Avannotto
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Leggo solo ora e forse è fuori luogo intervenire così tardivamente ad una discussione.
Mi dispiace tantissimo per la vasca, ma il pensiero che mi batte in testa è: basta un'ora e si può perdere tutto?
Il pensiero non si schioda dalla domanda su cosa possa essere successo e come si possa evitare, si un pensiero un pò egoistico in questo frangente, scusami macxi, ma se si potesse capire la causa tante vasche potrebbero evitare questo problema.
Abbiamo la plafoniera caduta nell'acqua e la mancanza di corrente per un'ora.
Plafoniera caduta: una plafoniera immersa nell'acqua per un'ora (fino a quando la moglie non se ne è accorta, da come ho capito), non credo possa avvelenare l'acqua in quel modo. Non è che il diabolico rame si dissolve all'istante nell'acqua salata, a PH 8 o giù di lì. Il fosforo delle lampade è racchiuso nei tubi, se non si sono spaccati di certo non può essere uscito. Non mi viene in mente niente di chimico in una plafoniera che possa essere una bomba istantanea di questa portata.
Vi voglio raccontare della mia papera sub: ho un bimbo di 2 anni mooolto vispo e attivo, che quando avevo l'acquario "al buio" ( ho iniziato da poco) si divertiva a lanciare delle palline di plastica dentro l'acqua. Il mio acquario è alto 1 metro e 60, per cui da babbo orgoglioso apprezzavo il fatto che riuscisse a lanciare oggetti a quell'altezza e mi scordavo di dirgli e di convincerlo a non farlo.
Poi sono arrivati i primi pesci, qualche molle e un corallo duro preso d'occasione tanto per vedere se la vasca potesse supportarlo, un pò come avere un indicatore della bontà del sistema.
Bene, un giorno spostando una roccia sul fondo dell'acquario, nella parte posteriore della rocciata, intravedo un qualcosa di giallo: una papera di plastica che il tenero figlioletto aveva lanciato nell'acquario e che era rimasta incastrata nelle rocce, spinta dalle pompe di movimento.
La papera era una di quelle cineserie col pulsante, luce led e altoparlante che faceva "qua qua", e a conti fatti era lì nell'acquario da almeno 6 giorni. Una volta tolta colava ancora di poltiglia nera, liquido melmoso verde (rame) e di liquido con cristalli dall'odore e consistenza dell'acido solforico, che so riconoscere molto bene. Si, la pila interna aveva sversato, il circuito elettronico aveva rilasciato vernici e chissà cosa, e il rame era tutto mangiato, colato all'esterno in forma di ossido. Ha continuato a colare porcherie per un giorno intero, poi contrariamente alla decisione di tenerla per ricordo l'ho buttata.
E l'acquario? niente, tutto a posto, non avevo coralli delicati, certo, ma pesci e molli stavano tutti bene. A distanza di un mese non ho nessun problema, solo dopo una quindicina di giorni ho avuto un'esplosione di ciano per un giorno e di alghe marroni subito dopo, ma è perchè ho trascurato la movimentazione e per il fatto di avere i nitrati molto ma molto alti. Ho alghe anche oggi, ma di sicuro si mangiano i nitrati e mi sta ancora bene, sono convinto che la vasca si debba creare il suo equilibrio.
L'inquinamento della papera sub era dunque molto più grave di quello di una plafoniera a mollo per un'ora, per cui, se posso, escluderei come causa del disastro di macxi la semplice immersione della plafoniera nell'acquario.
Un'ora di mancanza di corrente può distruggere un'acquario? basta un'ora di non ossigenazione e di non movimento per fare quei danni?
Io spero di no, non ho esperienze, ma se così fosse sarebbe da incoscienti tenere un'acquario marino senza gruppi di continuità, gruppi elettrogeni e grandi oxidator che possano mantenere un minimo di ossigeno in acqua.
Rifiutandomi di credere alle cause che ho scritto sopra, mi viene da pensare solo ad una possibilità: l'elettrolisi.
L'ipotesi: La plafoniera si immerge, e prendiamo buona la tesi di macxi che dice che si è immersa un pò alla volta. si immerge e i terminali delle lampade al neon toccano l'acqua.
il circuito dei terminali delle lampade al neon si sa non è collegato a terra, provenendo da un reattore isolato dalla rete. Per cui si formano due elettrodi immersi ad alta tensione, che provvedono a generare una signora elettrolisi dell'acqua peraltro molto conduttiva per la sua salinità, senza che il differenziale si accorga della dispersione.
Con quella tensione l'elettrolisi è capace di disciogliere in breve tempo grandi quantità di metalli, di sottrarre grandi quantità di sali e di elementi all'acqua, di togliere ossigeno in maniera rapida. Beh non sono un chimico, ma credo che questa ipotesi sia capace di spiegare il danno descritto. Ho lavorato diversi anni con processi di elettrolisi, tanto da poter credere alla potenza di tale reazione con tensione così ipotizzata.
continuiamo questo scenario ipotetico: la lampada ha continuato ad immergersi fino a quando un filo del circuito primario di rete ha toccato l'acqua, in cui era immersa la plafoniera collegata a terra, e solo in questo momento scatta il salvavita. Ma il danno ormai è stato fatto e non rimane traccia di esso.
Se la plafoniera non era collegata a terra e se per caso non era presente un dispositivo di collegamento a terra nell'acquario, allora l'elettrolisi la produceva anche il circuito primario a 220V della plafoniera, ma non vorrei arrivare a ipotesi ancora più improbabili.... in fondo il salvavita è scattato, rilevando una dispersione di corrente verso terra. Per cui un minimo di collegamento a terra c'era.
Caro macxi, non è che per caso hai fatto una ricerca del rame o di altri metalli nell'acqua con qualche test chimico?
Hai mica aperto la plafoniera per vedere se presentava residui di elettrolisi o parti particolarmente bruciate? I tubi al neon sono integri oppure sono scoppiati per il freddo-caldo, rilasciando fosforo e mercurio nell'acqua? i tubi si sono per caso anneriti?
Lo so che per te l'importante è riuscire a riportare la tua vasca al suo splendore, ma mi piacerebbe si potesse arrivare a definire la causa del disastro per poterla prevenire ad utilità di tutti.
saluti!
e scusate se uso sempre troppe parole...
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