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Ditemi chi non ha iniziato con il ghiaiaino grosso molto colorato, piante finte, castelletti o relitti e rovine sommerse; palombari o quant'altro...
Io!
Forse solo perchè negli anni '50 ste porcherie non c'erano, ma forse anche no, non lo saprò mai
Federico tu sei un mito! Non fai testo perché ti distingui dalla massa. E comunque questa affermazione/domanda retorica vuole far intendere che sono pochi chi non ha iniziato con una di queste cose kitsch.
Come ben pochi hanno iniziato nei anni '50 ad essere acquariofili consapevoli e hanno continuato ad esserlo fino ad adesso!
Ragazzi, ieri per un problema con internet non mi sono potuto connettere ma vedo che la discussione ha fatto notevoli passi avanti!!
Adesso pian piano sistemo le foto che avete postato, e quelle che posterete, nell'articolo per renderlo più completo!!
Ottimo lo spunto di riflessione di Metalstorm, direi che ha completato il discorso per quanto riguarda le possibili alternative a vasche poco popolate o sovradimensionate; come per molte cose esistono le eccezioni ed è giusto conoscerle e prenderle in considerazione!
Grazie per gli esempi Metal!!
Adesso mi leggo bene le 2 pagine che avete scritto!
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"La corretta alimentazione dei pesci è uno dei principali fattori di successo nell'acquariofilia."
il discorso avviato per i killi, ovvero vasche pù grandi per allevare più pesci e in particolare più maschi, ha un'applicazione anche nell'ambito dei ciclidi africani:
Ci sono pesci che magari possono essere allevati e riprodotti pure in vasche "minimo sindacale" per loro, ma che se non li allevi in vasche maggiori con più maschi non avrai mai la colorazione al pieno dello splendore...questo perchè in molte specie la competizione tra maschi è uno stimolo a sfoggiare il "vestito da festa" in modo da accaparrarsi le femmine e far vedere, come direbbe Attila, CHI E' LO RE! .
Il doppio maschio o il gruppo viene adottato nel malawi con haps restii a colorarsi a pieno o con le piccole aulonocara come le ethelwynnae.
Ma il caso più lampante è quello degli cyathopharynx del tanganica, il cui maschio si colora solo per la riproduzione e se non ci sono diversi altri maschi è facile che non lo faccia pienamente...per loro il minimo sindacale sono vasche da 150cm di lunghezza, in cui tenere due maschi e diverse femmine, ma per tirare fuori i colori che si vedono in questo video ci voglio almeno almeno tre maschi, quindi vasche maggiori: http://www.youtube.com/watch?v=XKgn4...&feature=share
In questo caso, la vasca tirata è controproducente anche dal punto di vista puramente estetico
__________________ Se Madre Natura ha fatto si che ogni cosa contenente sostanze zuccherine, una volta fermentata, possa dare origine ad alcol...bè, ci sarà un motivo, no????
credo sia veramente l'unico modo per osservare e studiare al 100% una determinata specie, per riprodurre appieno l'habitat naturale e le sue variazioni climatiche nell'arco dell'anno, per seguire tutti gli step e raggiungere la riproduzione.
Sono d'accordo, ma questo mi stimola ad una ulteriore riflessione. Esigenze etologiche della specie ittica "protagonista" permettendo, il top del top per un acquario veramente naturale sarebbe quella di provare a ricreare una vera e propria rete trofica. Cioè usare quello spazio in più dato dai pesci in difetto per tutti gli animali che nel marino ormai hanno acquisito la dignità che meritano, ma che nel dolce stentano a decollare: gasteropodi, bivalvi, crostacei, che non restino solo "ornamentali" ma che contribuiscano al mantenimento dell'equilibrio del sistema. Sistema che dovrebbe essere complesso, secondo me più moderne teorie Ecologiche, ma che invece io spesso vedo....complicato, cioè gestito senza tenere conto di questa filosofia.
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"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza"
Un simile discorso secondo me è possibile, ma solo con vasche di una certa cubatura e soprattutto una fauna ittica ben precisa, ossia piccoli micropredatori con abitudini di coppia, che possano mantenere in equilibrio tutti gli invertebrati presenti in vasca, e con un metabolismo non troppo veloce.
Penso ad esempio ai Dario dario, ai Trichopsis pumila, a piccoli Betta di pozza acida.
Infatti ritengo che la filosofia classica, "pesce pulitore" + "pesce di fondo" + "pesce protagonista" ecc. ecc. vada superata a favore di questa impostazione minimalista, almeno con le specie che lo permettono. Io sto provando a portarla avanti con Badis badis.
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"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza"
gasteropodi, bivalvi, crostacei, che non restino solo "ornamentali" ma che contribuiscano al mantenimento dell'equilibrio del sistema. Sistema che dovrebbe essere complesso, secondo me più moderne teorie Ecologiche, ma che invece io spesso vedo....complicato, cioè gestito senza tenere conto di questa filosofia.
pienamente d'accordo... anzichè urlare appena si vede un gasteropode...
Per non parlare della microfauna, una delle cose più belle (ma anche più difficili secondo me) da osservare in un acquario!
Anche sotto questo punto di vista nel marino stanno un passo avanti, le loro rocce vive sono ricche da questo punto di vista mentre spesso, erroneamente, si pensa che nel dolce esistano poche forme di vita dello stesso tipo...(e quelle che si trovano si sterminano subito poi...)
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"La corretta alimentazione dei pesci è uno dei principali fattori di successo nell'acquariofilia."
(e quelle che si trovano si sterminano subito poi...)
Esatto, c'è la convinzione che solo i pesci possano rientrare nella rete trofica. C'è detrito sul fondo? Prendo il pesce "pulitore". C'è patina algale sulle foglie? Prendo il "mangia-alghe". C'è la chiocciolina? Butto il napalm nell'acquario.
Niente di più falso. Più l'acquario di acqua dolce si allestisce vario e diversificato, più si stabilizza nel tempo. Siccome i pesci di acqua dolce tollerano un livello di nitrati superiore a quello dei pesci marini, allora si sovraffolla l'acquario di pesci, mentre un acquario di acqua dolce con pochi pesci e molta microfauna invertebrata è enormemente più stabile nel tempo e molto più interessante e divertente da osservare.
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"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza"
Però molte volte non conoscendo la microfauna si ha paura d'imbattersi ad esempio in larve di libellula che ti possono uccidere dei pesci. Nel dubbio eviti!