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e in ambito agricolo ne vengono dette di tutti i colori da gente che ha "letto su internet"...
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tornando all'argomento del topic penso che nel molto breve periodo (vedi permanenza nei negozi) se il pesce non è tenuto ai valori a lui consoni (salvo estremi e pesci sensibili) non ci siano problemi... è nel lungo periodo (vedi vasca dell'acquariofilo) che dei valori non consoni danno problemi di longevità e sanità della vasca...
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come ho già scritto, anche i negozi meglio gestiti devono sottostare alla loro mission, che è quella di procurare il pane quotidiano al negoziante.
Io compro pesci da due fonti... uno è un enorme negozio a Brescia e l'altro un allevamento vicino a Cremona.
Nel primo le vasche di esposizione hanno (tornando a bomba) un impianto centralizzato, visibile su
www.aquarium2000.it in cui però ogni vasca ha il suo ricircolo. L'acqua è tenuta a 250 microsiemens, la temperatura è tarata vasca per vasca.
Nel secondo ogni vasca ha un impianto a sè, valori ben precisi e, nel caso dei dischi, praticamente solo acqua osmotica fortemente ambrata.
Se partiamo dal corretto presupposto, cioè che ogni pesce si è evoluto per sopportare una ben determinata pressione osmotica, è subito evidente che per allevare tale pesce nel migliore dei modi dobbiamo riprodurre quelle condizioni.
Nel lungo periodo ciò è evidente, ma se si osserva attentamente lo è anche nel breve poichè basta guardare la livrea dei pesci per capire la differenza (come scrivevo prima "al mio compare arrampicatore").
Poi c'è un altro aspetto, cioè che in ambiente acido i batteri e i funghi/muffe si riproducono con maggiore difficoltà... da qui la minore incidenza di batteriosi, micosi ed altri malanni sui pesci.
La cosa è ancora più evidente se si impiegano addittivi come le pigne di ontano, le foglie di Ketapang o la torba... gli acidi ed i composti organici (COD) rilasciati in acqua hanno ulteriore effetto antibatterico e antimicotico.
E' comune credenza che l'acqua molto tenera sia uno stress per il pesce poichè costringe a subire uan maggiore pressione osmotica... tale maggiore stress è però compensato abbondantemente dalle minori energie spese per difendersi dai patogeni.
