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Allestimento e manutenzione marinoPer parlare di come arredare ed allestire la vasca, delle rocce vive e la ghiaia, delle tempistiche di maturazione ed introduzione, e di come e quando effettuare la manutenzione in modo corretto.
Ok, a rigore di logica il percolatore e il denitratore possono escludere anche un solo grammo di roccia viva in vasca. Ma si parla di assurdo. O perlomeno, secondo me è assurdo, io una vasca così mai e poi mai mi verrebbe di farla...
Comunque...
Giustissimo il fatto che le rocce contengano una fauna endobentonica verametne molto varia ed elevata, e che sarebbe uno spreco lasciare in una sump.
A parte quello, perchè è scorretto mettere queste rocce dentro la sump?
(Ma perchè stò a farmi certe domande quando mai e poi mai metterò le mie rocce dentro la sump? )
E della defosfatazione anaerobica ..... puo avvenire anche nel denitratore?? Nel percolatore??
Avviene nelle rocce vive??
La diminuzione dei fosfati avviene solo tramite il consumo da parte deglli animali presenti o anche tramite i microganismi fosforo accumulanti denitrificanti utilizzando forme ossidate di azoto anzichè di ossigeno se sono presenti nelle rocce vive??
Nessuno ne parla .......
Forse sono andato OT.....
Gilberto,
mi permetto di dire la mia in merito all'essere "ermetici".
Non credo che nessuno di voi lo sia, ma in alcuni casi certe risposte non lasciano spazio, almeno per quanto mi riguarda, a nessuna riflessione e quindi non posso che essere d'accordo al 100% con Rama.
E' vero che qui' nessuno ti obbliga a rispondere a gente come me e se lo fai non posso che esserti grato, ma se in certi casi si usasse un tono diverso credo che ne gioverebbe sia l'ambiente che la discussione stessa.
Concludo dicendoti che i tuoi consigli mi hanno (ancora una volta) fatto riflettere ed hanno contribuito nella scelta del metodo di gestione delle mia futura vasca, (No DSB, No refugium ma berlinese con BB, skimmer, rocce (SOLO IN VASCA), movimento, luce, etc).
berlinese con BB, skimmer, rocce (SOLO IN VASCA), movimento, luce, etc).
Quote:
E della defosfatazione anaerobica ..... puo avvenire anche nel denitratore?? Nel percolatore??
Avviene nelle rocce vive??
La diminuzione dei fosfati avviene solo tramite il consumo da parte deglli animali presenti o anche tramite i microganismi fosforo accumulanti denitrificanti utilizzando forme ossidate di azoto anzichè di ossigeno se sono presenti nelle rocce vive??
Nessuno ne parla .......
Forse sono andato OT.....
Parliamone, tu che ne sai Deca? Sono molto interessato all'argomento.....
Si Tuesen, ma le rocce se non le mettiamo in vasca avremo poca ossidazione, no? io stavo parlando del motivo per il quale per me non e' corretto mettere le rocce in sump. D'altra parte sono anche sicuro che esistono sistemi per denitrificare molto piu' efficaci rispetto all'azione batterica, pero' a noi interessa un'ecosistema che completi il ciclo senza troppi rischi ed ammenicoli vari, no?
Concordo, ma il mio intervento era quotato su una frase di waveform........e che parlava del secchiello di Calfo.
E torno a ripetere che "NESSUN SISTEMA PER DENITRIFICARE HA BISOGNO DI LUCE(purchè il sistema non si basi su forme di vita fotosintetizzanti)"anzi, aggiungo che "IN UN SISTEMA DENITRIFICANTECHE SI AVVALE DI BATTERI ANAEROBICI FACOLTATIVI LA LUCE è ASSOLUTAMENTE DANNOSA".
Perchè parli di batteri denitrificanti "facoltativi"?
Nemmeno i denitrificanti primari utilizzano la luce per ricavare energia... i denitratori lavorano al buio... non ti seguo tuesen... scusa se ti faccio una domanda magari stupida.
I ceppi batterici che eseguono la denitrificazione SONO anaerobici facoltativi.In pratica vivono nei due ambienti. Decompongono materiale organico "respirando" ossigeno in ambiente ossidante e "respirando" l'ossigeno contenuto nei NO3 in ambiente riducente o anossico......
Faccio copia/incolla dall'articolo su AP, stò iniziando a confondermi molto le idee invece di averle più chiare...
E' ormai assodato che i processi di denitrificazione ( cioè l'ultimo stadio del ciclo dell'azoto con trasformazione dei nitrati e loro abbattimento in azoto gassoso ) sembrano essere pilotati in maniera “predominante” da batteri eterotrofi tipo Pseudomonas. Altri ceppi batterici sono sicuramente coinvolti anche se non si hanno rilevanti testimonianze scientifiche di questo, ma spesso si è trovato che questi altri ceppi coinvolti nel processo di denitrificazione operano una denitrificazione parziale, trasformando i nitrati in nitriti senza ulteriori trasformazioni. Questi altri batteri appartengono a specie come Chromobacterium, Flavobacterium, Hyphomicrobium, Vibrio, Agrobacterium e altri. L'aspetto importante della questione è che la maggior parte dei batteri in ambiente acquatico sono perlopiù denitrificanti incompleti. E questo spiegherebbe la difficile opera di denitrificazione in Acquari e soprattutto l'altalena di presenze, massiccie una volta e meno un'altra, di nitrati in vasche, poiché la “partita di tennis” chimica che si svolge tra questi batteri che denitrificano fino a nitriti ( con abbassamento momentaneo dei nitrati) e la successiva riconversione dei nitriti in nitrati ad opera dei batteri nitrificanti è un fatto più comune di quanto si pensi.
Agrobacterium e Pseudomonas
I veri denitrificatori appartengono sicuramente alla specie Pseudomonas, responsabile della trasformazione dei nitrati in nitriti e poi ossido di azoto (NO, N2O) ed infine Azoto gassoso (N2).
P. fluorescens, P. mallei, P. testosteroni come pure Pasteurella e altri sono denitrificatori completi in condizioni anossiche ( assenza di ossigeno ). Alcuni tra questi batteri hanno una maggiore e spiccata abilità a trasformare i nitrati in nitriti, ma non altrettanta nella trasformazione finale in Azoto gassoso. Viceversa per altre popolazioni batteriche studiate tutte sempre appartenenti soprattutto a Pseudomonas.
La distinzione è quindi di veri denitrificatori eterotrofi con debole trasformazione di nitrati e nitriti; veri denitrificatori eterotrofi con bassissima riduzione di nitriti; denitrificatori eterotrofi incompleti. Inoltre molti denitrificatori incompleti sono capaci di utilizzare oltre che l'azoto anche l'ossigeno apportando un processo di denitrificazione in zone anche non anossiche.
Dimenticavo, la mia spiegazione è molto semplicistica e riduttiva sul funzionamento dei sistemi riducenti.......sinceramente non ricordo molto, si tratta di cose lette un paio di anni fà. Ci vorrebbe l'amico Poldo.........ma cià il BAN addosso...e allora........