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St_eM, problema di innesco a parte, il tuo ragionamento è in parte corretto, in parte da rivedere.
Il peso della colonna in ingresso ed in uscita si bilanciano in un sistema STATICO, oppure in un sistema CHIUSO ED IN PRESSIONE, poichè la teoria si basa sul fatto che l'acqua è un fluido incomprimibile.
Nel caso del filtro esterno accoppiato alla vasca, il sistema è dinamico e aperto, poichè la superice della vasca è libera.
Nel ramo a valle della pompa l'acqua c'è sempre perchè vi è spinta, a monte della pompa invece possono esserci problemi: sistemare il filtro sotto la vasca serve a fare in modo che la pompa sia costantemente alimentata grazie al dislivello presente fra la pompa stessa e il pelo libero del liquido.
Avere una certa pressione a monte della pompa serve a vincere la perdita di carico causata dai materiali filtranti (più sono sporchi e più ostacolano il flusso d'acqua) e ad evitare che la pompa caviti.
......
Paolo, è vero che la vasca è aperta ma dal punto di vista della pompa il circuito è chiuso, far pescare entrambi i tubi in vasca o avere un tubo unico che esce e poi rientra nel filtro è esattamente la stessa cosa, pensaci! Ribadisco che io le prove pratiche le ho pure fatte misurando le portate con bottiglia e cronometro.
Il motivo per cui a mio avviso viene di solito consigliato di utilizzare i filtri entro l'intervallo di prevalenza della pompa potrebbe essere legato al fatto che al di sotto di tale intervallo il filtro sarebbe in pressione rispetto all'esterno. Farlo funzionare continuativamente in tali condizioni sicuramente stressa in misura maggiore la struttura del recipiente e le guarnizioni e alla lunga potrebbe portare se non a perdite ad una diminuzione di affidabilità. All'interno dell'intervallo invece il filtro resta in depressione scongiurando ogni possibilità di perdite finchè la pompa è in funzione e limitando ogni sollecitazione sulla sua struttura. Sicuramente in fase di progettazione e dimensionamento del recipiente viene tenuto conto di questo. La differenza non è affatto trascurabile, io facendo le mie prove con un recipiente non perfettamente rigido lo vedevo gonfiarsi e sgonfiarsi all'accensione e allo spegnimento della pompa come fosse un palloncino! Un filtro deve poter funzionare incondizionatamente per anni, i materiali devono lavorare quindi nelle migliori condizioni possibili per garantire affidabilità e sicurezza. All'interno dell'intervallo di prevalenza devi progettare un recipiente che sarà destinato a lavorare sempre in depressione tranne per brevi occasionali intervalli di tempo, è evidente che i criteri e di conseguenza i costi saranno seppur leggermente diversi.
Considera poi che se il filtro cominciasse disgraziatamente a gocciolare, anche solo perchè chiuso male o con una guarnizione sporca, in pochi giorni potrebbe allagarti la casa. Se invece sta in depressione al massimo entra poca aria che comunque verrà smaltita e al massimo provocherà un pò di rumorosità in più: altra motivazione forte per avallare i consigli dati dai produttori!
St_eM, problema di innesco a parte, il tuo ragionamento è in parte corretto, in parte da rivedere.
Il peso della colonna in ingresso ed in uscita si bilanciano in un sistema STATICO, oppure in un sistema CHIUSO ED IN PRESSIONE, poichè la teoria si basa sul fatto che l'acqua è un fluido incomprimibile.
Nel caso del filtro esterno accoppiato alla vasca, il sistema è dinamico e aperto, poichè la superice della vasca è libera.
Nel ramo a valle della pompa l'acqua c'è sempre perchè vi è spinta, a monte della pompa invece possono esserci problemi: sistemare il filtro sotto la vasca serve a fare in modo che la pompa sia costantemente alimentata grazie al dislivello presente fra la pompa stessa e il pelo libero del liquido.
Avere una certa pressione a monte della pompa serve a vincere la perdita di carico causata dai materiali filtranti (più sono sporchi e più ostacolano il flusso d'acqua) e ad evitare che la pompa caviti.
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Paolo, è vero che la vasca è aperta ma dal punto di vista della pompa il circuito è chiuso, far pescare entrambi i tubi in vasca o avere un tubo unico che esce e poi rientra nel filtro è esattamente la stessa cosa, pensaci! Ribadisco che io le prove pratiche le ho pure fatte misurando le portate con bottiglia e cronometro.
Il motivo per cui a mio avviso viene di solito consigliato di utilizzare i filtri entro l'intervallo di prevalenza della pompa potrebbe essere legato al fatto che al di sotto di tale intervallo il filtro sarebbe in pressione rispetto all'esterno. Farlo funzionare continuativamente in tali condizioni sicuramente stressa in misura maggiore la struttura del recipiente e le guarnizioni e alla lunga potrebbe portare se non a perdite ad una diminuzione di affidabilità. All'interno dell'intervallo invece il filtro resta in depressione scongiurando ogni possibilità di perdite finchè la pompa è in funzione e limitando ogni sollecitazione sulla sua struttura. Sicuramente in fase di progettazione e dimensionamento del recipiente viene tenuto conto di questo. La differenza non è affatto trascurabile, io facendo le mie prove con un recipiente non perfettamente rigido lo vedevo gonfiarsi e sgonfiarsi all'accensione e allo spegnimento della pompa come fosse un palloncino! Un filtro deve poter funzionare incondizionatamente per anni, i materiali devono lavorare quindi nelle migliori condizioni possibili per garantire affidabilità e sicurezza. All'interno dell'intervallo di prevalenza devi progettare un recipiente che sarà destinato a lavorare sempre in depressione tranne per brevi occasionali intervalli di tempo, è evidente che i criteri e di conseguenza i costi saranno seppur leggermente diversi.
Considera poi che se il filtro cominciasse disgraziatamente a gocciolare, anche solo perchè chiuso male o con una guarnizione sporca, in pochi giorni potrebbe allagarti la casa. Se invece sta in depressione al massimo entra poca aria che comunque verrà smaltita e al massimo provocherà un pò di rumorosità in più: altra motivazione forte per avallare i consigli dati dai produttori!