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pensavo, le luci le accendo progressivamente aumentando mezz'ora a settimana o gliele sparo a cannone sin da subito?
Io le ho sempre sparate subito col fotoperiodo standard, ma il metodo canonico che viene consigliato di solito è quello di partire con 6 - 7 ore e poi aumentare gradualmente.
Credo che il motivo sia la paura folle che tutti hanno delle alghe.
Io non ce l'ho, come avrai capito dalla foto che ti avevo linkato:
Sono mesi che tengo i Nitrati a 30, 40, anche 50 mg, per ottenere quell'effetto sui miei legni, ma anche quando ci riesco è molto minore e di breve durata.
si consiglia di iniziare addirittura con 4 ore perchè le piante si devono ambientare e per un periodo entrano in quiescenza diminuendo il consumo di nutrienti e quindi la luce abbondante non la utilizzano a pieno regime.
Da qui la conseguenza che non nutrendosi gli avanzi andranno a favorire una eventuale crescita algale.
Non la definirei paura folle delle alghe ma soltanto ambientazione floreale e prevenzione crescita algale
__________________ La grandezza dell'uomo non consiste nell'essere felice, ma nell'essere consapevole, lucido.
Georges Minois, Storia del mal di vivere, 2003
ok tutto chiaro. allora quasi sicuramente mi basta... ma l'akadama sporca l'acqua come la flourite appena riempita la vasca?
Io ti consiglio vivamente di lavarla l'akadama..ci sono rametti vari e comunque è davvero polverosa..
non sperare di ottenere l'acqua limpidissima ma quantomeno non proprio supersporca
deve essere lavata più e più volte, io in media cambio l'acqua al secchio almeno 5 volte, altrimenti ti forma un strato di limo sotto una volta che si posa.
si un pò di torbidezza la dà, ma dura qualche ora, al massimo una giornata.
si esatto la pecionata rossa è la cabomba o l'alternanthera, cmq sulla sx non posso mettere la galleggiante perchè il flusso dell'acqua esce da quella parte e me la spingerebbe dall'altra, quella dovrà andare per forza sulla dx, quindi pensavo di mettere il bleheri e heterantera come dite voi ma nella parte dx, il tenellus e cabomba (o alternanthera) al centro, e la radice sulla sx, nel caso le mettessi così pensavo di mettere le 6500 sparate al centro e le altre ai lati, in modo di avere anche il primo e l'ultimo quarto d'ora la luce ancora più "crepuscolare", in alternativa spostare la radice al centro e cabomba (o alternanthera) e tenellus sulla sx (spostando ovviamente le 6500 sulla sx e le 4000 sulla dx) ma sinceramente così mi da un impressione di confusione. in entrambi i casi l'egeria andrà a fare da contorno alla radice e il bleheri e heteranthera andranno sulla dx. sto sclerando per trovare un layout idoneo porca zozza
se la lavo non rischio di togliere la fanghiglia nutriente come con la flourite?
in entrambi i casi l'egeria andrà a fare da contorno alla radice
Ah! ottima idea... l'Egeria intorno alla radice m'era sfuggita.
Quote:
se la lavo non rischio di togliere la fanghiglia nutriente come con la flourite?
Infattti io non la lavo mai.
Quello "sporco" è tutta roba buona per le piante.
Finché non si deposita non faccio girare nemmeno il filtro, per evitare di buttarla via con la lana Perlon.
Per sollevare meno particelle, infilo un imbuto nell'Akadama e ci verso l'acqua in modo che esca sotto il fondo.
Quando arrivi a superare l'altezza dell'imbuto, ormai sei a 15 o 20 cm; puoi anche cominciare a versarla con un innaffiatoio o una caraffa, col solito trucco della scodella sotto.
no perchè la composizione non è la stessa della flourite che sono argille cotte al forno poi spezzette, questa è una terra allofana di origine vulcanica. essendo poi un terriccio da bonsai e non un prodotto ad uso acquariofilo è buona regola lavarla perchè nel sacco c'è di ogni, anche la ghiaia o le varie sabbie è sempre meglio lavarle prima di introdurle in acquario
l'akadama è un substrato unico, è un'argilla giapponese che si caratterizza per un PH neutro (PH 6,5-6,9), quindi non modifica l'acidità dell'acqua.
ha come inconveninte, simile a tutte le terre allofane usate in acquariologia, che nei mesi precedenti alla sua saturazione ha un forte scambio cationico con l'acqua, per cui tutti i carbonati presenti sono assorbiti.
essendo di origine vulcanica è anche molto ricca di minerali, per cui può essere usata trenquillamente da sola, molte case produttrici dopo la sua esplosione in campo acquariofilo hanno deciso di copiarla, con i nomi più vari come wave master soil, ada soil nelle varie versioni, nature soil (oliver knot) jbl manado e chi più ne ha più ne metta.
non lo vieta nessuno di mettere un substrato sotto l'akadama, ma bisogna stare attenti 2 volte, 1° per la natura stessa della terra allofana, 2° perchè c'è un surpluss di nutrimenti che nei primi mesi porta a favorire le alghe piuttosto che le piante.
secondo me i migliori abbinamenti sono pozzolana/lapillo lavico/gravelit+akadama, in questo modo la granulometria dei materiali inerti rendono ben ossigenato il substrato e permettono la colonizzazione dei batteri essendo molto porosi.