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Chimica, biocondizionatori ed integratori dolcePer parlare dei valori dell’acqua, del modo per mantenerli sotto controllo, dei test per le analisi e degli integratori e biocondizionatori .
Sago ripeto il mio pensiero,sperando di risultare più chiaro.
Questa discussione,come altre sviluppate in questa sezione, sta andando verso un confronto che sa più di esame di scuola,che di un qualcosa inerente alla vita di un'acquario.
Qua non si cerca di avere per forza ragione,portando acqua al proprio mulino formule e principi,semplicemente si cerca di dare delle spiegazioni,ma sempre rapportato al sistema vasca.
In funzione di quello che ho scritto, siamo tutti d'accordo che finchè il carbone non va in saturazione,non rilascia una benamata favazza???
Siamo d'accordo che -in funzione di quella prova,quindi- in presenza di determinate condizioni, il carbone una volta saturo, potrebbe rilasciare una parte infinitesimale di quello che ha trattenuto??Dato che risposta,per ovvie ragioni, non può essere diversa dal si,vi chiedo se la percentuale dell'acqua cambiata fosse minore di quella prevista,il discorso cambierebbe? se la temperatura non fosse costante,quindi più bassa o più alta(in vasca le escursioni termiche sono nell'ordine quotidiano)-ricordo che la prova è stata condotta con temp a 25°- come cambierebbero i rilevamenti???
Originariamente inviata da Goose
Sago1985, si riferisce al termodinamico è sfrutta il principio di Le Chateleier cioè che se un equilibrio chimico è perturbato esso tende ad opporsi a questo cambiamento..quindi il carbone tende a rilasciare le sostanze secondo un certo equilibrio...fin qua spero di essere stato chiaro
Dato che su questo principio,sono basati i forni centrifughi che guarda caso è uno dei metodi per rigenerare il carbone,tu ce la vedi una vasca ad un migliaio di gradi che gira come una trottola ??
Goose capisco che tu voglia dimostrare di sapere,ma in questo modo generi ulteriore confusione(sago ha ottimamente compreso quello che voglio dire), e credimi se ti dico che leggendoti mi ricordi qualcuno. In tal senso se vuoi vedere come sarai tra 20 anni, leggiti gli interventi di Fappio, perche sei i "binari" son quelli,però dalla tua hai che non usi il copia e incolla
P.S scusate se alcuni passaggi del mio scritto possono risultare "decisi" .
__________________ Il Mondo non l'abbiamo ereditato dai nostri padri, ma ci è stato prestato dai nostri figli!!
Sago ripeto il mio pensiero,sperando di risultare più chiaro.
Questa discussione,come altre sviluppate in questa sezione, sta andando verso un confronto che sa più di esame di scuola,che di un qualcosa inerente alla vita di un'acquario.
Qua non si cerca di avere per forza ragione,portando acqua al proprio mulino formule e principi,semplicemente si cerca di dare delle spiegazioni,ma sempre rapportato al sistema vasca.
In funzione di quello che ho scritto, siamo tutti d'accordo che finchè il carbone non va in saturazione,non rilascia una benamata favazza???
Siamo d'accordo che -in funzione di quella prova,quindi- in presenza di determinate condizioni, il carbone una volta saturo, potrebbe rilasciare una parte infinitesimale di quello che ha trattenuto??Dato che risposta,per ovvie ragioni, non può essere diversa dal si,vi chiedo se la percentuale dell'acqua cambiata fosse minore di quella prevista,il discorso cambierebbe? se la temperatura non fosse costante,quindi più bassa o più alta(in vasca le escursioni termiche sono nell'ordine quotidiano)-ricordo che la prova è stata condotta con temp a 25°- come cambierebbero i rilevamenti???
Originariamente inviata da Goose
Sago1985, si riferisce al termodinamico è sfrutta il principio di Le Chateleier cioè che se un equilibrio chimico è perturbato esso tende ad opporsi a questo cambiamento..quindi il carbone tende a rilasciare le sostanze secondo un certo equilibrio...fin qua spero di essere stato chiaro
Dato che su questo principio,sono basati i forni centrifughi che guarda caso è uno dei metodi per rigenerare il carbone,tu ce la vedi una vasca ad un migliaio di gradi che gira come una trottola ??
Goose capisco che tu voglia dimostrare di sapere,ma in questo modo generi ulteriore confusione(sago ha ottimamente compreso quello che voglio dire), e credimi se ti dico che leggendoti mi ricordi qualcuno. In tal senso se vuoi vedere come sarai tra 20 anni, leggiti gli interventi di Fappio, perche sei i "binari" son quelli,però dalla tua hai che non usi il copia e incolla
P.S scusate se alcuni passaggi del mio scritto possono risultare "decisi" .
__________________ Il Mondo non l'abbiamo ereditato dai nostri padri, ma ci è stato prestato dai nostri figli!!
no,no Tuko hai ragione, il tuo esempio di prima mi ha fatto capire che potrebbero insorgere delle incomprensioni più dannose che altro,quindi correggi pure! Non volevo avere ragione per forza! La mia nell'articolo era solo una precisazione "accademica" non ho pensato a quello che poteva erroneamente passare..
no,no Tuko hai ragione, il tuo esempio di prima mi ha fatto capire che potrebbero insorgere delle incomprensioni più dannose che altro,quindi correggi pure! Non volevo avere ragione per forza! La mia nell'articolo era solo una precisazione "accademica" non ho pensato a quello che poteva erroneamente passare..
TuKo, io non volevo far vedere che so...
che cosa ci guadagnerei??... ...
ho solo risposto a paolo che ribadiva che secondo lui ci deve essere una forza da superare...
infatti ho poi detto che in teoria il carbone dovrebbe rilasciare...ma in pratica non lo fa...
io sono il primo a dire che il sistema acquario sia un colossale casino per la chimica..
e che in alcuni casi meglio lasciare perdere la teoria ed affidarsi alla pratica che si fa prima e non ci si fa un sacco di seghe mentali...
io non ho per niente accennato all'articolo di sago ma ho solo risposto cosi a quello che dicevate...
e comunque prima sono diventato acquariofilo e poi dopo chimico...
ps: grazie di aver sottolineato che non uso il copia incolla
TuKo, io non volevo far vedere che so...
che cosa ci guadagnerei??... ...
ho solo risposto a paolo che ribadiva che secondo lui ci deve essere una forza da superare...
infatti ho poi detto che in teoria il carbone dovrebbe rilasciare...ma in pratica non lo fa...
io sono il primo a dire che il sistema acquario sia un colossale casino per la chimica..
e che in alcuni casi meglio lasciare perdere la teoria ed affidarsi alla pratica che si fa prima e non ci si fa un sacco di seghe mentali...
io non ho per niente accennato all'articolo di sago ma ho solo risposto cosi a quello che dicevate...
e comunque prima sono diventato acquariofilo e poi dopo chimico...
ps: grazie di aver sottolineato che non uso il copia incolla