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Originariamente inviata da Amstaff69
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Anthias71...stai a fa un pò de confusione...heheh
Ovviamente i costi sono inerenti e deducibili, ma l'immobile mica può essere intestato "ad una partita IVA"...è intestato ad una persona fisica, ovviamente, come sarebbe intestato ad una società in caso differente. Nel caso dei professionisti non associati, persona fisica/professionista coincidono; la partita IVA è solo un'attribuzione di posizione fiscale ai fini IVA appunto.
Quanto all'inerenza, d'accordo. Il punto è:
se ci attacco un faro da 2000 che mi illumina il palazzo di fronte...che inerenza ha all'attività?
Idem mi sa una vasca con analoghi consumi; vabbè che "arreda", ma mica ci faccio le riunioni sopra...
Ho i miei dubbi che la cosa sia legittima...
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Ma io ho parlato dell'intestazione della fornitura elettrica non dell'immobile.
Anche se come dici tu, persona fisica e professionista coincidono, il Sig. Mario Rossi è differente dall'Avv. Mario Rossi titolare di p.iva.
Se presso l'immobile X c'è un'attività Y, le forniture dovrebbero essere intestate all'attività Y e non al proprietario dell'immobile X.
In questo modo i costi della fornitura elettrica sono totalmente deducibili al di là del consumo e di cosa c'è attaccato alle prese....
Questo è il ragionamento corretto, ma c'è di più...
anche se le utenze sono intestate al Sig. Mario Rossi, dal momento che in quell'immobile svolge la sua attività l'Avv Mario Rossi, le fatture delle utenze possono essere pagate e detratte in contabilità in quanto in quell'immobile viene svolta solo l'attività professionale dell'Avvocato...
in questi casi credo che l'immobile deve risultare regolarmente accatastato "ad uso ufficio"
c'è di più...
anche in caso di utilizzo promisquo di un'immobile (ad.es. solo due stanze utilizzate per l'attività), si riesce a scaricare una parte dei costi (facendo i dovuti conteggi).
di quello che ho scritto sono sicuro al 90% ma il tuo commercialista saprà sicuramente chiarirti ogni dubbio
p.s.: questo è il discorso "fiscale" che non c'entra nulla con il discorso etico/morale