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Chimica ed integratori marinoPer parlare dei valori dell’acqua e del modo per mantenerli sotto controllo, dei test per le analisi, dei sali marini, dei carboni attivi, dei condizionatori dell'acqua e degli integratori (calcio, stronzio, magnesio, iodio, ecc.).
capperi , non ci siamo spostati nemmeno di un passo . penso che per il rapporto rr non ci sono dubbi che sia fondamentale per il buon funzionamento di una vasca ...
Io penso che diventa davvero difficile tenerlo in equilibrio con valori molto bassi.
Piccole variazioni incidono parecchio nello squilibrio....e questo potrebbe essere uno dei motivi per cui i ciano sono presenti in vasche con valori minimi di nutrienti.
morgan, no , non è poi così difficile e secondo me non deve essere nemmono così preciso ....ovviamente più substrato si mette in vasca più difficile è mantenere questo valore ....
Buran, non credo ci siano risposte... ci sono solo supposizioni...
Per me utilizzando il fotometro con reagenti liquidi di altre marche si ottengono risultati molto precisi e ripetibili. Il test nitrati della redsea per me è ugualmente molto preciso e con una buona risolzione, mai avuta fin'ora.
Io, dopo tanto scrivere, credo al rapporto 10:1 tra NO3 e PO4.
Purtroppo, se si scende in prossimità delle zero, non esistono test così sensibili e naturalmente si va in campo minato, dove è l'occhio ed il pollice blu a farla da padroni, sapendo cogliere tutta una serie di segnali ch devono indirizzarci nel verso giusto. Per chi ha poca esperienza in un territorio così pericoloso, basta stare su valori tipo NO3 0,2 e PO4 0,01-0,02, dove si è ancora in tempo a vedere quale dei due valori stia andando in alto o in basso e fare le dovute correzioni.
Inoltre credo che la luce intesa come irraggiamento totale, e quindi durata del fotoperiodo interconnessa alla potenza totale delle luci, nonchè volendo al tipo di spettro, influenzi in modo importante la riduzione dei nutrienti specialmente inorganici.
Credo che una vasca con nutrienti bassi abbia bisogno di metabolismo molto basso, che viene prevalentemente influenzato dalla presenza di calcio-carbonati (da mantenere stabilmente bilanciati), dalla luce e dal cibo, tutte cose da mentenere ai minimi. Ho anche il dubbio che la temperatura sia un fattore rilevante.
Credo infine che la CO2 (reattore e pesci) giochi un ruolo fondamentale nell'aiutare a mantenere una popolazione di batteri autotrofi che, con l'aumentare della popolazione in vasca, è in svantaggio rispetto alla controparte eterotrofa.
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Cono la penso uguale a te...
Francamente sto cercando di capire il ruolo degli aminoacidi, perchè a livello teorico fornendo pressochè solo azoto, non dovrebbero far sviluppare i ciano, che mi pare di capire vengano fuori, in situazioni oligotrofiche, quando manca azoto e c'è disponibilità di C e P.
Io dandoli, come hai visto, non vedo peggioramenti. Ho quelle macchie nell'angolo, ma non aumentano e questo mi fa pensare che la mia teoria sia corretta.
Mi manca infine da capire come fare scegliere un cibo dei pesci che contenga meno fosforo possibile... a me acidi grassi fa pensare a fosfolipidi... ergo fosforo, molto più che in ogni altra categoria di componente organica... ora cerco un po'...
Ultima modifica di Ink; 29-11-2011 alle ore 22:02.
Motivo: Unione post automatica
ink , non potrai mai gestire in modo sereno una vasca in questo modo secondo me ... , se si vede che i po4 tendono un pò ad aumentare si abbassano con una passatina di resine , ma sono e devono essere piccole correzzioni (da 0,03 a 0,01, anche qualcosina in meno ) poi se ti accorgi che la tua vasca ha comunque troppo pochi nutrienti , azoto a livelli bassissimi , ( li c'è qualche "errore" nella conduzione ) e i po4 stabili ad un valore accettabile , devi incrementare azoto con amminoacidi ... poi ci sono i cambi , che tendo a riequilibrare il tutto ... sarebbe pazzesco immaginare di tenere perfettamente bilanciati ...
Buddha credo sia esattamente per quello che si abbassano i valori...
Il problema è che l'abbassamento dei valori grazie alla luce, porta ad una situazione in cui gli inquinanti scarseggiano e le alghe diventano sempre meno, zooxathellae comprese, e la luce comincia a diventare nociva per il corallo. Perciò serve poi ridurla fino a trovare un corretto equilibrio.
Perchè Girz ha fatto questo?
ti pare che una vasca "normale" se la caverebbe con quella luce a quell'altezza?
Giovanni, è un pochino fuori dal seminato il discorso luce, ma nemmeno così tanto, perchè lo vedo come uno dei tanti elementi che concorrono ad abbassare i nutrienti e credo che alla base di tutto rimanga che il redfield deve essere bilanciato con quel famoso rapporto di circa 1:10 PO4:NO3.
Se c'è sbilanciamento bisogna fare in modo di ripristinare il rapporto. Dal canto mio posso dirvi che sto integrando aminoacidi come fonte di N e per il momento i PO4 si stanno lentamente abbassando, ma è solo una prima misurazione. Prima di cantare vittoria voglio vedere il reale andamento nel tempo.
Ok INK, però è bene dire che questa vasca è posta accanto ad una grande vetrata e in questo modo ottiene molta luce diretta diurna, come spiegato da Knop nel suo libro, Acquari di barriera.