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forse non è molto chiaro un concetto: basta con i genitori che fanno i fratelli maggiori!!
lo schiaffo o la sculacciata, potrebbero a volte essere esagerati, magari ci si potrebbe un pò rammaricare dopo ... ma serve a "creare" i ruoli e far capire che esistono nella vita. Serve ad un bambino a far capire che un genitore ti ama ma è anche qualcosa di totalmente diverso da tutti gli altri, è un papà ed una mamma e saranno unici...
da questo poi viene anche il ruolo docente/studente che NON deve essere impostato come il ruolo falso del docente-amico che tanto ha preso moda negli ultimi decenni...
Ciao, come molti di voi sanno sono insegnante da 15 anni quasi..vedo moltissimi giovani (dai 14 ai 18 anni) avere sempre meno voglia, meno interesse Per lo studio, poca autostima e soprattutto molta arroganza..come mai secondo voi?
Io mi sono dato alcune risposte che vorrei sottoporre alle vostre critiche (in ordine di possibile veridicità):
1) le promozioni facili (ormai dai tempi dei debiti) hanno abbassato il grado di gratificazione dello studente volenteroso e quindi si abbassano i numeri degli studenti meritevoli..
2) il troppo "comodo" in cui vivono la maggiore parte dei ragazzi non li fa maturare e ci troviamo le aule piene di bambini (giuri che molte volte penso che abbiano la maturità di un bambino di 4/5 anni)..forse qualche responsabilità in più bisognerebbe proporgliela fin da più piccoli
3) le scuole elementari e medie ormai sono poco più di un bar e si trascura la scolarizzazione, compito che dovrebbe essere primario per queste istituzioni, ma soprattutto non si boccia e i ragazzi imparano che si andrà avanti sempre e comunque e quindi perché impegnarsi..ed alle superiori troveranno conferma di ciò &8545;
4) viviamo in un mondo dove la cultura non paga (in tutti i sensi) e quindi la scuola ha perso credibilità, il mito del calcio spadroneggia e lo studente è visto come un povero sfigato che farà la fame tutta la vita..
A voi..vi ricordo che i punti sono in ordine di (mia) veridicità possibile..
Io ho attribuito la colpa di ciò ai loro genitori...
Personalmente posso dire di aver avuto dei genitori che se sbagliavo lo scappellotto me lo davano... raramente mi sono preso "legnate", forse una o 2 volte in tutto.
Elementari e medie le ho fatte dalle suore dove comunque non transigevano sull'educazione (anche se negli ultimi anni, pur di non perdere i "clienti", hanno abbassato anche loro i canoni) e qualche scappellotto dalla mia maestra elementare me lo sono preso pure io.
Alle superiori ho avuto professori più morbidi (fatemi passare questo termine) che venivano in classe, facevano passare l'ora e andava bene tutto purchè non rompevi troppo..
E ho avuto professori con i controcazzi.... che non volava una mosca... ed era piacevole ascoltarli in classe e riderci e scherzarci insieme fuori dalla classe!
Sono stato segato un anno e tutti mi dicevano: hai perso un anno di vita.
Se prendevo un brutto voto, una nota o una sgridata dalla maestra o prof, a casa mi aspettava l'inferno... altro che genitori che vanno a lamentarsi con i prof.. ma quando mai?? I Prof, giusti o ingiusti, avevano sempre ragione.
Oggi con il senno di poi ritengo che:
La scuola deve essere complementare alla famiglia (non opposta).
Ma questo vuol dire che ci vuole:
1) una famiglia seria che non consideri il proprio figlio al di sopra di tutto e tutti e che sia in grado di dare un'educazione seria!
2) dei professori che non siano solo degli scalda sedie... ma che mettano passione in quello che fanno!
E per chi mi diceva che con la bocciatura ho perso un anno, vorrei dire che quello è stato l'anno più utile di tutta la mia carriera scolastica!!! Ho imparato più quell'anno che in tutti gli altri anni!!!
E' stata una lezione di vita davvero utile!!
Quindi ben vengano le bocciature!!! Nel mondo del lavoro non è bello vedere gente arrivata lì perchè un preside ha voluto promuoverlo sempre e comunque.
E infine, porto un esempio che mi è successo proprio la settimana scorsa:
Ho messo un annuncio di vendita su internet. Mi scrive un tipo in maniera secca: Offro tot euro e pago in contanti. E' un modello vecchio. Fammi sapere.
Leggo più volte la sua mail.. e mi dico:
Ma una volta ci si salutava... un buongiorno e buonasera non hanno mai ammazzato nessuno... il modo in cui aveva scritto lasciava trapelare un modo di fare di chi è abituato a ottenere sempre tutto.. di un viziato...
Leggo l'indirizzo mail e trovo: nome89@mail.it
E penso: ecco la nuova generazione.... ora si spiega tutto.
Ho risposto dopo 3 giorni rifiutando l'offerta. E piuttosto mi perdo la vendita, ma col cavolo che faccio trattative con un ragazzino che si pone così.
(con tutto rispetto per chi è dell'89 e oltre e sta leggendo).
Mi domando solo che mondo sarà tra 10 o vent'anni, quando i ragazzini super viziati di oggi arriveranno all'età adulta....
__________________
Primum facere, deinde philosophari
La follia è come la gravità: basta solo una piccola spinta
Poca fiducia nel futuro che oggi giorno da la scuola e poca fiducia negli insegnanti , che loro prima di tutti non hanno voglia di stare li e trasmettono solo noia e disinteresse verso la loro materia. Purtroppo piu della meta' dei professori che ho sembra siano forzati a stare in classe...
Poi sicuramente il disinteresse e' anche tipico della nuova generazione...stanno crescendo piu in fretta di quanto si immagini e forse la scuola dovrebbe adattarsi in qualche modo... Per dare nuovi stimoli e non essere la solita ''tiritera'' che va avanti da anni!
Originariamente inviata da Ricca;1061562841E infine, porto un esempio che mi è successo proprio la settimana scorsa:
Ho messo un annuncio di vendita su internet. Mi scrive un tipo in maniera secca:
[I
Offro tot euro e pago in contanti. E' un modello vecchio. Fammi sapere.[/I]
Leggo più volte la sua mail.. e mi dico:
Ma una volta ci si salutava... un buongiorno e buonasera non hanno mai ammazzato nessuno... il modo in cui aveva scritto lasciava trapelare un modo di fare di chi è abituato a ottenere sempre tutto.. di un viziato...
Leggo l'indirizzo mail e trovo: nome89@mail.it
E penso: ecco la nuova generazione.... ora si spiega tutto.
Ho risposto dopo 3 giorni rifiutando l'offerta. E piuttosto mi perdo la vendita, ma col cavolo che faccio trattative con un ragazzino che si pone così.
(con tutto rispetto per chi è dell'89 e oltre e sta leggendo).
Mi domando solo che mondo sarà tra 10 o vent'anni, quando i ragazzini super viziati di oggi arriveranno all'età adulta....
Devo dissentire... E anzi.. SSecondo me sono gli adulti che non hannno rispetto. Io sono un 92 e compro veramente spesso su internet tramite privati.
Ogni volta il mio approccio e' amichevole ed educato .. Pero' ricevo sempre e solo risposte brevi sintetiche e sgarbate.
Il tuo e' un giudizio superficiale... Soprattutto non hai davani la persona .. Potrebbe pure essere suo padre che usa la sua email.. O una persona a cui piace l'89.... Ma soprattutto siamo su internet e non faccia a faccia... E un semplice ciao si puo interpretare in due mila modi. Ed infine esistono , come in tutte le eta' i maleducati! Non facciamo di tutta l'era un fascio .
I ragazzi sono il futuro! Non potete sempre e solo andargli contro. Pensate anzi a che mondo gli avete lasciato......
Io sono del 92 come te, però ti dico, abitando in una città un pò grande come Roma, che se ti fai un giretto sia al centro storico che in zone più periferiche, vedi questo branco informe di testosterone e progesterone che parlano una lingua marziana, coatti, violenti, arroganti, chiassosi e via dicendo. Se lo possono permettere. Il problema è che anche un pò di adulti sono cosi ma voglio dire, siamo in italia... Provate ad andare in Nord Europa e quando tornate qui tra voi e voi vi dite "Ma dove sto? In Bangladesh?" (Con tutto il rispetto per il Bangladesh)
Devo dissentire... E anzi.. SSecondo me sono gli adulti che non hannno rispetto. Io sono un 92 e compro veramente spesso su internet tramite privati.
Ogni volta il mio approccio e' amichevole ed educato .. Pero' ricevo sempre e solo risposte brevi sintetiche e sgarbate.
Il tuo e' un giudizio superficiale... Soprattutto non hai davani la persona .. Potrebbe pure essere suo padre che usa la sua email.. O una persona a cui piace l'89.... Ma soprattutto siamo su internet e non faccia a faccia... E un semplice ciao si puo interpretare in due mila modi. Ed infine esistono , come in tutte le eta' i maleducati! Non facciamo di tutta l'era un fascio .
I ragazzi sono il futuro! Non potete sempre e solo andargli contro. Pensate anzi a che mondo gli avete lasciato.. I vostri padri hanno fatto la guerra per voi...e noi giovani siamo in un epoca di crisi .. Dove i piu penalizzati siamo proprio noi che ci facciamo anni e anni di scuola per poi ritrovarci con le mani in mano.
Sicuramente il mio è un giudizio superficiale..
Ma ad uno che mi scrive senza neanche un saluto, mi tiri giù il prezzo e di parecchio e con arroganza mi critichi l'oggetto che stai comprando... Devo indagare se dall'altra parte c'è un genitore, un bimbo o un vecchietto? Leggo un 89 e sapendo come sono molti (alcuni? Comunque non tutti, per fortuna) a quell'età.. Non mi faccio troppi problemi!
Resto dell'idea che l'educazione è una virtù sempre più rara (a qualunque età), ma l'arroganza è di un numero sempre maggiore nelle nuove generazioni.
E questo non è qualunquismo..
E comunque, per la cronaca.. Ho 31 anni. Scrivi di me come ne avessi 50! E che diamine.. Non mi fare più vecchio di quello che la mia carta d'identità mi ricorda!!
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Primum facere, deinde philosophari
La follia è come la gravità: basta solo una piccola spinta
inizio questo discorso mettendo in chiaro una cosa: io sono stato bocciato, perché sono pirla e odio lo studio.
Ma a parte questo, guardando la folla di miei coetanei che mi circonda, non mi riconosco. Io non rientro alle 4 del mattino (se non alle 6) la domenica, non fumo, non bevo (o almeno una birra ogni tanto quando mangio una pizza) e non mi drogo... quando i miei coetanei parlano piuttosto sto zitto e non mi intrometto nei discorsi altrui perché personalmente non mi interessano (non ho voglia di parlare 24H su 24 di videogames, fumo, *******, facebook, discoteche etc... piuttosto parlo con il mio prof di biologia, o comunque con persone adulte).
Io mi reputo tuttavia "normale", anche se vado relativamente male a scuola (ma questo non c'entra), eppure vengo definito "nerd", perché piuttosto che andare al parco a spararmi le canne sto a casa a leggere, perché invece di uscire e andare in discoteca al sabato vado in ludoteca o guardo un film, perché mi vesto sempre in camicia e golf... o più semplicemente perché mi distacco dalla massa di caproni ignoranti che più che muovere la testa avanti e indietro a ritmo di TuNz tUnZ mentre hanno in bocca un cannone o sono strafatti di qualsivoglia droga.
Non mi metto di certo qui a fare un discorso sulla colpa di tutto questo, ho 16 anni, non ne ho idea... ma posso solamente fare un esempio:
Io ho vissuto i primi 7 anni della mia vita in un paesino vicino a Bergamo di nome Cene, lì c'era un oratorio (come in qualsiasi città), la mia infanzia si è evoluta lì. Il prete (Don Camillo), organizzava sempre eventi e manifestazioni, c'era un bel bar in cui tutto costava pochissimo (non era a scopo lucroso), tutti i bambini dopo la scuola si radunavano qui, facevano i compiti e poi si giocava nel grande cortile.
Dopo svariati trasferimenti sono finito a Milano, e, in tre anni, non ho mai visto qualcosa organizzato dal Don nell'oratorio sotto casa mia, difatti è sempre vuoto, i bambini sono sempre e costantemente in casa a giocare alla Playstation, il don se ne frega altamente.
Secondo il mio piccolo (ed insignificante) punto di vista, manca quella magia che non molto tempo fa ci teneva uniti, un maggiore controllo da parte dei genitori, un centro di ritrovo (che non sia la scuola) che permette ai nostri giovani di dialogare, di scoprire, di avere rapporti con persone diverse... e non imporre una religione e basta (come succede oggi).
ora devo tornare a studiare Spagnolo... altrimenti prendo 2
Anche io sono d'accordo su quello che pensi tu, l'unico punto il 4 ( Viviamo in un mondo dove la cultura non paga (in tutti i sensi) e quindi la scuola ha perso credibilità,) Be.... su questo non sono d'accordo, io sono un ragazzo di 33 anni, ho un lavoro che faccio con passione e ho sempre realizato tutto quello che ho voluto con sacrifici, l'unico rimpianto e quello di non aver studiato, i miei ci hanno provato ha convincermi ha forlo ma io dicevo sempre no, volevo fare l'imbianchino cosa che faccio ancora oggi in propio, ma la scuola è l'unico rimpianto che ho, penso che quei ragazzi che oggi fanno i " burloni" domani si renderanno conto quanto sono stati stupidi nel passato, la scuola e quando dico scuola si intende cultura e tutto il resto, Serve e come credetemi. Sul fatto che oggi i ragazzi siono non propio edicati nel rispettare i docenti e tutto quello che li circoda ( vedete monumenti storici pitturati, o altro che non sto ha scivere) be'..... questo è la poca educazione e la poca autorita' dei genitori nei loro confronti, il tutto si rispechia nei giovani di oggi.Ovviamente quelo che io ho scritto e frutto del mio pensiero, si puo' essere d'accordo ho no,il fatto è che se non si cambia mentalita' saranno guai pre loro e per i genitori, io ho una figlia di 5 anni e ha volte mi chiedo che futuro avra, in che mondo sta crescendo, il tempo dara' le sue risposte, speriamo bene.
inizio questo discorso mettendo in chiaro una cosa: io sono stato bocciato, perché sono pirla e odio lo studio.
Ma a parte questo, guardando la folla di miei coetanei che mi circonda, non mi riconosco. Io non rientro alle 4 del mattino (se non alle 6) la domenica, non fumo, non bevo (o almeno una birra ogni tanto quando mangio una pizza) e non mi drogo... quando i miei coetanei parlano piuttosto sto zitto e non mi intrometto nei discorsi altrui perché personalmente non mi interessano (non ho voglia di parlare 24H su 24 di videogames, fumo, *******, facebook, discoteche etc... piuttosto parlo con il mio prof di biologia, o comunque con persone adulte).
Io mi reputo tuttavia "normale", anche se vado relativamente male a scuola (ma questo non c'entra), eppure vengo definito "nerd", perché piuttosto che andare al parco a spararmi le canne sto a casa a leggere, perché invece di uscire e andare in discoteca al sabato vado in ludoteca o guardo un film, perché mi vesto sempre in camicia e golf... o più semplicemente perché mi distacco dalla massa di caproni ignoranti che più che muovere la testa avanti e indietro a ritmo di TuNz tUnZ mentre hanno in bocca un cannone o sono strafatti di qualsivoglia droga.
Non mi metto di certo qui a fare un discorso sulla colpa di tutto questo, ho 16 anni, non ne ho idea... ma posso solamente fare un esempio:
Io ho vissuto i primi 7 anni della mia vita in un paesino vicino a Bergamo di nome Cene, lì c'era un oratorio (come in qualsiasi città), la mia infanzia si è evoluta lì. Il prete (Don Camillo), organizzava sempre eventi e manifestazioni, c'era un bel bar in cui tutto costava pochissimo (non era a scopo lucroso), tutti i bambini dopo la scuola si radunavano qui, facevano i compiti e poi si giocava nel grande cortile.
Dopo svariati trasferimenti sono finito a Milano, e, in tre anni, non ho mai visto qualcosa organizzato dal Don nell'oratorio sotto casa mia, difatti è sempre vuoto, i bambini sono sempre e costantemente in casa a giocare alla Playstation, il don se ne frega altamente.
Secondo il mio piccolo (ed insignificante) punto di vista, manca quella magia che non molto tempo fa ci teneva uniti, un maggiore controllo da parte dei genitori, un centro di ritrovo (che non sia la scuola) che permette ai nostri giovani di dialogare, di scoprire, di avere rapporti con persone diverse... e non imporre una religione e basta (come succede oggi).
ora devo tornare a studiare Spagnolo... altrimenti prendo 2