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purtroppo è scientificamente provato che le canne provocano danni irreversibili... poi educare bene i figli non è facile, tutti vorremmo farlo, ma non tutti ci riusciamo, e si...
nel caso del 70% di furmatori vuol dire che qualcosa nelle loro famiglie non ha funzionato
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L'intelligenza è forse l'unica ricchezza ad essere stata distribuita equamente, infatti nessuno si lamenta di averne meno degli altri. Proverbio Spagnolo
***dani***, esattamente quello che penso io.. Se un ragazzo non ha problemi di nessun tipo, si accontenta di quello che ha, non va a cercare queste robacce...
Poi è ovvio che non si può giudicare ogni situazione...
avevo scritto il mex ora non mi va di riscriverlo totalmente.... cmq
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EFFETTI ED EFFETTI COLLATERALI
Moderata euforia e senso di "pace" sono gli effetti principali di tali sostanzeGli effetti collaterali possono consistere in sonnolenza, mancanza d'ascolto, modificazioni nella percezione spazio-temporale (guidare sotto gli effetti della cannabis è pericolosissimo), agitazione, irritazione, congiuntivite, midriasi (pupille dilatate).Sono inoltre documentati effetti cardiovascolari quali tachicardia e variazioni della pressione sanguigna.
STATO FISICO ED EMOZIONALE
Lo stato indotto dalla cannabis varia notevolmente in accordo alla personalità dell'assuntore, allo stato psicologico, a condizioni esterne, al modo d'uso e alla quantità di THC assunto. A causa di tale variabilità la cannabis può provocare differenti effetti anche sullo stesso individuo e pertanto lo stato fisico/emozionale indotto non è mai prevedibile.
MECCANISMO DI AZIONE
L'uso di cannabinoidi marcati con apposite sostanze radioattive ha consentito di scoprire l'esistenza di siti "selettivi" di legame ai cannabinoidi e come questi medino tutti gli effetti farmacologici e comportamentali dei cannabinoidi. La massima densità di tali recettori è stata descritta nei gangli della base e nel cervelletto (responsabile della capacità di orientamento spazio-temporale dell'indiviudo). Livelli di minore densità sono stati rilevati nel tronco encefalico, nei nuclei talamici, nell'ipotalamo e nel corpo calloso. Esistono però recettori anche in altre strutture cerebrali. La loro elevata densità nel sistema motorio extrapiramidale e nel cervelletto spiegerebbe gli effetti dei cannabinoidi sulle funzioni motorie. Gli effetti sui processi cognitivi e mnemonici potrebbero essere dovuti alla presenza di recettori nell'ippocampo e nella corteccia. La scoperta di recettori nello striato ventromediale e nel nucleo accumbens suggerisce invece l'esistenza di una relazione con i neuroni dopaminergici, e quindi con i processi di gratificazione cerebrale.
CHIMICA E FARMACOLOGIA
Quando la droga è fumata, il livello di THC nel sangue raggiunge il suo picco nel giro di 15 minuti. Il massimo "high" si ottiene in circa 15 minuti. Successivamente il periodo di euforia decresce lentamente per un periodo di 3-4 ore, nonostante il livello di THC diminuisca molto più rapidamente. Generalmente, alla cessazione dell'effetto interviene un grande desiderio di assunzione di cibo altamente calorico. Il THC viene metabolizzato quasi completamente in un prodotto attivo (11 – idrossi – delta – 9 – THC) che viene convertito in un metabolita inattivo e quindi eliminato dall'organismo. Dopo il periodo iniziale di intossicazione, i livelli di THC diminuiscono rapidamente in circa 1 ora ad un livello basso, a causa dell'elevata solubilità del THC nei grassi dell'organismo, che persiste per giorni. Il metabolismo del THC è abbastanza lento; generalmente si considera un emivita di eliminazione di circa 30 giorni, sebbene alcune fonti indichino un periodo più ridotto (circa 4 giorni). Il THC, quindi, persiste nell'organismo per svariati giorni o addirittura per settimane. Questa eliminazione lenta tende ad intensificare l'effetto dei cannabinoidi successivamente fumata e perciò può, parzialmente, spiegare perché coloro che fanno uso regolare di marijuana raggiungono lo stato di ebrezza più rapidamente, più facilmente e con un quantitativo del farmaco inferiore rispetto a coloro che ne fanno un uso intermittente.
TOSSICITA'
La cannabis ha una tossicità "diretta" molto bassa. Non vi sono chiari casi documentati di morte per cannabis nell'uomo. Sono tuttavia documentati moltissimi incidenti (stradali, sul lavoro, etc.) mortali connessi all'abuso di cannabinoidi.
COMPLICAZIONI E PERICOLI
Recenti studi hanno dimostrato come la Cannabis non sia pressocché innocua come precedentemente creduto.
COMPLICAZIONI E PERICOLI
Recenti studi hanno dimostrato come la Cannabis non sia pressocché innocua come precedentemente creduto.
DIPENDENZA PSICOLOGICA
L’abuso di cannabis conduce ad una dipendenza psicologica accompagnata dal rischio di un "cambio" di personalità, di perdita di contatto con la realtà e di auto negazione.
DANNI FISICI E MENTALI
Diversi studi americani ed europei hanno mostrato vari pericoli: danno cromosomico, disturbo del bilancio ormonale (possibilità di impotenza, sterilità temporanea e sviluppo di seno nell’uomo) e del metabolismo ormonale, danni ai polmoni e alle vie respiratorie.Infine, c'è la possibilità di danni cerebrali a lungo termine in quanto tracce di THC rimangono a lungo in quest'organo.
per non parlare dei danni nel periodo embrionario....
senza dimenticare che una cana te la fai anche con un po' di tabacco delle sigarette no??? e quindi:
monossido di carbonio
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Inalato, dai polmoni passa nel sangue ed entra nei globuli rossi. Poiché la sua affinità per l'emoglobina (la proteina che trasporta l'ossigeno) è 200 volte maggiore di quella dell'ossigeno, l'ossido di carbonio sostituisce l'ossigeno nel legame con l'emoglobina, formando la carbossiemoglobina (COHb). In questo modo impedisce ai globuli rossi di ricevere ossigeno a sufficienza e porta il velenosissimo ossido di carbonio a tutti i tessuti dell’organismo.
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COMPOSTI CATRAMOSI:
Se si condensa il fumo, si forma una sostanza catramosa, viscosa e dal cattivo odore, in cui sono contenute molte sostanze chimiche, aventi azione cancerogena, sia locale sulle vie respiratorie e digerenti, sia generale, poiché, assorbite per via polmonare. Nel condensato sono presenti alcune tra le principali sostanze cancerogene note, quali il benzopirene, le nitrosammine e la betanaftilammina. Quest'ultima, usata per fabbricare coloranti, è così pericolosa che molti paesi hanno limitato o abbandonato la sua produzione, in quanto causa specifica di cancro alla vescica negli esseri umani. Questi catrami ristagnano nel naso e nella bocca e vi possono provocare tumori: sono perciò pericolosi anche per coloro che non aspirano il fumo. Il catrame è un agente cancerogeno più potente di tutte le sue componenti messe assieme (sinergismo), perché il potere cancerogeno di questo o quel componente viene accresciuto dall'azione reciproca: infatti i cancerogeni promotori agiscono come stimolanti, i cancerogeni puri danno il via al tumore maligno ed i cancerogeni acceleratori attivano l'insieme del processo. Questi diversi fattori si trovano tutti, senza eccezioni, nel fumo delle sigarette.
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LTRI COMPONENTI:
Biossido di azoto. Gas volatile, talmente distruttivo che venne scelto come ingrediente principale dei gas velenosi usati nella prima guerra mondiale. La quantità di biossido di azoto contenuto nel fumo di una sola sigaretta può consentire la produzione di una dose di acido abbastanza forte da produrre fori in una calza di nylon. E' così irritante che, venendo a contatto con i delicati tessuti polmonari, attacca le pareti degli alveoli, favorendo l'enfisema.
Sostanze radioattive. Solo da poco i ricercatori hanno individuato la presenza di sostanze radioattive nel fumo. Esse provengono dai fertilizzanti a base di fosfati con cui sono trattate le piantagioni di tabacco per ottenere maggiori rese. Uno dei più importanti elementi radioattivi è il polonio 210, che con il fumo passa nell'apparato respiratorio, dove viene trattenuto dal muco bronchiale. Le radiazioni che emette sono in grado di alterare il materiale genetico (DNA) delle cellule e fare esplodere il processo tumorale. E' stato calcolato che una persona che fuma 30 sigarette al giorno assorbe in questo modo in un anno una quantità di radiazioni pari a quella che riceverebbe facendo 300 radiografie al torace .
Acido cianidrico (cianuro di idrogeno)
E' un gas velenoso, letale, tanto che entrò nella composizione dei gas velenosi usati nella prima guerra mondiale. Nel fumo di sigaretta è presente in una concentrazione superiore al livello di sicurezza. Esso viene neutralizzato dalle cellule cigliate che tappezzano i bronchi, le quali però, soprattutto nei grandi fumatori, a lungo andare vengono danneggiate. E', infatti, il maggiore responsabile dell'arresto delle ciglia delle cellule dell'albero respiratorio.
poi ragazzi... fate voi eh.......
***dani***, però c'è da dire che ogni caso è a se.... esempio: due figli su tre possono essere totalmente immuni dalle pulsioni fumose, cannose e via dicendo.. ...un terzo figlio invece... fuma, si fa le canne, .........
io non parlo delle droghe leggere!!secondo me fa molto meno male una canna ogni tanto ke fumare un paio di sigarette al giorno( per essere riduttivi rispetto alla media... )....e ti dico questo dal punto di vista di un ragazzo 17 enne che non ha mai fumato ne' canne ne sigarette....
Gianthomas, può anche essere, anche se alla fine fumare sigarette è quasi una droga..Lo sappiamo tutti quello che provocano e R@sco ha riportato sopra gli effetti..