Ciao Michele e benvenuto.
Il fatto che tu ti sia riavvicinato all'acquariologia denota che hai passione, curiosità e noi vorremmo che tu fossi anche consapevole delle tue scelte.
Quando parliamo di litraggio minimo di una vasca, riferito ad alcune tipologie di pesci, ovvviamente siamo ben consapevoli che gli stessi vivrebbero molto meglio nei loro ambienti naturali, sotto la pioggia e il sole, lottando per assicurarsi il cibo e la riproduzione;
Ma i nostri pesci, nati in cattività, sfamati fin dalla nascita, riscaldati e curati dalle loro malattie
hanno ben poco a che vedere con i loro progenitori wild.
Tuttavia, il vero acquariofilo, vuole assicurare ai suoi beniamini, un modello di ambiente in cui vivere, che rispetti quelle che sono le necessità fisiologiche e se vogliamo anche psicologiche dell'animale.
Tutto questo influirà " sul pesce", il quale avrà un migliore sistema immunitario, quindi si ammalerà meno e assicurerà anche la riproduzione.
Influirà molto positivamente " sul padrone" il quale non sarà costretto a fare continui cambi , perchè i parametri chimici dell'acqua sono sempre in tilt , ricorso a resine e medicamenti vari.
Un pesce produce in media "dieci volte il suo pesco di deiezioni" al giorno ( un pesce rosso, ancora di più)
Vasche inadeguate e sovraffollamento producono moltiplicazioni batteriche, dovute alla scarsa igiene, quindi infezioni molo ricorrenti: "malattie branchiali" "foruncolosi" "necrosi delle pinne"
Per necessità, quindi, si è costretti a ricorrere a frequenti cambi, con "stress" per i pesci e per i batteri del filtro che, sottoposti a continui mutamenti dei valori dell'acqua, non assicurano stabili insediamenti di colonie, sufficienti a purificare l'acqua dai nitriti.
Tralasciando il fatto"importantissimo" che sono pesci che hanno bisogno di grandi quantità di ossigeno" e tutti gli altri argomenti etici già trattati, mi sento di affermare che:
I pesci rossi sono dei pesci da consigliare esclusivamente ai possessori di grandi vasche o di laghetto"

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