Premetto che mi interessa dove avete trovato le elettrovalvole che lavorano a bassa pressione (che tipo di negozi/fornitori)?
Detto questo, ho perfezionato e semplificato notevolemente, penso, l'impianto che lavora senza elettrovalvole essendo basato su rubinetto a galleggiante.
Ecco qua lo schema:
Come potete vedere si e' semplificato parecchio.
Questo tipo di impianto dovrebbe lavorare a impulsi.
Il timer aziona la pompa per qualche minuto alla volta. Il tempo e la frequenza sono da tarare in base all'entita' del cambio giornaliero richiesto.
A questo punto l'acqua fluisce nella vasca di compensazione, da cui verra' scaricata attraverso il troppopieno.
Come effetto collaterale dello scarico la pompa ri-innesca anche il sifone, qualora ce ne fosse bisogno (se non mandiamo su aria tenendola lontana dall'aereatore secondo me il sifone resta).
Quando la pompa si ferma il livello nell'acquario e' sceso, di conseguenza questo incomincia a risucchiare acqua dalla vasca di compensazione attraverso il sifone.
Quindi nella vasca di compensazione il rubinetto a galleggiante si attiva fino a che il livello su cui e' tarato viene ripristinato.
Semplicissimo, no?
Notate che questa volta, per maggiore sicurezza, ho ipotizzato una vasca di compensazione sigillata, con solo un tubicino di sfiato che salga un po', piu' della prevalenza della pompa. (le pompe di acquario hanno prevalenze di 0.5 - 1 metri, quindi basta poco). In questo modo anche se ci dimentichiamo la pompa accesa e per colmo della sfixa il troppopieno e' otturato, non succede niente, in quanto la pompa non e' in grado di far risalire la colonna d'acqua dal tubo di sfiato e il resto e' sigillato.
Recipienti adatti per fare questo sono praticamente tutti i contenitori di plastica chiudibili con lati piatti (e non tondi) su cui e' piu' semplice far tenere i raccordi. Basta anche il vuoto di un vecchio recipiente di plastica per vernici, se no un giro in qualunque negozio di casalinghi offrira' parecchie soluzioni.
La vaschetta e' relativamente piccola, quindi piazzare una mensola per sorreggerla alla giusta altezza e' facile, e tutti i tubi che la collegano possono essere in gomma/silicone facili da far andare in giro. Consiglierei di prenderli trasparenti per sorvegliare meglio l'impianto.
Notate che la pompa ha gia' il suo filtrino, quindi si autoprotegge.... pero' continua ad essere meglio metterla a valle del filtro interno dell'acquario, dove l'acqua e' chiara. Ed e' meglio non metterla troppo in profondita' in modo che anche in caso di cataclisma non abbassi troppo il livello.
Una cosa molto importante. La geometria e la posizione di dove sono messi i vari raccordi nella vaschetta deve essere tale da favorire la fuoriuscita di acqua "vecchia" dal troppopieno. Se la vasca e' piccola, inferiore al cambio che si sta facendo il problema non si pone troppo, in ogni caso una certa percentuale di acqua nuova arriva all'acquario. Studiando meglio le cose con una vaschetta piu' grande o cambi piu' piccoli si puo' fare in modo di mandare nell'acquario acqua decantata ma nuova.
Oltre alle posizioni dei raccordi si possono inserire paratie, sottovasche ecc.. per favorire la stratificazione....ma alla prima realizzazione non farei niente di cosi' complicato, vaschetta piccola e semplice con capacita' inferiore al cambio e pedalare.
Per fare i raccordi per cassoni, senza impazzire a cercarli fatti apposta per la bisogna, sono sufficienti (lo dico perche' ho provato per un altro lavoretto) ad esempio i raccordi da rubinetto con la doppia ghiera adatti a due diametri. Sono facilissimi da trovare dai supermercati in su, questo e' quello della Gardena, per intenderci:
La ghiera grigia che si vede a destra restera' all'inteno della vasca, mentre il raccordo nero fuori.... avvitandoli attraverso il foro che avrete praticato.
Si deve procurare una punta a mecchia del giusto diametro. Meglio un po' stretta, se anche il raccordo deve essere un po' avvitato nel buco per entrarci non e' male. Tipo questa:
Forate la vaschetta, mettete da entrambi i lati delle guarnizioni di gomma del giusto diametro (a pacchi nei negozi di idraulica e brico), infilate il raccordo e lo avvitate con la ghiera sull'altra. Tenuta perfetta senza colla ne tribolazioni.