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Riccardo2830, Riccio79,
da quanto ne so io, la tarantola non dovrebbe essere velenosa, o almeno possiamo dire non "letale". Lo credo in quanto una mia carissima amica che ha vissuto per circa 10 anni in Mexico, ne aveva portata una in Italia (non chiedetemi come abbia fatto), e pensate che la portava sempre in giro con se tenendola nascosta sotto il cappellino. Da ciò ne deduco che non fosse velenosa. Diciamo che una Vedova nera, tornando all'esempio di prima, non la terrei in quel modo.
Inoltre, leggendo questo articolo http://it.wikipedia.org/wiki/Lycosa_tarentula
direi che il mio discorso viene condiviso.
__________________ VENDO PLAFONIERA Giesemann Spectra
2 HQI da 400W + 4 T5 da 54W
Non me ne frega niente se anche io sono sbagliato,
spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato
Polpo ad anelli blu
Nome scientifico: Hapalochlaena lunulata
Piccolo polpo, dai tentacoli corti e dal corpo che termina a punta. I tentacoli spesso sono portati arricciati in su mentre l'animale si sposta usando la corrente d'acqua dal sifone. Tipica colorazione ad anelli blu di largo diametro, che possono essere nascosti, ma di norma vengono mostrati in presenza di un subacqueo, come colorazione di avvertimento. Corpo 5 cm, tentacoli 7 cm.
Vive tipicamente in baia, laguna e nel reef interno. Caccia piccoli crostacei e pesci. Il suo morso è velenoso, potenzialmente mortale anche per l'uomo. Specie rara, e difficile da vedere.
Esistono diverse specie di Hapalochlaena, tutte caratterizzate da macchie blu e tutte velenose (probabilmente). La specie che è balzata agli onori delle cronache per l'uccisione di esseri umani (3 dal 1950 a oggi, in Australia e a Singapore), spesso erroneamente identificata come H. lunulata, è in realtà una specie diversa ancora non descritta (Hapalochlaena sp.). H. lunulata è ritenuta pericolosa, anche se in effetti non sono noti casi mortali.
Nella nostra zona può essere confusa con un'altra Hapalochlaena sp., che si riconosce per gli anelli di diametro inferiore.
Le specie del genere Hapalochlaena, albergano nelle loro ghiandole salivari dei batteri simbionti, che sono responsabili della produzione di una tossina micidiale, la tetrodotossina (la stessa prodotta dai pesci palla). Questa neurotossina uccide provocando la paralisi progressiva (reversibile) di tutti i muscoli volontari. La morte soravviene per paralisi dei muscoli respiratori, e può essere evitata somministrando respirazione artificiale.
Va detto che la specie non è assolutamente aggressiva, e utilizza il morso velenoso per difesa solo se non ha altra scelta.
Non vorrei apparire troppo serio o pignolo, ma desidero richiamare la vostra attenzione su alcune questioni.
La vendita di quel polipo, che si chiama Hapalochlaena maculata, non è di per sè vietata in Italia.
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Per chi fosse interessato, riporto rapidamente i contenuti della legge in materia di animali pericolosi:
In Italia non è vietata la detenzione di tutti gli animali pericolosi, ma solo di alcuni.
Quali?
Fu la legge 150/92 che, dopo aver stabilito le sanzioni penali per le violazioni della normativa Cites nei primi cinque articoli, visto che si parlava di animali, nell'art. 6 stabilì che era vietato detenere mammiferi e rettili pericolosi, rimandando l'individuazione degli stessi ad un successivo decreto.
Questo decreto fu approvato un paio di anni dopo. Si tratta del D.M. 19/04/96, e contiene la famosa lista (coccodrilli, serpenti velenosi ecc.).
Tale lista soffre di un peccato originale: la legge 150/92 aveva già stabilito che si parlava di mammiferi e rettili, e quindi il decreto non potè che limitare la lista a queste due classi di animali.
Risultarono quindi eslcusi molti animali pericolosi, appartenente ad altre classi.
In seguito, per ovvie ragioni, si dovette cominciare a tener conto di questa "distrazione".
Accadde durante la torrida estate del 2003.
Venne infatti approvato un decreto legge, convertito con modificazioni, che estendeva il divieto agli aracnidi che possono arrecare danno all'uomo, senza farne una lista nominativa (D.L. 159/03).
Si chiudeva così il buco più grande, soprattutto da un punto di vista statistico (nelle case degli italiani, girano più ragni che polipi).
Restano però in piedi altri buchi, fra cui quelli relativi ai polipi, ai pesci e alle meduse pericolose...
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Alla luce di quanto sopra, la detenzione di quel polipo non è vietata, come non ne è vietata la vendita.
Ad essere tuttavia precisi, ci sono comunque un paio di problemini.
Il primo è che esiste l'art.672 del codice penale, che punisce (a dire il vero in modo ridicolo, con una multa da 25 a 258 euro) chi affida a persona inesperta un animale pericoloso.
Si tratta di una fattispecie che un tempo era reato, e che ora è solo un illecito amministrativo (come quando si passa con il rosso, per capirci).
Il secondo problemino, ben più grande, è che se chi compra quell'animale viene morso, il reato di omicidio colposo è quantomeno ipotizzabile, soprattutto se nell'annuncio di vendita viene omessa la pericolosità dell'animale (come nel caso del negozio on-line di cui ale-nars ha riportato il link).
Qui la questione diventa tecnica, nel senso che il difensore ben potrebbe sostenere la mancanza di nesso causale, soprattuto in funzione del tempo trascorso. Ma ci sarebbe da discutere...
A parte gli aspetti legali, proprio l'altro giorno si parlava, su questo forum, dell'opportunità che venga consentita la pubblicità a negozi on-line che non mettono bene in mostra i propri contatti. Fra questi, il caso vuole che ci sia proprio il negozio che vende quell'animale.
Sono questioni ovviamente scollegate, ma che dovrebbero comunque far riflettere sul modo di procedere piuttosto garibaldino di alcuni (per fortuna pochi) negozianti.
Considero personalmente molto grave la vendita di quell'animale on-line, tanto più senza alcun avviso circa la sua estrema e fatale pericolosità.
Forse qualcuno non sa, tra l'altro, che il polipo è il principe delle evasioni dall'acquario. Mi chiedo quali rischi potrebbero correre adulti e bambini in un'abitazione...
A questo punto, credo sarebbe il caso di segnalare alle Autorità l'episodio, cosa che mi riservo di fare.
Un buon controllino, con pelo e contro pelo, spesso aiuta i più maldestri a trovare la retta via.
condormannaro, io non discutevo sul fatto che sia vietata la vendita o meno, dico che è da pazzi prendersi un animale che, causa magari distrazione, può portarti alla morte...
Poi che sia legale venderlo è un altro discorso, sei un pazzo se lo compri...Intendiamoci, anche il pesce leone (pterois volitans) è velenoso, ma praticamente lo devi prendere in mano mettendo la mano sulle spine, e comunque è alquanto doloroso, ma non mortale.....
Nel caso del polpo potrebbe anche morderti mentre fai manutenzione in vasca, magari si sente aggredito e si difende....
Poi ognuno a casa sua fa quel che vuole...Anni fa comprai una tartaruga "azzannatrice" (chelidra serpentinis) animale per me stupendo, ma dopo 3 anni che lo avevo ne è stata vietata la vendita e dovevi denunciarlo all'ASL o che so altro..... E' ovvio che era pericoloso, se ci mettevi le mani dentro lei ti azzannava e quando è diventata con un carapace di quasi 30 cm il suo morso ti poteva tranquillamente staccare un dito....a quel punto l'ho consegnata alla forestale....
Riccio79, mi sa che non ti sei letto bene il mio messaggio
Per tua comodità, ne riporto un breve passo:
Quote:
Considero personalmente molto grave la vendita di quell'animale on-line, tanto più senza alcun avviso circa la sua estrema e fatale pericolosità.
Forse qualcuno non sa, tra l'altro, che il polipo è il principe delle evasioni dall'acquario. Mi chiedo quali rischi potrebbero correre adulti e bambini in un'abitazione...
Affinchè si venga puniti per un fatto, il nostro ordinamento prevede che ci debba essere un legame fra l'azione del soggetto e l'evento. In parole povere, fra quello che ha combinato il presunto criminale, e il fattaccio (la morte, per esempio).
Questo legame si chiama nesso causale.
Quand'è che un'azione causa un evento, e che quindi c'è questo benedetto nesso causale?
Sembrerebbe ovvio e facile, ma non lo è.
Se io ti sparo ad un piede, tu vieni portato in ambulanza e poi l'ambulanza finisce in un burrone perchè gli scoppia una gomma, e tu muori, si può dire che io ho causato la tua morte?
Esistono varie teorie.
La più antica (ed idiota) è quella della condicio sine qua non. In sostanza si toglie la mia azione dalla sequenza dei fatti, e si verifica se l'evento si sarebbe comunque verificato. Se io non ti avessi sparato tu non saresti morto, perchè sull'ambulanza non ci saresti salito.
Ergo: io ho causato la tua morte.
E' un sistema antico e superato per attribuire gli eventi a coloro che hanno agito.
Oggi prevalgono altri sistemi, come quello che privilegia criteri scientifici.
Normalmente, secondo leggi scientifiche, il mio colpo di pistola al piede è stato sufficiente per causare la tua morte? No (secondo la scienza medica, normalmente un colpo di pistola al piede non uccide), quindi non sono io la "causa" dell'evento.
In questa interpretazione del nesso causale, conta, e qui veniamo alla risposta, il fattore tempo.
Se io ti vendo il polipo velenoso, magari senza dirti nulla, e tu vieni morso appena arrivi a casa a metterlo in acqua, è molto più solido il nesso causale rispetto al caso in cui tu vai a casa, lo metti in vasca, e dopo due anni vieni morso.
Per il giudice che va a valutare i fatti, più passa il tempo più, tendenzialmente, l'evento si...distacca dall'azione, allentando il nesso causale.
Perchè? Beh, perchè più passa il tempo pià sono i fattori che entrano in gioco, come è piuttosto intuibile...