E' in corso da alcune settimane una discussione molto lunga e interessante (34 mila letture...) su un forum americano relativamente al perché e percome il metodo zeovit funziona. Alcuni personaggi sono entrati molto molto in dettaglio nel metodo e uno in particolare Habib Sehka (che per chi non lo sapesse è il proprietario della Salifert) sta facendo esperimenti per confermare alcune supposizioni.
SEMBRA (e sottolineo SEMBRA) che l'ipotesi più plausibile e in accordo con quanto osservato dagli acquariofili sia questa: sulle zeoliti si formano batteri (forse Bacillus subtilis) che utilizzano il ferro rilasciato dalle zeoliti e, catturando ammonio e fosfato dall'acqua lo accumulano. La capacità di assorbimento di ammonio da parte delle zeoliti in acqua marina sarebbe invece tanto bassa da essere ridicola. Lo Zeostart2 agirebbe non come fonte di carbonio organico, come si crede, ma sarebbe un agente chelante in grado di legare il ferro presente nei film batterici e di facilitarne l'estrazione mediante separazione proteica (schiumazione); inoltre, se sovradosato, sarebbe in grado di estrarre non solo il ferro dall'acqua, ma anche dai tessuti degli organismi e di qui i possibili casi di recessione improvvisa dei tessuti in caso di sovradosaggio.
Viene anche escluso nel modo più assoluto da un dottore in biologia marina che un rapido abbassamento/rialzo dei livelli di nutrienti possa influire sui coralli in modo negativo: i coralli esposti alle maree, ad esempio, passano ogni giorno da nitrati/fosfati elevati a nitrati/fosfati bassissimi e non glienepuòfregàddimeno. E' il principio attivo dello zeostart2 che può dare problemi, non l'alzarsi/abbassarsi dei nutrienti.
http://www.reefcentral.com/forums/sh...hreadid=608973
Ho postato questo perché può essere interessante, ma in nessun modo può essere inteso come qualcosa per avallare o sconsigliare l'uso del metodo, è solo "cibo per il cervello"
![:-]](http://www.acquariofilia.biz/images/smilies/02.gif)