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Biotopi e Vasche tematichePer richiedere informazioni sulle caratteristiche che deve avere un acquario che intende riprodurre fedelmente una determinata zona geografica o di un biotopo particolare.
troppo pieno, l'acquario è 100cm, solo la parte sx ti occupa un 70% di vasca, vabbè che gli scalari spesso sono statici ma ogni tanto nuotano pure
ramo e heteranthera ok, la parte sx la rivedrei, la/le bleheri una volta cresciuta ti fà 30cm di larghezza e un 60 e rotti di altezza, per cui ti occupa 1/3 della vasca, io la metterei a sx da sola e terrei il tenellus a crescere nel mezzo.
per quanto riguarda la luce, gli scalari più hanno zone d'ombra e meglio stanno, evita una grossa illuminazione perchè li stressi, i miei stanno fissi sotto le galleggianti, se nel mio avessi potuto fare l'acqua color del the starebbero pure meglio.
occhio alla scelta delle piante più son tenerelle più le mangiano volentieri, sempre meglio usare piante coriacee, infatti ho echinodorus, microsorum, bolbitis, anubias ecc... l'heteranthera quando cresceva sul substrato era tutta sbrindellata come galleggiante non la cagano.
troppo pieno, l'acquario è 100cm, solo la parte sx ti occupa un 70% di vasca, vabbè che gli scalari spesso sono statici ma ogni tanto nuotano pure .
Hai ragione, tutto non c'entra.
Però mi metto a piangere se non c'è posto per la Furcata. Ormai mi ero illuso...
Mi accodo alla tua proposta con un'alternativa.
- Echino a sinistra, sotto l'Heteranthera che gli parzializza la luce.
- Furcata a destra, con le lampade da 6500 da quella parte.
- Tutt'intorno, i fili di Tenellus, come tanti soldatini intorno alla Regina.
- Se poi ci va anche uno sfondo, ci mettiamo l'Egeria (da potare settimanalmente).
Alla fine resta fuori solo la Bacopa; tra l'altro non è facilissima da trovare, nella varietà Australis.
Può andare?
deve essere lavata più e più volte, io in media cambio l'acqua al secchio almeno 5 volte, altrimenti ti forma un strato di limo sotto una volta che si posa.
si un pò di torbidezza la dà, ma dura qualche ora, al massimo una giornata.
si esatto la pecionata rossa è la cabomba o l'alternanthera, cmq sulla sx non posso mettere la galleggiante perchè il flusso dell'acqua esce da quella parte e me la spingerebbe dall'altra, quella dovrà andare per forza sulla dx, quindi pensavo di mettere il bleheri e heterantera come dite voi ma nella parte dx, il tenellus e cabomba (o alternanthera) al centro, e la radice sulla sx, nel caso le mettessi così pensavo di mettere le 6500 sparate al centro e le altre ai lati, in modo di avere anche il primo e l'ultimo quarto d'ora la luce ancora più "crepuscolare", in alternativa spostare la radice al centro e cabomba (o alternanthera) e tenellus sulla sx (spostando ovviamente le 6500 sulla sx e le 4000 sulla dx) ma sinceramente così mi da un impressione di confusione. in entrambi i casi l'egeria andrà a fare da contorno alla radice e il bleheri e heteranthera andranno sulla dx. sto sclerando per trovare un layout idoneo porca zozza
se la lavo non rischio di togliere la fanghiglia nutriente come con la flourite?
in entrambi i casi l'egeria andrà a fare da contorno alla radice
Ah! ottima idea... l'Egeria intorno alla radice m'era sfuggita.
Quote:
se la lavo non rischio di togliere la fanghiglia nutriente come con la flourite?
Infattti io non la lavo mai.
Quello "sporco" è tutta roba buona per le piante.
Finché non si deposita non faccio girare nemmeno il filtro, per evitare di buttarla via con la lana Perlon.
Per sollevare meno particelle, infilo un imbuto nell'Akadama e ci verso l'acqua in modo che esca sotto il fondo.
Quando arrivi a superare l'altezza dell'imbuto, ormai sei a 15 o 20 cm; puoi anche cominciare a versarla con un innaffiatoio o una caraffa, col solito trucco della scodella sotto.
no perchè la composizione non è la stessa della flourite che sono argille cotte al forno poi spezzette, questa è una terra allofana di origine vulcanica. essendo poi un terriccio da bonsai e non un prodotto ad uso acquariofilo è buona regola lavarla perchè nel sacco c'è di ogni, anche la ghiaia o le varie sabbie è sempre meglio lavarle prima di introdurle in acquario
l'akadama è un substrato unico, è un'argilla giapponese che si caratterizza per un PH neutro (PH 6,5-6,9), quindi non modifica l'acidità dell'acqua.
ha come inconveninte, simile a tutte le terre allofane usate in acquariologia, che nei mesi precedenti alla sua saturazione ha un forte scambio cationico con l'acqua, per cui tutti i carbonati presenti sono assorbiti.
essendo di origine vulcanica è anche molto ricca di minerali, per cui può essere usata trenquillamente da sola, molte case produttrici dopo la sua esplosione in campo acquariofilo hanno deciso di copiarla, con i nomi più vari come wave master soil, ada soil nelle varie versioni, nature soil (oliver knot) jbl manado e chi più ne ha più ne metta.
non lo vieta nessuno di mettere un substrato sotto l'akadama, ma bisogna stare attenti 2 volte, 1° per la natura stessa della terra allofana, 2° perchè c'è un surpluss di nutrimenti che nei primi mesi porta a favorire le alghe piuttosto che le piante.
secondo me i migliori abbinamenti sono pozzolana/lapillo lavico/gravelit+akadama, in questo modo la granulometria dei materiali inerti rendono ben ossigenato il substrato e permettono la colonizzazione dei batteri essendo molto porosi.