Il negoziante, come anche il privato, è tenuto a registrare le sue talee nei registri cites di carico e scarico in caso di vendita e scambio. Registri reperibili gratuitamente presso gli uffici competenti della forestale.
Non c'è l'obbligo di registrare un corallo sui propri registri cites solo nel caso in cui il corallo venga ceduto gratuitamente. In tutti gli altri casi di vendita e scambio l'animale va registrato. Per animale si intende anche la semplice talea.
Da quello che ho capito io, il negoziante è tenuto ad avere i "certificati cites" (non so se il termine sia corretto) per gli animali che detiene in negozio e che sono sottoposti alla normativa CITES. Quindi, per essere ancora pià chiari, i registri sono due, uno di carico e uno di scarico e non sono da confondere con il "certificato cites". Il privato può richiedere un documento scritto e firmato dal negoziante in cui viene riportato il numero del "certificato cites" a cui si riferisce l'animale acquistato, ma lo si fa solo meramente per una questione di scrupolo personale, altrimenti il negoziante non è tenuto a rilasciare nulla. Poi il privato dovrebbe registrare il suo animale acquistato sul suo registro di carico, mentre il negoziante lo registrerà sul suo registro di scarico, ad esempio: Corallo viola venduto al sig. pincopallo il 10/04/08, mentre per il compratore: corallo viola acquistato dal negozio "viva i coralli" il 10/04/08. Naturalmente questo discorso è valido per il privato che vorrà poi fare delle talee da questo corallo viola e scambiarle o rivenderle. Se invece lo acquista semplicemente per ammirarlo e vederlo crescere in vasca o eventualmente regalare delle talee a degli amici, non deve tenere nessun registro.
Questa cosa avviene regolarmente tra gli appassionati di rettili e anche di uccelli esotici e prima o poi anche noi acquariofili (soprattutto del marino) dovremmo adeguarci in tal senso.
Ripeto, i registri si possono richiedere gratuitamente e non credo sia così complicato scrivere due righe ogni volta che si vende o si scambia un corallo.
Io sono dell'avviso che tutti prima o poi dobbiamo prendere questa abitudine, perchè poi rischiamo di fare la fine degli appassionati di rettili, che si scambiavano tartarughe a destra e a manca senza registrare niente fino a quando la forestale non ha iniziato a fare multe salatissime a chi non era in regola. E i sequestri di questo ultimo periodo, sono la prova che la forestale ha iniziato a controllare anche i coralli, quindi attenzione.
Ciao
