Intervengo perchè flavescens ha chiesto un parere.
Non mi piace tanto parlare dei metodi perché sembra che avere una vasca che funzione sia una questione di aver trovato il "metodo" giusto, mentre invece si tratta soprattutto di aver capito i processi biologici (sempre gli stessi, da secoli) che avvengono in vasca. Per permettere il corretto svolgimento di questi processi (calcificazione, nitrificazione/denitrificazione, esportazione dei fosfati, ecc.) bisognerà ovviamente usare degli strumenti tecnici e allora parliamo di strumenti e non di metodi.
Allora parliamo di questi 3 processi fondamentali:
1) calcificazione: ogni vasca ha una maggiore o minore richiesta di calcio e carbonati in funzione principalmente della popolazione di invertebrati e dell'inensità dell'esposizione alla luce. Una vasca molto illuminata e zeppa di SPS consumerò chili (!) di carbonato di calcio che evidentemente devono essere immessi in qualche modo in vasca. Una vasca non troppo illuminata, con solo molli e un po' di alghe coralline consumerà pochissimo Ca e Kh e basterà anche solo magari un fondo alto di sabbia corallina fine (che sia DSB o Jaubert chissenefrega) per sopperire al consumo di calcio. ma in genere non ce la si fa, se solo si mettono un po' di LPS e le lampadine non sono proprio scarse.
2) nitrificazione/denitrificazione: ci sono un sacco di posti dove avviene compresi i tubi in PVC, la sabbia, i vetri, le palline di plastica, le rocce vive, ecc. Quando si vuole avere in stretta prossimità sia la nitrificazione che la denitrificazione, bisogna curarsi di avere dei substrati dove i due processi possano avvenire in stretta prossimità (rocce vive, DSB, miracle mud, scegliete voi che fa lo stesso; rocce vive e DSB almeno non hanno il copyright

)
3) esportare fosfati: con il metabolismo degli animali e con il cibo introduciamo una quantità incredibile di fosfati in vasca, in qualche modo bisogna eliminarli, non c'è un bel ciclo comodo e facile come per l'azoto (vedi punto 2). Un modo è con lo schiumatoio, che è un metodo artificiale che sfrutta un proncipio naturale di separazione delle molecole surfattanti ed ha il vantaggio di essere estremamente potente. Un altro è sfruttare la crescita algale e esportare fosfati potando e buttando via una bella quantità di alghe da un filtro ad alghe. Il Miracle Mud dichiara implicitamente che il suo metodo di esportazione dei fosfati è tramite crescita algale. Il punto è quanto c'è da esportare...
Anche chi fa un refugium con la Chaetomorpha lo fa per esportare fosfati, con o senza schiumatoio.
Infine, in vasche estremamente popolate di SPS e con forte illuminazione, sono i coralli stessi a esportare fosfati incorporando il P nella crescita cellulare. Un acquario zeppo di SPS e illuminatissimo può infatti benissimo funzionare senza schiumatoio e senza filtri ad alghe.
Bene, proviamo a trovare la quadratura del cerchio...
Se la vasca ha poca luce, animali che non calcificano tanto, molli, qualche LPS, pochi pesci, avrà un bisogno modesto di calcio e carbonati e di esportare fosfati. Qualcosa bisognerà pur scegliere, io farei uno schiumatoio, né grande né piccolo e magari integrerei Ca e Kh con prodotti liquidi o con KW.
Se la vasca ha tantissima luce, SPS esigenti ed è molto popolata avrà bisogno, almeno nella fase iniziale, di un potente schiumatoio e di un metodo "forte" di aggiunta di calcio e carbonati, non basta certo quella esigua quantità di CaCO3 che si dissolve dalla sabbia di fondo.
Per finire due parole sui metodi con "copyright":
Ecosystem(r): Leng Sy l'ha lanciato dieci anni fa, anche se l'ha pensato vent'anni fa. Se fosse una rivoluzione oggi avremmo tutte vasche così, se fosse una cosa valida in taluni casi si sarebbe fatto una (piccola) nicchia di mercato in dieci anni, se fosse una stupidaggine colossale sarebbe sparito. Si è verificato il secondo caso.
Jaubert: il prof. Jaubert è una pietra miliare dell'acquariofilia però quando si cita il suo metodo, bisogna sempre citarlo tutto, anche i commenti dello stesso ideatore fatti a distanza di tempo e tenere conto di tutte le variabili in gioco. Il metodo nasce per vasche enormi di qualche migliaio di litri, sistemi semi aperti con un ricambio medio del 5% e in sostituzione dei sistemi a sabbia in voga negli acquari pubblici negli anni '70. E' stato applicato in vasche dove il rapporto tra popolazione di coralli costruttori di barriera e acqua e enormemente inferiore a qualunque vasca domestica e dove l'illuminazione è spesso inferiore. Persino uno dei più famosi acquariofili che apprezzano il metodo Jaubert, Julian Sprung, non nasconde che sia preferibile utilizzarlo in grandi vasche e perda di efficacia in vasche di dimensioni modeste, che per forza di cose sono troppo popolate. Quindi non è che sia buono/no buono, è che di solito non è un metodo conveniente in una vasca sotto i 1000 litri e magari bella piena di SPS.
Il refugium sì, quello mi piace... quello senza copyright
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metodo "anonimo".