ approfondite da Dark70 hanno fatto notare un’altra ottima soluzione al problema.
L’utilizzo del Prazequental contenuto nelle cpr(per altro costose) di Droncit, la posologie e’ di :
50mg (1 cpr di Droncit) polverizzata su 10gr di cibo. La soluzione va somministrata esclusivamente via cibo con, se possibile olio di pesce, per almeno 5 giorni poiché la soluzione anche in caso di sovraddosaggi non ha dato effetti collaterali.

Dactylogyridea:
preferisce ancorarsi alle branchie.
Le loro dimensioni sono considerevoli da 0,1 a 2 mm; la loro vitalita’ varia dai 12 giorni a qualche mese, senza ospite varia da 2 a 8 giorni.
Le larve di questi prassiti percepiscono il pesce come un’ombra e vi si attaccano tramite uncini. Da questo momento in poi si muoveranno fino a raggiungere le branchie, dove rimarranno da tre a sei giorni prima di diventare sessualmente maturi ed iniziare a deporre. Quando schiudono le uova liberano un embrione a vita libera, che vaga alla ricerca dell'ospite, muovendosi per mezzo di ciglia.
L’attacco di questi vermi è decisamente pericoloso per i pesci giovani, non lo è per gli adulti se cresciuti in maniera corretta e quindi robusti.
Sono stati riscontrati su diverse specie ittiche, quali discus, pecilidi, caracoidei e siluriformi.
Per quanto riguarda i discus è noto che ne sono portatori.
In caso di attacco ad un pesce si possono notare questi sintomi: respirazione accellerata ,con operacoli spalancati, perdita molto evidente dei colori, ipersecrezione mucosa dalle branchie.
Talvolta si può notare una protusione della bocca, come se i pesci tentassero di vomitare, è inoltre possibile, in caso di attacchi particolarmente gravi, notare filamenti di muco pendere dalle branchie.
I pesci colpiti dopo qualche giorno iniziano a dondolare e stazionano presso la superficie dell’acqua in altri casi li si vede sfergarsi contro gli oggetti di arredamento della vasca.
Le uova di questa specie sono insensibli al Neguvon, mentre non lo sono i vermi.
Per eliminare le uova, spesso insediate nel fondo della vasca, occorrono tre giorni di ambiente secco.
Per quanto riguarda il pesce attaccato dal verme occorre una terapia con il Neguvon secondo la dose “a” puo’ avere effetti positivi se si agisce con estrema tempestivita’. Diversamente si passera’ al metodo “b”.
Prodotti contenenti flubendazzolo possono risolvere ancor meglio il problema. Il flubendazzolo pare pero’ essere introvabile o comunque molto caro.

NEMATODA:
I nematodi detti anche vermi tondi, si trovano spesso in acquario come parassiti di acqua dolce.
In caso di attacco massiccio questi vermi – parassiti creano grossi disturbi ai pesci, come forte dimagrimento (dorso a lama di coltello), con affezioni secondarie quali flagellati o batteriosi, per tanto la causa della morte è di difficile diagnosi.
Il pesce muore nel momento in cui viene intaccato un organo vitale.
Capillaria:
Parassita dell’intestino dei pesci di acqua dolce.
La sintomatologia è quella illustrata per i nematodi in generale.
I capillaria possono derivare raramente dal cibo vivo o, molto piu’ frequentemente, da altri pesci affetti da questa problematica.
Per la cura si può tentare trattamento con medicinali contenenti flubendazzolo o concurant al 10%.
Per quanto riguarda il flubendazzolo è difficilmente reperibile, per cui non mi soffermo.
Per quanto riguarda invece il concurant, seguire le segueti dosi:
dose “a”:0,5 g. di concurant sciolti in 10 ml di acqua, con questa soluzione si fa un impasto con delle artemie liofilizzate e se ne somministra per 5 giorni al mattino ed alla sera. Occorre tenere presente che tale medicinale non e' reperibile in Italia.
Dose”b”: se i pesci non accettano cibo si puo’ tentare un bagno per 5 giorni aggiungendo a 100 litri di acqua 2 g. di concurant.
Poiché il concurant contiene zucchero si potrà formare una patina sulla superficie dell’acqua, per tanto durante questa terapia e’ assolutamente necessario areare 24 ore su 24 ore.
Da studi fatti da esperti (dark70 che ringrazio e il suo amico Doc. si è scoperto che un ottimo medicinale per curare questi parassiti e' la piperazina. Si trova facilmente in farmacia, costo varia dalle 3 a lle 4 euro ed il suo nome e' citrato di piperazina.
Cammalanoidea:
Questi vermi del genere camallanus vengono anche chiamati vermi dalla testa a fresa.
Sono parassiti che vivono nell’intestino retto del pesce. Possono colpire sia pesci di acqua dolce che pesci marini.
Per il dolce le tipologie ittiche più frequenti colpiti sono pecilidi e caracoidei.
Il nome “testa a fresa” deriva dal fatto che la loro bocca assomiglia ad una vera e propria fresa, con cui si agganciano alle pareti intestinali.
Spesso fuoriescono dall'apertura anale dell'ospite; inutile e molto pericoloso estirparli, perché si potrebbero strappare pezzi di intestino provocando una serie di infezioni letali.
La cura consigliata per questo problema è il Droncit, reperibile in farmacia.
Posologia Droncit: Il medicinale puòe deve essere somministrato con il mangime, per tanto si fa un pastone con 100g. di cibo a scalgie o artemie liofilizzate e 1 cpr di droncit. Somministare per 6 giorni mattino e sera.

HIRUDINEA:
Questi vermi sono definite sangiusughe. Poco presenti in acquario, ma molto diffusi in laghetti. Vengono introdotti da mangimi non selezionati e vivi. Il loro potere patogeno è proporzionale al numero e alle dimensioni dei vermi che si nutrono sui pesci. I pesci infettati in maniera massiva vanno incontro ad anemia cronica.
Vivono succhiando il sangue del pesce per tanto un pesce piccolo difficilmente riesce a sopravvivere ad un loro attacco. Le ferite riportate da un loro attacco generalmente provocano infezioni secondarie quali micosi e batteriosi.
Le hirudinee possono essere staccate dal pesce in due modi: con alcol etilico oppure praticando dei bagni di acqua e sale da cucina.
Posologia alcol etilico al 95%: si imbeve un batuffolo di ovatta con alcol e si preme in corrispondenza del parassita per alcuni secondi. Per questa operazione il pesce deve essere prelevato dall’acqua.
Posologia sale da cucina: 15 g. di sale per 1 l di acqua per un tempo che puòvariare da 10 min a 45 min a seconda della sofferenza che il pesce dimostra.
Il trattamento non puo’ essere ripetuto.

DIPLOZOI:
Sono vermi delle branchie.
Il loro riconoscimento è molto semplice per via della loro forma caratteristica a "x". Ad essi è spesso associata un'infiammazione branchiale.
La loro eliminazione avviene tramite formalina.
Posologia formalina:
Dose"a": bagno breve, da 2 a 4 ml di formalina su 10l di acqua per 30 min in recipiente separto.
Dose "b": bagno lungo, 8 ml di formalina su 100 litri in vasca separata.
I pesci sono da tenere sotto osservazione.

Ultima modifica di bettina s.; 01-11-2011 alle ore 16:20.
lele40 non è in linea   Rispondi quotando
 

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