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Originariamente inviata da Paolo Piccinelli
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Dhave ha scritto quello che mio padre mi diceva sempre... lo studio ti apre prima di tutto la mente e poi una miriade di possibilità, che sta a te scegliere in un secondo momento.
Se resti ciuccio, puoi fare solo alcuni tipi di lavori, tutti con la loro dignità ed importanza, ma ti limiti.
Poi, consentitemi, la vita non è solo lavoro.
Uno che parla solo del calcio, del prezzo delle sigarette e del traffico... lo sopporti per dieci minuti.
Uno che sa, "che ha studiato", lo ascolti e lo pesi in modo decisamente differente.
Una frase attribuita a Gramsci è molto significativa a riguardo: "la cultura è quello che ti rimane dopo che hai dimenticato tutto".
E' una forma mentis.
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Picci, la penso esattamente come te.....


per dirla tutta, e spero di non suscitare polemiche, mi sono rotto un po i maroni
sul fatto che si dice sempre chei ragazzi non hanno voglia di studiare non gli frega di niente
ecc. .....secondo me sono solo luoghi comuni (es. i ragazzi sono tutti dei maleducati.....
magacazzata uno è maleducato da quando nasce a quando muore ....voglio dire se sei
maleducato lo sei a 15 anni come a 90 e stop).....
a parte questo, e tenendo presente che i ragazzi (propio per la loro natura "anarchica" tipica
di questa età) tendono ad avere una certa avversità ad ogni forma di autorità (sia dei Genitori che della scuola intesa come Prof Presidi Bidelli) e, per come la penso io, una delle cause
dell'avere poca voglia di andare a scuola e studiare è propio questa......perchè
non è assolutamente vero che sono apatici e non gli frega niente di nessuno ma è l'esatto opposto.
il punto/problema di tutto questo è che si pretendere o meglio sia una cosa più che naturale che i ragazzi si mettano sul piano e "lunghezza d'onda" (modo di vedere le cose e di pensare delle persone adulte)........alquanto problematico/impossibile da realizzare.....
molto più semplice e fattibile fare il contraio, ossia che le persone adulte si mettano
o quantomeno cerchino di mettersi sulla "lunghezza d'onda" dei ragazzi.....questo perchè le persone "adulte" sono stati anch'essi dei ragazzi....solo che gli adulti (propio perchè adulti
non hanno ne tempo ne voglia, per cosi dire di ritornare, momentaneamente, ragazzini)
ecco se si riuscisse a fare ciò, il "muro" che ci separa comincerebbe a "scricchiolare".....
tutto quanto scritto è IMHO.....